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Mercatini di Natale in Italia, tra curiosità e tradizioni

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Mercatini di Natale in Italia, tra curiosità e tradizioni

  • – di Francesca Pace

Mancano pochi giorni all'apertura dei mercatini di Natale e, anche in Italia, l'offerta è così ampia e varia che c'è solo l'imbarazzo della scelta (se ne contano circa 400 lungo tutta la Penisola). Città o piccoli borghi si vestono a festa tra luci, canti natalizi e piccole casette di legno. Ma a seconda delle tradizioni locali, del luogo in cui si trovano e della fantasia dei suoi abitanti, molti hanno caratteristiche e occasioni diverse di divertimento. Tra presepi, Babbo Natale, alberi illuminati, ecco qualche variazione sul tema, da quelle più classiche a quelle più insolite e originali, che meritano una visita.

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I classici della tradizione
I mercatini di Natale dell'Alto Adige, in oltre 20 anni di storia, sono ormai diventati un classico. Dal 29 novembre al 6 gennaio, non c'è città o comune che non trasformi le proprie strade e piazze in un villaggio fiabesco ai piedi delle montagne innevate, con piccole casette di legno, luci colorate e canti natalizi. A cominciare da Bolzano dove la centralissima Piazza Walter ospiterà il Christkindlmarkt. Immersi nel profumo di cannella e spezie, si possono acquistare addobbi e decorazioni in legno, vetro e ceramica realizzati da artigiani, prodotti tipici in lana cotta e si gustano Zelten, dolci natalizi e vin brulé. L'atmosfera magica prosegue anche a Merano, dove ottanta casette addobbate e allineate lungo la passeggiata del fiume Passirio, mettono in mostra creazioni artigianali degli artisti locali, addobbi natalizi, prodotti in tessuti tradizionali, tra cui le famose creazioni in feltro, e statue in legno. Per una variazione sul tema, potete spostarvi da Merano di pochi chilometri e andare a Lagundo, "paese giardino" dell'Alto Adige. Oltre alle bancarelle potete divertirvi sulla pista di pattinaggio su ghiaccio allestita nel centro del paese o fare una sosta golosa alla pasticceria Überbacher dove assaggiare biscotti, pan pepato preparato in nove diversi gusti, Zelten, un pane a base di frutta secca e miele o lo Stollen, tipico dolce natalizio tedesco preparato con mandorle, cannella, uva sultanina, limone candito e arancia candita.

L'incanto di Babbo Natale
L'icona del Natale è presente in tutti i mercatini. Ma alcuni creano proprio degli eventi attorno alla sua figura. A Pisa, ad esempio, viene creata la Fabbrica di Babbo Natale. Dal 13 al 29 dicembre, la Stazione Leopolda della città toscana, si trasforma in un luogo magico dove i più piccoli, con l'aiuto dei folletti, possono divertirsi nei laboratori artistici a preparare addobbi, regali e tanti altri piccoli oggetti. Accolti da Babbo Natale, inoltre, i bambini possono scrivere e imbucare la letterina dei desideri direttamente nel suo Ufficio Postale e farsi fare una foto in una magnifica scenografia all'interno di una magica ed enorme Palla di Natale per un ricordo unico. Per concludere, potranno mangiare tutti insieme piatti gustosi cucinati da Babbo Natale in persona.

Il Natale non è una festa solo per i più piccoli. E lo dimostra il successo della Corsa di Babbo Natale che si tiene a Pedavena (BL). Per il quinto anno consecutivo, l'1 dicembre, oltre mille persone si apprestano a partecipare alla gara che si snoda tra le vie del paese e le sue frazioni. Si può scegliere tra due tipi di percorsi, di 4 o di 10 km, a seconda del proprio allenamento. Unico must è correre indossando, rigorosamente, giubba e berretto rossi bordati di bianco e con la barba bianca (l'abbigliamento è fornito dall'organizzazione). Il traguardo finale per entrambi sarà il Parco della Birreria dove si trovano chioschi e bancarelle del tradizionale mercatino di Natale. Per chi volesse partecipare, le iscrizioni sono aperte fino a 15 minuti prima dell'inizio della gara (costo 10 euro compreso il vestito).

Tutte le luci del Natale
Un'atmosfera natalizia unica e suggestiva, è quella di Candelara (PU) che ha scelto le candele, a cui deve il suo nome, per illuminare il mercatino e il piccolo borgo medievale. Un evento che si compie da dieci anni e diventato ormai una tradizione. Dal 30 novembre, durante i tre week seguenti, vengono spente tutte le luci artificiali del paese per 15 minuti (17.30; 18.30 e 19.30) lasciando posto alla luce di migliaia di fiammelle accese. Quest'anno, poi, per festeggiare il suo decimo anniversario, Candelara sarà illuminata, anche dalle luci di spettacoli pirotecnici e da palloncini luminosi liberati nell'aria che rischiareranno magicamente il cielo sopra il borgo. La cera è anche protagonista di molte bancarelle dove gli artigiani prepareranno al momento candele di ogni forma come si faceva nel Medioevo. Sempre all'interno delle mura del centro storico, tra sagome in legno a grandezza naturale dei personaggi del Presepe, si può visitare la Via dei Presepi, con scene di natività realizzate da artigiani di ogni parte d'Italia con i più in diversi materiali (cera, legno, pietra, terracotta, ceramica, argento, sughero) e l'Officina di Babbo Natale dove i bambini potranno realizzare addobbi con diversi materiali (creta, cera, carta, legno ) e anche incontrare Babbo Natale.

