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Mal d'Africa, un viaggio per immagini

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Mal d'Africa, un viaggio per immagini

  • – di Arianna Garavaglia
Ad Asmara uno slargo di terra rossa ospita lezioni di guida su vecchie Fiat 600, lungo corsie delimitate da paletti di legno per provare curve strette, rettilinei veloci, frenate improvvise, parcheggi in retromarcia (© Antonio Politano)
Ad Asmara uno slargo di terra rossa ospita lezioni di guida su vecchie Fiat 600, lungo corsie delimitate da paletti di legno per provare curve strette, rettilinei veloci, frenate improvvise, parcheggi in retromarcia (© Antonio Politano)

Su una strada di sabbia rossa due donne fanno pratica di scuola guida a bordo di due Fiat 600 turchesi. È la vita contemporanea ad Asmara, in Eritrea, ritratta dalla macchina fotografica di Antonio Politano in mostra fino al 24 marzo a Palazzo Braschi, a Roma.

Sono diverse le immagini dell'Eritrea esposte. Tra queste pescatori su una spiaggia bianca corallina, una ragazza che macina peperoncini in un caravanserraglio costruito dagli italiani ad Asmara, e poi mercati, piazze, moschee. La vita di tutti i giorni.

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I lavori di Politano, compongono la sezione "A Passage to Eritrea", parte della mostra "Africa, Italia" dedicata alle immagini di quelle parti del continente che sono state nei decenni oggetto delle ambizioni coloniali italiane come la Libia, la Somalia, l'Etiopia e appunto l'Eritrea.
Si tratta di un racconto per frammenti con foto d'epoca e immagini recenti che rappresentano spedizioni scientifiche nel deserto, carovane di cammelli in Somalia, fedeli che celebrano l'Epifania copta in Etiopia e le dune del mare di sabbia libico.

Oltre all'Eritrea l'esposizione si articola attorno ad altre tre sezioni: "Crossing Ethiopia Today" con immagini della regione della Dancalia e della capitale Addis Abeba. E poi "Libya, the captain and me", con foto che datano dagli Anni '30 al periodo contemporaneo. E infine "Somalia, time ago", con immagini e due videointerviste su temi come identità, migrazioni e romanzi di due scrittrice italo-somale: Ubah Cristina Ali Farah e Igiaba Scego.

Accanto alle immagini a Palazzo Braschi si trovano diversi materiali dell'archivio della Società Geografica Italiana come antiche mappe, libri con formule magiche, taccuini di viaggio e dipinti. E poi una sezione video che integra l'allestimento in alcune sale espositive con montaggi di immagini e di suoni raccolti in viaggi. E ancora le citazioni sull'Africa di esploratori, scrittori, storici, antropologi.

La mostra, promossa dall'Assessorato alla Cultura e al Turismo - Sovrintendenza Capitolina ai Beni
Culturali di Roma Capitale, è un'iniziativa del Festival della Letteratura di Viaggio - Società Geografica Italiana.

AFRICA, ITALIA
Dove: Museo di Roma Palazzo Braschi (Piazza Navona 2 - Piazza San Pantaleo 10)
Quando: fino al 24 marzo 2015
Orari: Dal martedì alla domenica ore 10:00 - 19:00 (la biglietteria chiude un'ora prima) - Chiuso il lunedì
Biglietti: Intero € 11,00; Ridotto € 9,00

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