Viaggi24

Vilnius, weekend d'arte e buona cucina

  • Abbonati
  • Accedi
City Break

Vilnius, weekend d'arte e buona cucina

  • – di Arianna Garavaglia
Veduta della città (ph Lithuania State Department of Tourism)
Veduta della città (ph Lithuania State Department of Tourism)

«Questa è un'utilitaria. Il prossimo passo deve essere un'auto sportiva». Deivydas Praspaliauskas, ambizioso chef 26enne, parla così del suo locale, il Bistro 1 Dublis, considerato da molti il miglior ristorante di Vilnius.

Deivydas ha alle spalle anni di lavoro e studio tra Cipro, Inghilterra e Copenaghen, città che - grazie al fenomeno della Nuova Gastronomia Nordica - sta collezionando riconoscimenti Michelin.
Percorso importante e un talento vero per Deivydas che da otto anni detiene in titolo di migliore chef del suo paese grazie a una cucina che è un mix perfetto di gusto, creatività ed estetica.

GUARDA LA GALLERY

«Quando hanno aperto 1 Dublis, un po' fuori dal centro storico, nessuno frequentava questa parte della città. Ora questa è diventata una tappa fondamentale per chi è a Vilnius», raccontano in città i fan di Praspaliauskas.

Il locale ha un arredo basic, una trentina di posti a sedere e cucina a vista con bancone sul quale lavorano gli chef. 1 Dublis propone due menu fissi ogni sera. Il primo dalle 18 alle 19.30 per 17 euro. Il secondo, dalle 20.00, è composto da cinque portate e ha un prezzo fisso di 28 euro. Il menu rimane solo per un mese, poi si cambia.
«Cambiamo spesso - spiega il giovane chef – perché chi viene qui non cerca un piatto preciso ma vuole una cena firmata Bistro 1 Dublis».
Ora nella lista si trova mousse di pesce gatto, salmone affumicato con asparagi e poi anatra e manzo. Cena che appaga il gusto e anche lo sguardo.

Il centro storico barocco
La cucina è una delle scoperte della Lituania, piccola repubblica baltica di 3 milioni di abitanti entrata quest'anno nell'euro.
Vilnius, è la città per un weekend, grazie al suo bel centro storico barocco patrimonio Unesco e alle compagnie low cost che collegano la città a Bergamo e Roma.

Il centro città, con le sue stradine tortuose, i palazzi eleganti, le boutique, i cortili e le grandi piazze si gira a piedi. A Vilnius si trovano esempi di architettura gotica, rinascimentale, barocca e neoclassica.
In centro si trovano una quarantina di chiese, molto frequentate. Sono lontani i tempi dell'Unione Sovietica quando a Vilnius erano rimasti in funzione solo pochissimi luoghi di culto. La motivazione ufficiale: mancanza di fedeli. Prima dell'indipendenza del 1990, raccontano a Vilnius, si preferiva non inimicarsi la Russia comunista e atea. «Molte famiglie per battezzare i figli li portavano di nascosto nelle campagne», riferisce chi ricorda quell'epoca.

Tra gli edifici religiosi più belli si contano la chiesa gotica di Sant'Anna e quella barocca di San Casimiro, patrono della città.
E poi la Cattedrale neoclassica dedicata ai santi Stanislao e Ladislao. Questa chiesa è il più importante edificio cattolico della Lituania e qui furono incoronati diversi sovrani della Lituania e della Polonia. La cattedrale è anche un simbolo della storia moderna di Vilnius. Da qui, nel 1989, partì la catena umana di due milione di persone che collegò in poche ore la capitale lituana a Riga e Tallin, atto politico di protesta contro l'occupazione sovietica.

Nei pressi della cattedrale si trova poi Pilies Street frequentata per i suoi locali, librerie-caffè con spazi per lavorare con la connessione wifi gratuita e negozi d'ambra, prodotto tipico locale.
Dalla parte opposta della piazza della cattedrale si trova una delle più importanti vie di Vilnius, il lunghissimo viale Gediminas (Gedimino prospektas per i lituani), due km su cui sfilano le istituzioni cittadine come i ministeri, e poi banche, teatri ma anche ristoranti e negozi per lo shopping.

Užupis, la repubblica degli artisti
Una repubblica con il suo presidente, inno, bandiera e costituzione. È la repubblica degli artisti di Užupis, quartiere cittadino oltre il fiume Vilnia. Užupis, ha vissuto tante vite. Ex quartiere operario, distretto a luci rosse e zona malfamata. La cattiva stampa (e i prezzi bassi degli affitti) dagli Anni '90 hanno richiamato prima artisti squattrinati e bohemien e poi intellettuali, creativi e artisti che amano le botteghe artigianali e le tante gallerie d'arte della zona. Come per esempio Užupis Art Incubator, centro culturale con spazi dedicati a mostre, vendite di lavori di artisti e atelier riservati ai creativi per lavorare in libertà. Qui si tengono anche festival e concerti ma è molto frequentato dai ragazzi di Vilnius che vengono da queste parti per chiacchierare sulle rive del fiume Vilnia o stanno seduti ai tavolini all'aperto del ristorante Užupio Kavinė, qui accanto. Al locale si possono provare una delle tante birre locali – in Lituania se ne producono 200 – e i piatti tipici. Come la Šaltibarščiai, zuppa fredda a base di barbabietole, che danno il tipico colore rosa intenso alla zuppa. E poi kefyr, cetrioli, uova soda, aneto e patate.
Un tocco di tradizione nel quartiere dell'innovazione. In perfetto stile lituano.

Per saperne di più e per organizzare il vostro viaggio consultate la pagina degli indirizzi

22 giugno 2015

Vilnius, weekend d'arte e buona cucina

Copenaghen, le Stelle della cucina nordica

Tallinn, long weekend a Skype City

© Riproduzione riservata