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Berlino celebra 25 anni senza Muro

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Berlino celebra 25 anni senza Muro

  • – di Francesca Pace

Una fila di palloncini luminosi attraversa Berlino, lungo un tracciato che, idealmente, divide la città tra est e ovest. E' l'installazione realizzata da Christopher e Marc Bauder per le celebrazioni del 25esimo anniversario della caduta del Muro che si svolgeranno dal 7 al 9 novembre. Un'opera-simbolo che sarà al centro di un lungo e intenso week end di festeggiamenti, tra spettacoli, eventi e concerti, in cui berlinesi e visitatori da tutta Europa, affolleranno le vie e le piazze della città per celebrare, tutti insieme, uniti, quella giornata storica.

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Un lungo week end che rievocherà quella sera del 9 novembre 1989, quando migliaia di berlinesi scesero nelle strade per varcare quell'odiato confine. Una striscia di cemento grigio di 155 km, eretta in una sola notte, tra il 12 e 13 agosto del 1961, e che per 28 anni avrebbe diviso l'est dall'ovest. Della città, del Paese, del mondo. Oggi, die Mauer ist weg, il muro non c'è più, come gridarono per tutta la notte gli abitanti di Berlino, tra gioia e incredulità. E oggi, come allora, ci si prepara a rivivere quella lunga notte festeggiando lo storico crollo. Il cui simbolo, in contrapposizione a quella presenza tetra, greve e ingombrante, sarà l'opera Lichtgrenze, un confine di luci, leggero e luminoso, lungo 15 km, tracciato da ottomila palloncini bianchi gonfiati con elio e illuminati a Led. Da seguire, camminando, per comprenderne le sue dimensioni e il suo significato.

Per due giorni si andrà in giro per la città, tra i luoghi più significativi di quegli anni, partecipando a visite guidate oppure seguendo app e siti che ripercorrono i momenti e gli avvenimenti storici. Dalla Porta di Brandeburgo, centro dei festeggiamenti, al Berlin Wall Memorial in Bernauerstraße, punto nevralgico dell'ex confine e teatro di drammatiche fughe verso ovest. Da Potsdamer Platz, storica piazza divisa a metà dal muro, a Check Point Charlie, il noto posto blocco in Friedrichstraße che collegava l'allora quartiere sovietico Mitte con quello americano di Kreuzberg. A fianco, il Panometro, un'opera realizzata da Yadegar Asisi che, in una struttura cilindrica, offre una visuale a 360 gradi del Muro di Berlino come appariva al tempo della sua costruzione e scorci di vita quotidiana, a est e a ovest del Muro di Berlino, in un ipotetico giorno d'autunno degli anni Ottanta. Da qui, poco più a est, in Mühlenstraße, si trova la East Side Gallery, la più lunga sezione di Muro conservata nel centro cittadino e trasformata in una grande tela a disposizione degli artisti. Oppure, ancora, il Museo della DDR, sulla riva della Sprea, e il Museo della Stasi nell'edificio che fu sede della polizia del regime comunista.

Il culmine dei festeggiamenti sarà il 9 novembre. A partire da mezzogiorno, per tutto il giorno, la Porta di Brandeburgo, luogo simbolo di Berlino, sarà teatro di un evento-concerto con tantissimi ospiti che si alterneranno sul palco per concludersi con l'esibizione di Peter Gabriel che canterà una versione inedita di Heroes di David Bowie, in ricordo di tutte le vittime del Muro. Una performance che sarà preceduta da un altro momento decisamente suggestivo. Quando alle 19.20, sulle note della Nona Sinfonia di Beethoven, eseguita dell'orchestra Staatskapelle e diretta da Daniel Barenboim, saranno liberati in cielo, da cinque location diverse, gli 8mila palloncini dell'opera Lichtgrenze, illuminando il cielo sopra Berlino. E facendo svanire quell'odiato confine, come segno di speranza per un mondo senza più muri.

7 novembre 2014

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