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Boa Vista, volto caraibico dell'Africa

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Boa Vista, volto caraibico dell'Africa

  • – di Francesca Pace

Per molti è uno degli ultimi paradisi terrestri. Non è facile dirlo. Certo è che Boa Vista è un mondo a parte nel panorama delle isole esotiche. Situata al largo delle coste senegalesi, fa parte della repubblica di Capo Verde e, come le altre isole dell'arcipelago, è stata teatro, nei secoli passati, di un crocevia di culture e popoli. Un mix di africani, europei e sudamericani che ne hanno plasmato il suo carattere attuale, allegro e ospitale. Ma a differenza delle altre, Boa Vista può vantare un paesaggio di dune sabbiose che degradano dolcemente verso le lunghe spiagge bianche e dorate per poi sparire nelle acque turchesi. Creando spettacolari contrasti di colori che, insieme, fanno dell'isola un piccolo angolo caraibico a poche ore dall'Italia.

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Ragiungibile solo con collegamenti interni fino a pochi anni fa, con l'apertura, nel 2007, dell'aeroporto internazionale, Boa Vista è diventata oggi più accessibile e si contende i viaggiatori con la vicina Sal. Ma il numero ancora limitato di strutture ricettive le ha permesso di mantenere una bellezza intatta e selvaggia. E' la terza isola più grande dell'arcipelago, la più vicina alla costa africana e con il clima più tropicale. A differenza delle altre isole di Capo Verde, Boa Vista è quasi totalmente circondata da spiagge. 55 Km di sabbia fine e bianchissima che fanno dell'isola un vero paradiso per gli amanti del mare e del relax.
Grazie alle sue distanze limitate - l'isola misura 31 km per 29 km - è facile da girare e andare alla scoperta, ogni giorno, di qualche angolo diverso, ma sempre da sogno, dell'isola. Tra le più famose, le vicine spiagge di Curralinho e di Santa Monica, che insieme formano una lunga distesa di sabbia bianca che sparisce in acque color smeraldo; Praia de Varadinha dove si trovano, tra spiaggia e mare da cartolina, anche delle grotte scavate nella roccia; Praia de Chavez, sulla costa occidentale, dove lungo la spiaggia, bianca e infinita, sorge il bel resort in stile moresco Riu Karamboa; e, ancora, la costa di Joao Barrosa, habitat per le tartarughe marine Caretta Caretta che qui vengono a depositare le uova sotto l'occhio vigile di ricercatori. Da qui, merita una visita il villaggio di pescatori di Curral Velho dove si può ammirare una foresta di piante fossili che spuntano dalla sabbia come coralli.

A Boa Vista anche i più sportivi non avranno di che annoiarsi. Grazie al vento degli Alisei proveniente dal continente, qui è il luogo ideale per praticare kitesurf e windsurf per i quali ci può procurare l'attrezzatura negli appositi centri lungo le spiagge e nei principali resort. Per gli amanti delle immersioni, questi fondali offrono scenari unici. Un punto d'incontro di specie tropicali e mediterranee, dalla cernia al pesce palla, dalle aragoste ai saraghi alle mante. E tra aprile e maggio si può assistere a uno spettacolo unico, quando le megattere entrano nelle baie con i cuccioli e si può sentire, nelle profondità marine, ascoltare il loro canto.
A proposito di sport, una curiosità. Tra il 30 novembre e il 1° dicembre si è svolta l'edizione 2013 della Boa Vista Ultramarathon, 150 km di percorso da compiere di corsa o camminando ma entro 60 ore di tempo. E' una delle competizioni estreme più affascinanti tra le gare No Limit del mondo.

Tra le escursioni che meritano di rubare qualche ora alla spiaggia ci sono i piccoli centri nell'interno dell'isola, magari da visitare in sella a un quad. Come il piccolo villaggio di Povoacao Velha, il più antico insediamento dell'isola nei pressi dell'oasi di Rabil, con piccole case tutte colorate in perfetto stile caraibico oppure Joao Galego e Fundo das Figueiras, due centri agricoli che si trovano nella parte più verde del'isola.
Non può mancare, naturalmente, una visita al capoluogo dell'isola, Sal Rei, ideale anche per una serata diversa. Tra le vie si possono vedere i sobrados, le antiche case padronali portoghesi, come quello di Ben ‘Oliel (in rua Amilcar Cabral), un ricco mercante ebreo fuggito dal Marocco a metà dell'Ottocento, e oggi trasformato in un hotel de charme mentre, di fronte al porto, sono conservate le rovine del forte dedicato al Duca di Bragança. Ma la vita si svolge attorno alla piazza principale dove potrete scegliere un buon ristorante per assaggiare le specialità locali, tipicamente creole.
Il piatto nazionale è lacachupa, una sorta di stufato molto nutriente, a base di mais, fagioli, patate e manioca a cui vengono aggiunti carne o pesce. Un altra specialità è la canja de galinha, a base di pollo e riso insaporito con peperoncino, un piatto generalmente presente sulle tavole delle famiglie abbienti o preparato solo in grandi occasioni perché la carne era più costosa del pesce. Quasi certamente la vostra serata sarà accompagnata dalle note melodiche della Morna, un mix - ancora una volta! - tra il fado portoghese e la modinha brasiliana, nata proprio a Boa Vista e resa celebre da Cesaria Evora. E diventata la musica del sentimento capoverdiano.

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9 dicembre 2013

Boa Vista, volto caraibico dell'Africa. Tutte le informazioni

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