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Lituania, il deserto sul Baltico

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Lituania, il deserto sul Baltico

  • – di Arianna Garavaglia
Le dune della penisola curlandese, patrimonio Unesco (ph Lithuania State Department of Tourism)
Le dune della penisola curlandese, patrimonio Unesco (ph Lithuania State Department of Tourism)

Affittata l'auto a Vilnius si fa rotta verso nord. La meta è a 300 km di distanza: si tratta della Penisola Curlandese, una striscia di sabbia tra la laguna dei Curi e il Mar Baltico punteggiata da alte dune che ricordano un paesaggio desertico, villaggi di pescatori e pinete.

Sulla strada dalla capitale al Baltico si vede sfilare la campagna lituana. Una terra piatta coperta da campi di grano, laghetti e torrenti. Tra le rare fattorie in mattoni rossi con i loro macchinari agricoli, brucano libere le mucche. Sono ore di vuoto e silenzio. La Lituania ha 3 milioni e mezzo di abitanti e cinquecentomila vivono nella sola capitale.

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La tappa per il pranzo, prima di raggiungere la costa, è il villaggio di Ventės Ragas, sulla laguna dei Curi. Ci si ferma al ristorante Sturmu Svyturys. La signora Marite accoglie i suoi ospiti in questa bella locanda con le travi in legno, infissi turchesi e pareti di mattoni coperte da reti da pesca. In una ghiacciaia è esposto il pesce del giorno pescato in laguna d'estate e nel mar Baltico il resto dell'anno. Si sceglie e il pesce viene cotto sul camino del salone.

Nida, tra lagune e terre desertiche
L'imbarco per raggiungere Nida, cittadina della Penisola Curlandese, è a pochi chilometri da qui.
La navigazione è lenta e a bordo ci si lascia cullare dallo sciabordio dell'acqua. L'atmosfera è pigra e sonnolenta. Il battello passa davanti a case in legno colorate, alcune con molo privato. La laguna dei Curi è bordeggiata da canne e la superficie dell'acqua è coperta di ninfee . Durante il viaggio si incrociano famigliole di papere e piccole imbarcazioni a motore spento, trasportate dalla corrente.

Dopo quasi un'ora su questa laguna divisa a metà tra la Lituania e la Russia (che qui ha l'enclave di Kaliningrad, l'antica Königsberg, territorio prussiano fino alla II guerra mondiale) si arriva alla città di Nida un insieme di case in legno colorate, spiagge e ristorantini dove gustare pesce affumicato - specialità locale - accompagnato da una delle 200 birre diverse che si producono in Lituania.

Nida è frequentata principalmente da turisti lituani, qualche russo e soprattutto tedeschi perché quest'area era storicamente parte della Prussia orientale. Tra i suoi frequentatori illustri si contato Thomas Mann, che qui aveva una casa oggi sede di un museo, e Jean Paul Sartre.
La città è conosciuta per le spiagge, i percorsi per i ciclisti e soprattutto per l'attrazione principale della zona: la duna di Parnidis, un paesaggio desertico attraversato da un sentiero che taglia questo sorprendente Sahara nordico per due chilometri. Dal belvedere, con la meridiana alta 14 metri, lo sguardo corre su questa distesa di sabbia modellata continuamente dai venti.

Le dune grigie, le spiagge e i musei dell'ambra
Seconda tappa fondamentale della regione è la Riserva Naturale di Nagliai. Per preservare il territorio l'area può essere attraversata solo su sentieri in legno segnalati. Su entrambi i lati di questi passaggi si innalzano le cosiddette dune grigie che possono raggiungere i cinquanta metri. Una paesaggio straordinario che, da solo, merita il viaggio.

Un'altra località conosciuta è Palanga, una sorta di Rimini del Baltico. Le sue grandi spiagge sono battute dal vento ma comunque frequentate in estate nonostante l'acqua fredda. In città, però, i turisti amano soprattutto passare le serate nei tanti locali, andare in bici e correre lungo i sentieri alberati.
Bello il museo dell'ambra. Qui si impara tutto su questo prodotto nazionale antico di cinquanta milioni di anni. Si scopre che viene usato, oltre che per decorare gioielli, anche in farmacia per curare molto disturbi, e poi rientra come ingrediente di molti prodotti di bellezza. Il museo dell'ambra è ospitato nella villa estiva della famiglia dei conti Tiškevičiai di fine Ottocento circondata da un bel giardino. Naturalmente non manca una boutique dove trovare un ricordo di questa resina preistorica, una delle bellezze della Lituania.

Per saperne di più e per organizzare il vostro viaggio consultate la pagina degli indirizzi

3 settembre 2015

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