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Berlino: una metropoli tra storia e modernità (parte I)

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Berlino: una metropoli tra storia e modernità (parte I)

Berlino è oggi la metropoli europea che riesce ad accogliere e ad amalgamare la storia e il futuro. Grandiosa, monumentale, dinamica: ogni personalità vi troverebbere soddisfazione. Dalle attrazioni notorie, sino alla rinnovata arte contemporanea. Una Berlino, insomma, in costante mutamento, che si reinventa e proietta al futuro ricreandosi dal passato.

Ecco allora una prima piccola guida sulle sue attrazioni che non dovreste perdere per nessuna ragione:

Alexanderplatz

Una delle più celebri e affascinanti piazze, nonché assai imponente.
Ha preso questo nome in virtù dello zar Alessandro I, che visitò la capitale del regno di Prussia nel 1805. La formazione del Zentrale Markthalle (mercato centrale al coperto) nel 1886 e del grande magazzino Tietz tra il 1904 e il 1911, hanno reso la piazza il più importante centro commerciale.

La piazza deve la sua notorietà al romanzo di Alfred Döblin, intitolato "Alexanderplatz Berlin", 1929.

Tuttavia la piazza nella sua realtà strutturale risale agli anni 60' dopo che essa era stata in gran parte distrutta nella Seconda Guerra Mondiale. Non dimentichiamo, infine, che Alexanderplatz è la più grande piazza dell'intera Germania. Da visitare.

Berlin Hauptbahnhof (Stazione centrale)

Grazie alla sua architettura quasi futurista vi sentirete catapultati in un incredibile futuro post-moderno. La stazione centrale di Berlino è infatti uno dei progetti più spettacolari. Dopo undici anni di lavori, è stata aperta il 28 maggio del 2006 come la più moderna stazione di incrocio d'Europa.

E' definita la "Cattedrale del traffico".

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La stazione è raffinata, colma di luce che penetra dalle sue grandiose vetrate. Il capannone in vetro lungo 321 metri della ferrovia metropolitana in direzione est-ovest viene incrociato dal capannone della stazione largo 40 metri e lungo 160 metri, che va in direzione nord-sud.

Da ammirare soprattutto l'intera illuminazione grazie a un raffinato sistema di grandi aperture nei soffitti di tutti i piani che fanno piombare la luce del giorno fino ai binari inferiori.

Una stazione che dunque è metafora della continua crescita della capitale tedesca.

Brandenburger Tor (La Porta di Brandeburgo)

Snodo di epoche, passaggio di incontro della storia della metropoli tedesca, simboleggiante ora l'unità, E' una tappa assolutamente obbligatoria.

Una gigantesca porta che nel passato rappresentava l'elemento divisorio della città tra la parte est e la parte ovest. Dalla caduta del Muro è invece simbolo dell'unità tedesca. L'opera architettonica, di pietra arenaria, rientra nel cosiddetto "classicismo tedesco".

E' ispirata ai propilei dell'antica Acropoli di Atene. Sui lati sono posizionate sei possenti colonne doriche che sorreggono la trave trasversale profonda undici metri, e che creano 5 passaggi.

Nel 1793, l' impressionante quadriga che domina con autorità, realizzata da Johann Gottfried Schadow, è stata posta sopra la porta, in segno di magnificenza, ed è rivolta in direzione del centro della città.

E' chiusa al traffico automobilistico, agli autobus e ai taxi.

East Side Gallery

E per chi vuole respirare arte e storia, il Muro ora è una lunghissima, vivente, opera d'arte. Una galleria open-air.

Dalla Trabant, famosa automobile della Repubblica Democratica Tedesca che sembra sfondare il cemento a Honecker e Breschnew nel bacio fraterno socialista.

L'esposizione d'arte si trova sulla riva del fiume Sprea, nel quartiere di Friedrichshain.

Lunga 1316 metri, è la sezione di Muro continua più lunga che esista ancora.

Appena dopo la caduta del Muro, la East Side Gallery è stata dipinta da 118 artisti provenienti da 21 Paesi. Gli artisti esprimono in 100 dipinti, sull'ex-lato est del Muro, i cambiamenti politici degli anni 1989-1990, con la loro lingua artistica.

28 dicembre 2015


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