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Nei molteplici territori di Charles Bukowski

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Nei molteplici territori di Charles Bukowski

ph di: Jacob Härnqvist: 2122 LongwoodAveLowRes; press image from the book "Charles Bukowskis Los Angeles", showing exterior of 2122 Longwood Avenue, Bukowski's childhood home. fonte: Flickr
ph di: Jacob Härnqvist: 2122 LongwoodAveLowRes; press image from the book "Charles Bukowskis Los Angeles", showing exterior of 2122 Longwood Avenue, Bukowski's childhood home. fonte: Flickr

"Se non ti esplode dentro
a dispetto di tutto,
non farlo.
A meno che non ti venga dritto dal
cuore e dalla mente e dalla bocca e dalle viscere..." (Charles Bukowski, "E così vorresti fare lo scrittore", Guanda, 2007)

E' difficile costruire un viaggio nei luoghi californiani in cui si spostava, come un nomade perturbato, lo scrittore Charles Bukowski. Ché la vita di questi è stata infatti di soltanto alcuni grappoli di normale pacificazione interiore e a causa delle difficoltà economiche incontrate e per via della sua anima incendiaria. Tuttavia, questi due lati rappresentano lampi vitali perché si nutrisse ed esprimesse il talento di Bukowski che, a dispetto delle usuali considerazioni, è stato poeta sensibile.

A Los Angeles, tra rovinate camere in affitto, dentro appartamenti dove non risiedeva mai per lungo tempo, sino a motel cadenti lungo boulevard eterne.
E poi i templi solitudinali (i bar notturni incoronati dalle insegne al neon), nei quali come un ronzante moscone viveva inquieto, e gli ippodromi, moderni inferni letterari. In questi posti alternava lotte a successive trascrizioni liriche e prosaiche su donne e su quei mondi e mappe irrefrenabili da lui solo spogliate per scriverne i segreti nelle notti fonde della California. Manoscritti, i suoi, pubblicati assai più avanti, dopo questo controcorrente apprendistato.

Pertanto Los Angeles non si conoscerà unicamente per la coltre lucente dei suoi quartieri cinematografici (Hollywood, Beverly Hills ecc), ma può raggiungersi grazie a un'altra sua maschera: il viaggio nei precari territori bukowskiani.

Dalle sue decadenti residenze alle ultime abitazioni sorte dalla notorietà che lo investì. Un percorso a piedi, si spera muniti di taccuini, preferibilmente nottetempo, sentendo il vociare dei reietti e dei poeti di strada, o lo sfrigolio del bar acceso, infine dei marciapiedi ingombri degli abitanti dei bar.

Una buona notte, dunque, nella Los Angeles di Bukowski.

La mappa: http://bukowski.net/map/

19 novembre 2015

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