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Nella città del Voodoo

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Nella città del Voodoo

Immagine di Flickr
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In Lousiana, la città dello scrittore Truman Capote è un calderone magico dove il ludus non ha ultimazione, e le paludi attorno custodiscono lontani echi voodoo, mentre i canali fluviali del Mississipi, placidi, attraversano la fitta e sfilacciata vegetazione.

Le stesse acque sono poi abitate da rettili silenziosi…

Perché il viaggio senza sonno, dentro la La Nouvelle-Orléans, abbia cominciamento, ecco da dove iniziare.

Bourbon Street è abitata da ristoranti, strip club e negozi di souvenir.
A Bourbon Street hanno sede bar bukowskiani come: Johnny White e The Cat's Meow. A Bourbon Street è nato il jazz, Jelly Roll Morton e King Oliver vi battezzarono la loro musica.

L'atmosfera è artistica, quindi non ordinaria...

Un motto imperante riassume lo spirito di questa strada: "quello che succede a Bourbon Street resta a Bourbon Street".
Non esiste infatti noia tra le vie, anzi è possibile sorseggiare whisky mentre ci si incammina (e arriva la sera senza accorgersene), e si è costeggiati da case con i caratteristici balconi in ferro battuto.

Il clima è in definitiva di rottura con il concetto usuale di tempo.

Nel Quartiere Francese vi è inoltre un piccolo negozio che custodisce gli utensili e gli idoli necessari perché ci si ricordi del Voodoo: House of Voodoo di Marie Laveau (quest'ultima era considerata la Regina del Voodoo).

Libri, candele, statue, maschere africane e brasiliane, nonché Santi Voodoo, rosari, t-shirt, incenso e bambole. L'atmosfera è di compiuto esoterismo.

Perché l'attrazione voodoo non si acquieti si consiglia di visitare il New Orleans Historic Voodoo Museum, sempre presso il Quartiere Francese, al 724 di Dumaine Street.

In Jackson Square, invece, si erge St. Louis Cathedral. Una chiesa bianca che impera in alto con i suoi scuri tetti puntuti. E' gotica.

Fu costruita nel 1789 dai resti di due chiese incendiate. Ha ospitato, tra i professanti, coloro che seguono il culto misto, ovvero quella specie di riunione tra riti cattolici e africani.

A ovest della città di Capote si diramano, infine, le misteriose zone paludose abitate dai Cajun, gruppo etnico che parla un dialetto francese e vive delle risorse delle paludi percorse dal Mississipi.

Di là del fiume, presso Algiers, al 509 di Wagner Street, qualora voleste sentire il fantasma di William S. Burroughs (quindi ancora vivendo l'atmosfera voodoo), si può raggiungere con un battello la casa dello scrittore de Il Pasto nudo.

Lì vi visse dal 1948 al 1949.

7 agosto 2015

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