«Taormina è solamente un paesaggio, ma un paesaggio che possiede tutto quel che sulla terra serve per sedurre gli occhi, la fantasia, la mente». Scriveva così Guy de Maupassant nell'Ottocento agli albori della scoperta della città siciliana come destinazione turistica.

Fondata nel IV secolo a.C., Taormina si estende su una terrazza naturale del monte Tauro a 200 metri sul livello del mare.
Tappa del Grand Tour dei giovani rampolli d'Europa già nel Settecento è nell'Ottocento che Taormina diventa meta preferita del jet set internazionale. Attirati dal clima e dallo straordinario teatro greco arrivano in quest'angolo di Sicilia reali, nobili, grandi industriali, artisti e scrittori.

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Per esplorare Taormina basta seguire le due strade principali: Corso Umberto I e via Teatro Greco. Camminando si vedono sfilare cattedrali medievali, palazzi quattrocenteschi, terrazze panoramiche e chiese barocche.
Su Corso Umberto I si incontra il Duomo di origine medievale rimaneggiato nel ‘700 e dedicato a San Nicola. Si dice che questa piazza con la sua fontana barocca fosse uno dei luoghi preferiti di Oscar Wilde e Richard Wagner, due dei tanti appassionati di Taormina.
A metà del corso si apre una terrazza, è Piazza IX Aprile con la scalinata che porta alla secentesca chiesa di San Giuseppe. Qui vicino si trova anche il Palazzo Ciampoli, residenza signorile in stile catalano dei primi del ‘400.

Per il resto è un susseguirsi di palazzi in pietra con balconi in ferro battuto decorati con vasi in ceramica di Caltagirone. E poi ristoranti come l'Osteria Nero d'Avola, con terrazza e piatti a base di pesce nei pressi del duomo, e il ristorante il Vicolo Stretto (vai al sito) che serve piatti di crudo di pesce in un locale in cima a una stretta scalinata. Per una pausa di gusto più veloce non mancano i negozietti dove assaggiare arancini e granita (anche se secondo i cultori la granita migliore è quella servita al Bam Bar, nei pressi del teatro greco).

5 aprile 2016

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