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Uzbekistan, sulla Via della Seta

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Uzbekistan, sulla Via della Seta

  • – di Arianna Garavaglia
Il Registan, un insieme di madrase e simbolo di Samarcanda
Il Registan, un insieme di madrase e simbolo di Samarcanda

Venticinque secoli di storia. Alcune delle città più antiche del mondo. Un'architettura unica e il deserto dell'Asia centrale.
Un viaggio in Uzbekistan, stimola l'immaginazione e ricordi di storie antiche. E in effetti questa repubblica indipendente dal crollo dell'Unione sovietica ha vissuto tante vite.

L'Uzbekistan esordisce sul palcoscenico della storia come importante tappa sulla Via della Seta. Nel VII secolo viene conquistato dagli Arabi e nel XI secolo dai Persiani. Si susseguono regni e dinastie fino all'impero di Timur (Tamerlano) nato nel 1336 a pochi chilometri da Samarcanda.
Con la scoperta della via marittima per l'India e la Cina la strada commerciale via terra che collegava l'Europa all'Asia perde di centralità e così anche l'Uzbekistan che verrà annesso alla Russia zarista nel 1860.

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Un itinerario classico tocca Khiva, città carovaniera circondata da mura. Bukhara, situata in un'oasi del deserto Kizil-Kum. E infine la mitica Samarcanda, capitale dell'impero di Tamerlano.

KHIVA, CITTÀ BIBLICA
Khiva, la più isolata delle città carovaniere sulla Via della Seta, è anche quella con il centro storico meglio conservato. Di Khiva si narrano origini bibliche. Secondo il mito fu Sem, il figlio di Noè, il suo fondatore.
Oggi la città è una sorta di museo a cielo aperto che ha mantenuto la sua struttura urbanistica originale e mura perimetrali che racchiudono i monumenti principali della città, patrimonio Unesco.
La parte antica della città è l'Ichan Kala ed è circondata da una lunga e possente cinta di mura di fango su cui si aprono quattro porte. All'interno delle mura, tra stradine tortuose, si susseguono moschee, madrase (scuole coraniche) e palazzi.
Da non perdere la fortezza Kunya Ark, residenza dei sovrani costruita nel XII secolo e che ospita moschee, l'harem e le prigioni. Si prosegue per la Moschea Juma (del Venerdì), con le sue 213 colonne di legno che sostengono il tetto. Solo le colonne intarsiate sono quelle originali del X secolo, il resto dell'edificio invece è una ricostruzione del Settecento. Il tour prosegue per il Mausoleo di Pakhlavan Mahmoud, famoso per il suo cortile e le splendide decorazioni a piastrelle. L'edificio è dedicato a Pahlavon Mahmoud, filosofo-poeta patrono di Khiva.
Nella zona nord-est della città si trova l'ottocentesco Palazzo Tash Hauli, il cui nome significa "Casa di pietra", che mostra forse le decorazioni più sontuose della città: piastrelle in ceramica e sculture di pietra e legno.

BUKHARA, LABIRINTO DI BAZAR E PALAZZI STORICI
Il suo centro storico, tuttora abitato, è praticamente intatto. Quasi tutta l'area composta da più di 140 edifici è tutelata dall'Unesco e oggi si presenta come un affascinate labirinto di madrase, botteghe, laboratori artigianali e palazzi storici.
Tra gli edifici di interesse la colossale fortezza Ark, casa dei governanti di Bukhara per un millennio di cui rimangono le impressionanti mura restaurate dai sovietici. Si trattava di una cittadella regale fortificata all'interno della città e fu abitata fino al 1920, anno in cui fu bombardata dall'Armata Rossa. All'interno delle mura si trova la Moschea Juma del XVI secolo, la corte delle udienze e delle incoronazioni, la sala del tesoro e l'harem.
Uno dei luoghi più suggestivi di Bukhara è Lyabi-Hauz una piazza molto frequentata costruita intorno a una grande vasca nel 1620. Poco distante da qui si trova la Moschea Mogaki Attari, la più antica dell'Asia Centrale.
E ancora la cinquecentesca Madrasa Aziz Khan e il complesso di Poi Kalon con la moschea e l'alto minareto del XII secolo, punto di riferimento per le carovane che arrivavano dal deserto. Uno dei posti più belli delle città è il parco che ospita il Mausoleo di Ismail Samani, la struttura più antica della città completata nel X secolo.
Tutta la zona a nord ovest della Lyabi-Hauz è da sempre destinata al commercio. Oggi rimangono tre bazar coperti: il bazar destinato ai cambiavalute, quello dei cappellai e l'ultimo, dedicato ai gioielli.

SAMARCANDA, LA CITTÀ DI TAMERLANO
Situata nell'oasi del fiume Zarafshan Samarcanda è una delle più antiche città del mondo.
Fondata nel V secolo a.C. fu poi sottomessa dai persiani, conquistata da Alessandro Magno e depredata dalle orde mongole di Gengis Khan. Fu Tamerlano a ricostruirla e ad arricchirla di palazzi così splendidi da farle acquistare fama immortale
L'edificio di maggiore interesse, e uno dei monumenti più straordinari dell'Asia centrale, è il Registan, un complesso di maestose madrase decorate con maioliche e spettacolari mosaici azzurri. Nel XIV secolo il complesso era il centro commerciale della città, con la grande piazza adibita a bazar.
Poco distante si trova la grande Moschea di Bibi Khanum e il mercato principale. Uno dei posti più affascinanti di Samarcanda è il complesso funerario di Shakhi-Zinda dove sono sepolti i familiari di Tamerlano e, si dice, si trovi anche la tomba di Qusam Ibn-Abbas, cugino di Maometto.
E a Samarcanda non si può mancare il mausoleo Gur-emir ("Tomba del Re" in persiano), che custodisce la tomba di Tamerlano. Il mausoleo ha avuto grande importanza architettonica, a questo edificio è ispirato il Taj Mahal di Agra.

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28 febbraio 2014

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