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Olanda, tra i campi di Van Gogh

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Olanda, tra i campi di Van Gogh

  • – di Francesca Pace

Il paesaggio è quello tipico dell'Olanda, con terre pianeggianti coltivate, canali e piccole cittadine, allegre e ben curate. E' il Brabante settentrionale, nel sud del Paese al confine con il Belgio, un'area meno frequentata rispetto al nord del Paese, catalizzato dal fascino di Amsterdam che, invece, merita di essere scoperta. Già, perché questa regione di confine e teatro di tante battaglie in passato, è anche la terra di Vincent Van Gogh. E' qui, infatti, che l'artista nacque e visse prima di trasferirsi in Francia. Ed è dalla vita nella campagna brabantina, dai suoi colori e dalla sua luce, che trasse ispirazione per dipingere alcuni dei suoi più celebri capolavori.

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Nel 2015 ricorrerà il 125esimo anniversario della sua morte, per il quale saranno organizzati una serie di eventi celebrativi in Olanda, Francia, Belgio e Inghilterra, nei luoghi che hanno segnato la vita e le opere del pittore. Per l'occasione, è stato creata la Van Gogh cycle route, un anello ciclabile di 335 km che attraversa i 5 luoghi del Brabante più significativi della vita dell'artista. Attorno a questi sono stati, inoltre, pensati percorsi più brevi per poter adattare l'itinerario alle esigenze e interessi di ciascuno. E pedalare in totale tranquillità e sicurezza tra la campagna tanto amata da Van Gogh.

La porta d'accesso alla regione del Brabante è Eindhoven. Ma la storia di Vincent van Gogh ha inizio a Zundert, una cittadina a circa 50 km di distanza, dove nacque il 30 marzo 1853. Nel luogo in cui si trovava la sua casa natale (distrutta nel 1903 e poi ricostruita), è stata creata la Van Gogh Huis, un museo di ricordi in cui ripercorrere, in modo interattivo, la sua vita, sofferta e travagliata. Poco distante dalla casa, si trovano l'austera chiesa in mattoni dove il padre Theodorus, pastore calvinista, predicava e la sacrestia, trasformata oggi in residenza per artisti, come contributo all'arte in omaggio al suo celebre cittadino. Ma è soprattutto fuori dalla città, lungo il percorso ciclabile di circa 60 km, che meglio si coglie l'arte di Van Gogh. Immersi nei colori e nei profumi della campagna in cui è cresciuto, pedalando tra stradine silenziose affiancate da file di alberi, animali al pascolo e campi di fragole.
Da Zundert, l'itinerario prosegue verso ovest, dove si trovano altri due luoghi che hanno segnato la vita del pittore. La prima è Tilburg, dove si trasferì all'età di 13 anni per seguire una scuola d'arte. Allo Stadsmseum della città, è stata ricreata l'aula originale allestita con banchi interattivi sui quali, grandi e piccini, possono immedesimarsi nella vita dell'artista e dare libero sfogo alla propria fantasia. Mentre a Etten, un piccolo centro nei pressi di Breda, Van Gogh aprì il suo primo studio nella canonica della chiesa in cui si erano trasferiti i genitori. Il pittore, infatti, li raggiunse intorno al 1875, dopo aver lavorato per qualche anno presso una galleria d'arte che lo portò a viaggiare per l'Olanda, la Francia e l'Inghilterra. A questi anni, il Centro Informativo di Vincent Van Gogh dedica un interessante percorso, su carta e video, con i primi schizzi ispirati alla vita e ai paesaggi rurali. In entrambe le cittadine, si possono percorrere due percorsi ciclabili (di circa 50 km ciascuno) che si inoltrano nella campagna brabantina da cui Van Gogh trasse ispirazione per ritrarre, soprattutto, la dura vita dei contadini, segnati nel corpo e nell'anima.

Proseguendo verso nord si arriva a 's-Hertogenbosch, detta Den Bosch. E' una bella città storica fortificata di 140mila abitanti, dall'atmosfera allegra e vivace, da scoprire tra il labirinto di stradine medievali su cui affacciano antichi edifici ben conservati e numerosi bar, ristoranti e caffè, o durante una mini crociera sul canale Binnendieze. Del suo passato si possono ancora ammirare le mura e i bastioni, completamente intatti, del XVI e XVII secolo e la cattedrale tardo gotica di Sint-Jan decorata da pinnacoli e statue, tra cui un angelo al cellulare. Un ironico dettaglio inserito dopo il restauro del 1997 a cui poi si è ispirato un servizio d'ascolto telefonico dal nome Little Angel. Da non perdere, poi, il Noordbrabants Museum, il museo più importante del Brabante dedicato al'arte e alla cultura locali ma anche l'unico della regione che espone opere di Van Gogh per tutto l'anno, tra cui il Casolare con contadina che zappa (1885) e il Mulino ad acqua a Gennep (1884), in cui si ritrovano gli autentici paesaggi del Brabante. Il percorso artistico è poi completato con la visita del Jheronimus Bosch Art Center, dedicato al pittore del XV secolo Jheronimus Bosch, il più famoso abitante della città.
L'itinerario sulle tracce di Van Gogh porta, infine, a Nuenen, una cittadina piccola e tranquilla, a soli 5 km da Eindhoven, dove l'artista visse e dipinse un quarto delle sue opere, tra cui il celebre I Mangiatori di Patate, prima di trasferirsi in Francia. E' un museo a cielo aperto in cui sono presenti tanti luoghi ed edifici legati alla sua vita e diventati soggetti delle sue opere. In corrispondenza di questi, si trovano colonnine informative in cui ascoltare la storia che li lega a Van Gogh. Merita, poi, una visita il Vincentre, in cui è stata ricreata una replica del suo studio. Attraverso la spiegazione di alcune opere e, soprattutto, l'ascolto delle lettere a suo fratello Theo, si coglie la sua personalità tormentata ma anche l'amore per questa terra e i suoi abitanti, poi ritratti nelle sue tele. Che, ancora una volta, si possono immaginare lungo il percorso (circa 50 km) nei dintorni di Nuenen, immersi nell'atmosfera di quella campagna, musa ispiratrice di alcuni dei suoi più grandi capolavori.

6 giugno 2014

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