I tanti borghi che si trovano nella nostra Penisola regalano, ogni volta, momenti suggestivi dal sapore d'altri tempi. Piccoli angoli di storia in cui si ritrovano cultura e tradizioni secolari spesso tramandate fino ai giorni nostri. Come nel caso di Deruta che, dalla cima di una collina, domina la verde campagna umbra lungo il corso del Tevere. E' uno dei borghi più belli d'Italia ma è noto, soprattutto, per le sue ceramiche. Qui, tra le antiche mura e storici edifici ben conservati, per secoli sono stati creati alcuni dei manufatti più raffinati e ricercati da nobili e aristocratici. Una tradizione viva ancora oggi e che rappresenta un fiore all'occhiello tra le produzioni artigianali del Belpaese.
A Deruta tutto parla di ceramica: botteghe artigiane, negozi, scuole e musei raccontano e conservano le testimonianze di questa tradizione secolare. Basta varcare l'ingresso principale della città, Porta Sant'Angelo, inserita nell'antica cinta muraria, per capire come questa arte sia strettamente legata alla sua storia, passata e presente. Già a pochi metri appaiono le antiche strutture per la cottura della ceramica, come l'Antica Fornace Grazia del XVI secolo, recentemente restaurata e ora sede di mostre temporanee.
Percorrendo l'antica via del borgo, si arriva nella piazza principale del borgo, Piazza dei Consoli, dove, attorno a una fontana poligonale del 1848, si trovano i palazzi storici più importanti. Come l'antico Palazzo dei Consoli, di origine trecentesca, oggi Palazzo Municipale che ospita anche la Pinacoteca Comunale, in cui sono conservate le opere provenienti dalle chiese di San Francesco e di Sant'Antonio Abate, tra cui un affresco di Pietro Vannucci detto il Perugino.
Accanto, la Chiesa di San Francesco, edificata dai Benedettini nel 1008 insieme al complesso conventuale ma restaurato nel 1388, in stile gotico, in seguito a un terremoto che l'aveva quasi completamente distrutta. Realizzata in pietra arenaria con un portale ogivale e un rosone circolare in pietra bianca e rosata, è impreziosita al suo interno da alcuni pregevoli affreschi di scuola umbra e senese del XIV e XVI secolo e da un raffinatissimo pavimento in maiolica del 1524, rinvenuto solo nel 1902.
Oggi è conservato all'interno del Museo della Ceramica, ospitato nel complesso conventuale, insieme ad oltre 6000 opere della tradizione derutese e, istituito nel 1898, è il più antico museo italiano per la ceramica. Molto interessante è vedere l'evoluzione di questa arte, dalle prime opere del XIII secolo dipinte a due colori, il blu e il verde, fino a quelle successive quando, a partire dal 1500, le ceramiche derutesi si arricchiscono di nuovi decori più colorati. E' il periodo in cui questa produzione raggiunge grande notorietà e i mastri vasai di Deruta sperimentano anche nuove tecniche, come quella del lustro, in cui usano riflessi dorati per le opere di maggio pregio. Alcune di queste opere sono esposte in importanti musei del mondo, come il primo pezzo a lustro, datato 1501 - una targa a rilievo che raffigura il martirio di San Sebastiano - conservato al Victoria and Albert Museum di Londra.
La visita al museo, grazie a un recente intervento, è completato dal percorso all'Area archeologica delle Fornaci di San Salvatore, rinvenuta casualmente nel 2008, durante i lavori per la realizzazione di un parcheggio. Oggi un tunnel sotterraneo collega questi due luoghi, posti a pochi metri di distanza, consentendo di percorrere un viaggio unico, dalla cottura della ceramica alle collezioni storiche, fino alle produzioni del Novecento.
Ma la ceramica, per Deruta, è un'arte quanto mai viva e presente. Tanto che una delle feste più sentite dai suoi cittadini è la Festa di S. Caterina d'Alessandria, patrona dei ceramisti, celebrata il 25 novembre. Per ammirare e acquistare le ceramiche moderne, non c'è che l'imbarazzo della scelta. Basta camminare tra le viuzze medievali di Deruta ed entrare nelle tante botteghe artigianali dove si possono osservare i mastri vasai all'opera che, con grande abilità, modellano vasi, piatti e tazze da decorare, poi, con i tipici motivi decorativi derutesi.
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28 ottobre 2014
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