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Parigi, amour fou di Brassaï

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Parigi, amour fou di Brassaï

  • – di Arianna Garavaglia
Al bistrot, 1930-32 (© Estate Brassaï)
Al bistrot, 1930-32 (© Estate Brassaï)

«È l'autunno del mio secondo anno a Parigi. (…) Non ho soldi, né risorse, né speranza. Sono l'uomo più felice del mondo». Scriveva così Henry Miller nelle prime righe del "Tropico del Cancro", romanzo autobiografico sulla Parigi degli Anni '20 e sull'umanità che la abita. Una Parigi di intellettuali, emigrati, aspiranti artisti e derelitti, impegnati a vivere – intensamente – la notte. Un'esistenza programmaticamente dissoluta che si consuma sulle strade, nei locali tra fiumi di alcol e in anonime stamberghe.
Sulla stessa scena si muoveva anche il fotografo Brassaï, amico personale di Miller, in mostra con 260 immagini a Milano a Palazzo Morando fino al 28 giugno.

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"Brassaï. Pour l'amour de Paris" è un'interessante retrospettiva sui cinquant'anni di passione che hanno legato Brassaï alla capitale francese e a coloro che l'hanno vissuta e hanno contribuito a creare la sua leggenda.
Nato nel 1899 a Braşov, in Transilvania, Gyula Halász (vero nome di Brassaï) si trasferisce a Parigi ancora bambino ed è amore a prima vista. Brassaï vive la città insieme agli scapigliati – per scelta e per necessità – dell'epoca e ad amici come Jacques Prévert e Henry Miller.

Nelle sue immagini dedicate all'amata Parigi Brassaï ritrae e rende visibili le prostitute dei quartieri "caldi" e i lavoratori notturni delle Halles. Fissa sulla sua pellicola le nebbie della Senna e la pavimentazione dei Jardins des Tuileries disegnata dall'ombra dei cancelli.

Brassaï ama lo spettacolo, le atmosfere sensuali delle Folies Bergères e soprattutto il circo, con la sua bellezza e il mistero.

Trascinato dalla curiosità costeggia la Senna e qui incrocia e ritrae innamorati, pescatori e senzatetto. La sua macchina fotografica non tralascia nessun angolo e nessun quartiere della città. Brassaï è sempre pronto allo scatto, a fissare sulla pellicola un dettaglio, un passante, a documentare la vita reale, l'anima di ogni quartiere. Nella sua fotografia ci sono tutti: dai parigini eleganti di rue de Rivoli alla folla dei Grands Boulevards fino ai carbonai lungo la Senna a Bercy. Ma Brassaï coglie anche l'anima monumentale della città, con il profilo della Tour Eiffeil, l'arco di Trionfo e una notturna Notre Dame con il profilo dei suoi doccioni che vegliano sulla città.

INFORMAZIONI:
Brassaï. Pour l'amour de Paris
DOVE: Palazzo Morando, Via Sant'Andrea 6. Milano
QUANDO: fino al 28 giugno
BIGLIETTI
€ 10 intero
€ 8,50 ridotto
€ 5 ridotto speciale per le scuole
Biglietto famiglia: uno o due adulti € 8.50 cad. con figlio/i dai 6 ai 14 anni: € 5

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