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Zanzibar, terra di mare e spezie

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Zanzibar, terra di mare e spezie

  • – di Arianna Garavaglia
Pwani Mchangani, lunghissima striscia di sabbia bianca su cui affaccia un villaggio di pescatori (foto Milestone Media)
Pwani Mchangani, lunghissima striscia di sabbia bianca su cui affaccia un villaggio di pescatori (foto Milestone Media)

Spiagge di sabbia finissima punteggiate da palme. Un mare blu popolato da pesci colorati e una spettacolare barriera corallina.
L'immagine da spot di Zanzibar è un po' riduttiva per questo arcipelago al largo delle coste tanzaniane. Queste isole hanno, naturalmente, belle spiagge ma anche una ricchezza culturale e naturalistica tutta da esplorare.

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Prima di tutto la storia. Zanzibar, nei secoli, ha vissuto molte vite. Qui sono venuti persiani, arabi portoghesi e inglesi. Ma i lasciti più importanti sono quelli dell'Oman perché Zanzibar fu, fino al 1964, territorio d'oltremare del sultanato.
Di queste culture rimangono molte tracce e un'atmosfera cosmopolita. Per ritrovare questi intrecci bisogna andare a Stone Town, la città vecchia della capitale dell'isola Unguja (chiamata però da tutti Zanzibar), la più grande dell'arcipelago. La sua architettura, in gran parte del XIX secolo, riflette influenze moresche, arabe, persiane, indiane ed europee. Per la sua importanza storica, la città è stata dichiarata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.
Il centro è un labirinto si strade e vicoli, di mercati, bei palazzi dalle porte intarsiate ed edifici storici.

STONE TOWN
Punto di partenza privilegiato come in ogni paese arabo e africano è il mercato, cuore pulsante della città. Una visita la merita sicuramente il Darajani Bazaar, mercato dei primi del ‘900 vicino alla cattedrale anglicana. L'atmosfera è vivace, colorata e confusionaria. Qui si vende di tutto ma molti prodotti tessili, come i kanga – vestiti della tradizione swahili - sono made in China o in India. Non si sbaglia, però, se si punta sulle spezie. Zanzibar per secoli è stata tappa della via delle spezie, che collegava Europa, Africa e Asia.
Continuando a vagare tra i vicoli ci si imbatte nell'imponente Beit el-Ajaib (Casa delle Meraviglie). Edificata nel 1883 è stato usata come residenza dei sultani e sede del governo coloniale.
Accanto alla Casa delle Meraviglie si trova il Forte arabo, una massiccia struttura a bastioni costruita dagli omaniti nel XVII secolo sul sito di una cappella portoghese.
Si prosegue verso il Vecchio Dispensario (Old Dispensary), un tempo ospizio per i poveri e oggi - con balconi intagliati, stucchi e mosaici alle finestre - uno dei più begli edifici di Stone Town.
Da non perdere i Giardini di Forodhani, di fronte al forte arabo, che ogni sera ospitano un mercatino con bancarelle illuminate da lampade a olio dove si possono assaggiare kebab, pollo fritto e pesce.

Per cenare a Stone Town la scelta non manca, qui la cucina risente delle diversità culturale della città e si trovano ristoranti con cucine internazionali.
Tra i preferiti dei viaggiatori c'è il ristorante dell'hotel Mashariki (vai al sito). La location sulla terrazza con vista sull'oceano e sulla Casa delle Meraviglie la rendono l'indirizzo giusto per una cena romantica o per un aperitivo al tramonto.

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BARRIERA CORALLINA E COLOBI ROSSI
A Zanzibar non può mancare il mare e il relax. Le spiagge sono tantissime e molto diverse tra loro. A quaranta chilometri dall'aeroporto da Stone Town, nella parte nord occidentale dell'isola c'è la spettacolare Pwani Mchangani, lunghissima striscia di sabbia bianca su cui affaccia un villaggio di pescatori. Il mare qui è trasparente con striature che vanno dal verde all'azzurro. Questa spiaggia è famosa perché è molto evidente il fenomeno delle maree. Quando le acque si ritirano affiora la barriera corallina che si può raggiungere a piedi. Con l'alta marea, invece, è l'ideale per immersioni e per fare snorkeling.
Per godersi a pieno questo mare è una buona idea scegliere un hotel sulla spiaggia. Come il Seaclub Diamonds Dreams of Zanzibar, resort all inclusive in stile arabo-africano dal design moderno.

Pwani Mchangani è anche un punto di partenza comodo per diverse escursioni. Per abbinare in un'unica vacanza arte, mare e natura si può decidere di raggiungere la foresta di Jozani, nel sud dell'isola. Si tratta di un'area protetta di cinquanta chilometri quadrati dove si possono avvistare molte specie di mammiferi e il colobo rosso di Kirk, una rara scimmietta che vive su queste isole, e vero simbolo dell'arcipelago.

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27 novembre 2013

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