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Hermitage, 250 anni da film

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Hermitage, 250 anni da film

  • – di Francesca Pace

Solo per oggi, 14 ottobre, sarà nelle sale italiane il docu-film Hermitage di Margy Kinmonth e distribuito in esclusiva da Nexo Digital. Un evento spettacolare per celebrare i 250 anni di uno dei musei più celebri del mondo e che guiderà il pubblico alla scoperta del sontuoso Palazzo, tra sale espositive e spazi normalmente chiusi al pubblico, e tra i capolavori di una delle collezioni di opere d'arte più ricche e importanti.

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Era il 1764 quando Caterina II di Russia, grande amante delle arti e uno dei più noti esempi di sovrani illuminati, acquistò da un mercante d'arte tedesco una ricca collezione di opere destinate a Federico II di Prussia. Per darle una degna collocazione, l'imperatrice, fece costruire accanto al Palazzo d'Inverno, residenza imperiale degli zar a San Pietroburgo, un "piccolo rifugio" personale, che chiamò Petit Ermitage. Un luogo dove appartarsi e godersi, in tutta tranquillità, le opere che acquistava nelle città europee. Era il primo nucleo di una magnificente collezione che avrebbe dato origine all'Hermitage, uno dei musei più grandi e importanti del mondo.

Una passione senza confini, anche geografici, che il museo ha portato avanti nel tempo. E anche oggi, in occasione di questo anniversario, ha avviato una serie di progetti che prevedono l'apertura di "filiali" in diverse città russe ed estere, oltre ad ospitare, dal 28 giugno al 31 ottobre 2014, l'edizione di Manifesta 10, la biennale europea di arte contemporanea.
Simbolo di una città e di epoca, l'Hermitage non fu che la naturale conseguenza ed espressione dell'amore per l'arte e per il bello degli zar. Una passione a cui si deve anche la nascita stessa di San Pietroburgo, nel 1703, per volontà di Pietro il Grande. La città , infatti, è un prezioso esempio di città studiata a tavolino, per la quale vennero chiamati a corte artisti da tutta Europa, soprattutto dall'Italia. Come Rastrelli, Quarenghi e Rossi, che seppero interpretare la sua volontà e a cui la città e, più tardi, il museo, devono il loro splendore. Situata sul Mar Baltico e attraversata dal corso della Neva, San Pietroburgo godeva di una posizione strategica e affascinante allo stesso tempo, rispondendo così alle esigenze dello zar.

L'ingresso alla città avviene attraverso la celebre Prospettiva Nevskij, la principale arteria urbana lunga 4,5 chilometri che, come una rapida sequenza di fotogrammi, permette di ripercorrere la storia della città attraverso edifici, piazze, negozi e giardini. Dagli edifici popolari, squadrati e sempre uguali dei quartieri più periferici e moderni, si passa gradatamente ai sontuosi palazzi dell'Ottocento che introducono al cuore storico della città.
Qui si apre alla vista l'immensa Piazza del Palazzo, incorniciata da un lungo palazzo semicircolare in stile neoclassico interrotto al centro da un doppio Arco di Trionfo. Sul lato opposto, oltre la Colonna di Alessandro situata al centro della piazza, si affaccia il Palazzo d'Inverno, prezioso esempio di barocco russo, e l'accesso all'Hermitage.
Il Museo dell'Hermitage è, in realtà, un complesso di edifici attigui, allineati lungo la Neva, che vennero realizzati, di volta in volta, per adeguarsi alla crescita della collezione. Mentre il Palazzo d'Inverno, progettato dal Rastrelli, è in stile barocco, gli edifici successivi del Petit Ermitage, Grande Ermitage e il Teatro dell'Ermitage vennero realizzati in stile neoclassico per volontà di Caterina la Grande, che preferiva linee più sobrie.

E' a questa sovrana illuminata, dunque, a cui si deve la principale espansione della collezione e l'ampliamento degli edifici dedicati alla sua esposizione. In vita, infatti, acquistò più di 2000 dipinti, su consiglio di esperti europei, a cui si aggiunsero donazioni e acquisti compiuti dai suoi successori. Ma la raccolta voleva essere anche una passione condivisa, tanto che, nel 1852, l'Hermitage aprì le sue porte ai visitatori, diventando il primo museo pubblico della città.
Il risultato è quello che si può ammirare ancora oggi. Un'opera architettonica di 2500 mq (8mila per l'intero complesso) e 1050 stanze, in cui sono conservati circa 3 milioni di opere d'arte. Spazi enormi che, però, consentono l'esposizione di "sole" 60mila opere dislocate in circa 400 stanze, per un percorso totale di 24 chilometri!
Tra le sue grandi sale, eleganti e arricchite da arredi e rifiniture preziose, si possono ammirare alcuni dei capolavori più importanti di tutti i tempi. Dall'arte antica all'arte moderna, sono presenti, divise in sale, le opere dei più grandi artisti europei: italiani, francesi, spagnoli, fiamminghi e olandesi.

17 giugno 2014, aggiornato il 13 ottobre 2014

Riga, capitale della cultura

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