Luci da Guinness, invece, illuminano le notti di Gubbio (PG). Sulle pendici del Monte Ingino che sovrasta la città, infatti, viene realizzato ogni anno un gigantesco Albero di Natale "disegnato" da circa 800 sorgenti luminose di vario colore, collegate tra loro da circa 8.500 mt di cavi elettrici, offrendo uno spettacolo cromatico particolarmente suggestivo. L'accensione avverrà il 7 dicembre alle 18.00, con una cerimonia ufficiale presso la Madonna del Prato. Da quel momento, le luci del'albero brilleranno dal tramonto fino a tarda notte fino al 10 gennaio.
Unico al mondo per le sue dimensioni, nel 1991 è entrato nel libro dei Guinness dei primati come Albero di Natale più grande del mondo.

La tradizione del presepe
A Napoli il Natale è da sempre fortemente legato alla tradizione e, in particolare, al presepe. Via San Gregorio Armeno è la celebre strada, famosa in tutto il mondo, in cui si trovano le botteghe degli artigiani che realizzano interi presepi o i tantissimi personaggi per realizzare un proprio presepe personalizzato. I negozio sono aperti tutto l'anno, ma è durante il periodo natalizio che la via si affolla e ritrova l'atmosfera tipica. E c'è da perdere la testa tra casette e statuine. Sono vere e proprie opere d'arte, realizzate da famiglie artigiane che si tramandano il mestiere da intere generazioni, ciascuno diverso per stile, materiale e fattura, a seconda dell'estro e della fantasia dell'artigiano/artista. Da quelli più semplici a quelli meccanici, da quelli fedeli alla tradizione alle rivisitazioni in chiave moderna, da quelli in legno o terracotta a quelli realizzati con materiali originali. E, con la tipica ironia napoletana, non mancano le caricature di personaggi più o meno noti.

In fatto di presepi, però non è la città del Vesuvio l'unica a stupire. E', infatti, Genga (AN), che detiene il primato per il Presepe vivente più esteso del mondo. Dal 1981, in questo borgo marchigiano, si svolge un'enorme rappresentazione che conta 300 figuranti, su un'area di 30mila metri quadrati nello straordinario scenario della Gola di Frasassi conosciuta per le sue grotte. Le comparse, appassionati abitanti del luogo in costumi d'epoca, fanno rivivere tradizioni e scene di vita quotidiana passata lungo un sentiero che, da Genga, porta al luogo della Natività. I visitatori seguono, lungo il percorso, la messa in scena degli antichi mestieri - lo scalpellino, il fabbro, il falegname, il pastore e altri artigiani - che scandiscono la salita verso la grotta naturale del Santuario di Frasassi. E qui ha luogo la scena della Natività, ispirata a quella dipinta da Gentile da Fabriano (conservata agli Uffizi), tra Re Magi e la Sacra Famiglia. La rappresentazione va in scena il 26 e il 29 di dicembre.

Natale nel borgo
A Rango, un antico borgo contadino in provincia di Trento, sospeso nel tempo e abitato da 150 anime, il Natale è un evento davvero particolare. Non ci sono, infatti, bancarelle o casette il legno prefabbricate. E' il borgo stesso - uno dei più belli d'Italia - a trasformarsi in un unico grande mercatino natalizio. Dal 30 novembre, nelle sue case perfettamente conservate, vicine le une alle altre e collegate dai tipici vòlt (androni), negli stretti vicoli in salita, nelle vecchie legnaie, piazzette e porticati, si accendono delle luci del Natale e risuonano le note della festa. E qui si possono acquistare, o anche solo ammirare, prodotti di artigianato locale, addobbi per l'albero e il presepe e le specialità enogastronomiche tipiche, dai formaggi al miele, dai salumi alle noci, dalle patate al vino. Da gustare al suono caldo di zampogne e fisarmoniche. Inoltre, il 15 dicembre, arriva anche Santa Lucia accompagnata dal suo fedele asinello, carica di doni e dolci per i più piccoli, mentre il 22 dicembre si festeggerà il Natale dei Bambini tra elfi, musici e giocolieri, che accoglieranno i più piccoli con favole, spettacoli itineranti e micro-magie.

Atmosfere medievali, invece, nel borgo di Candelo (BI). Il Ricetto del paese - il centro storico fortificato originario - risale all'XIII secolo ed è uno degli esempi meglio conservati in Europa. Tra le sue antiche mura affacciate sulle Prealpi, il signore locale accumulava qui i propri beni e accoglieva la popolazione in caso di necessità. E durante il periodo natalizio, dall'1 al 29 dicembre, sembra di fare un salto indietro nel tempo. Tra case di pietra e vicoli di ciottoli, antichi e stretti, fanno da sfondo a tradizionale quanto suggestivo mercatino di Natale: botteghe e bancarelle di artigiani espongono la propria produzione, da addobbi e prodotti in eccellente lana biellese ai sapori gastronomici locali. Tra l'allegria di artisti, musica e un presepe vivente.

19 novembre 2013

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