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Quando il faro indica la meta del viaggio

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Quando il faro indica la meta del viaggio

ph di Ben Sutherland- The Lighthouse At Two Lights (Edward Hopper)- Flickr
ph di Ben Sutherland- The Lighthouse At Two Lights (Edward Hopper)- Flickr

Per un numero nutrito di artisti il faro è stato, ed è, un simbolo misterioso scatenante l'immaginazione più nascosta.
L'edificio raccoglie infatti attorno a sé la stessa capacità di essere fantasticato, come se fosse un castello. I guardiani della struttura, la notoria scala a chiocciola che conduce alla stanza dell'orologio, il fascio lucente che si infiltra fra i mari notturni, la sensazione di una solitudine antica e inesauribile attorno ad esso: questi sono solo alcuni degli elementi che costituiscono il desiderio di immortalarlo sotto diverse maniere.

Edward Hopper: "The Lighthouse at Two Lights"

Il faro dipinto da Hopper è quello che erompe dal promontorio roccioso presso Cape Elizabeth, Maine.
La struttura nel dipinto è suggellata da un'aura malinconica e di raccoglimento tipica dei temi del pittore. Non si scorge, infatti, alcun mare.

Nella realtà, invece, davanti all'edificio, l'Oceano Atlantico si arrampica con la decisione delle onde, lungo la costa pietrosa puntuta. Sul piccolo apice di essa, innanzi al faro, protetti da una ringhiera laterale, si può in silenzio, osservare come il giorno diventi notte al ritmo metronomico e furente del gorgoglio delle acque.

Le case dal tetto spiovente color arancio, intanto, adiacenti al faro, paiono uscite fuori, poiché illuminate dalla luna, da un sogno inquieto.

Una mappa:
http://www.portlandheadlight.com/images/phlmap.jpg

Carl Blechen: "Stormy sea with Lighthouse"
Il romanticismo cupo di Blechen prorompe nel dipinto; la struttura sorge dal mare tempestoso lungo una costola rocciosa. Il cielo è metallico e in parte luminoso, segno del contrasto spirituale che vuole suggerire il pittore tedesco tramite il faro.

Nella realtà, il faro somiglia a quello di Godrevy.

Situato su un isolotto davanti al villaggio di St. Ives, in Cornovaglia, illumina l'oceano fievolmente e i venti impetuosi levigano le sue rocce dalle quali si fonda.
Si innalza infatti bianco, come se appartenesse a una dimensione a sé stante e appare, inoltre, il più congeniale all'idea romantico-amara che si custodisce del guardiano del faro.

E' arroccato come un maniero disabitato, e le scale che permettono di raggiungerlo sono partorite dalle fondamenta dell'isola.
L'edificio ha anche ispirato Virgina Woolf ed è stato citato nel romanzo di lei: "Gita al faro".

Una mappa:
http://www.cornwall-beaches.co.uk/north-coast/godrevy-map.htm

17 luglio 2015

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