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Burgenland austriaco: i castelli Esterházy

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Burgenland austriaco: i castelli Esterházy

  • – di Arianna Garavaglia
Il castello Esterházy di Eisenstadt (Foto: Roland Wimmer © Esterházy )
Il castello Esterházy di Eisenstadt (Foto: Roland Wimmer © Esterházy )

Sullo sfondo di una tappezzeria rossa di seta francese compare il ritratto di una giovane Elisabetta d'Austria. Siamo al castello dei principi Esterházy nel centro di Eisenstadt, capoluogo del Burngenland, terra austriaca di vigneti, parchi naturali e castelli al confine con l'Ungheria.
La splendida architettura del castello barocco e il rango dei suo ospiti danno l'idea dell'importanza dell'antico casato di questi principi di origine ungherese, apprezzato dagli Asburgo.
Attraversando i saloni del castello in pieno centro cittadino si scopre la vita di corte e l'amore degli Esterházy per l'arte. Tra i loro protetti anche il compositore Joseph Haydn (1732-1809) che lavorò a corte per quasi 40 anni.

A lui è dedicato lo splendido salone dei concerti con soffitti e pareti affrescate che, grazie all'acustica perfetta, ospita ancora appuntamenti musicali. Al castello si visitato anche gli appartamenti delle principesse Esterházy arredati con mobili d'epoca, si vedono argenterie e le porcellane lasciate in eredità da Madame Pompadour.

Il castello domina il centro di Eisenstadt, capoluogo del Burgenland che conta 15.000 abitanti. Passeggiando nel centro storico si ammirano le case a due piani dalle facciate color pastello, farmacie in stile rococò e altri edifici legati ad Haydn come la Bergkirche, la chiesa che custodisce la tomba del musicista. Dietro all'altare della chiesa si spinge una porta e si entra in un altro mondo popolato da statue a grandezza naturale. Si tratta delle dodici stazioni della Via Crucis che risalgono al ‘700.

Il castello di Eisenstadt è uno dei tanti che punteggiano il Burgenland, l'antica Pannonia. Come la fortezza di Forchtenstein a 25 km dalla città. Di origine medievale il castello passò per diversi proprietari e nel 1622 fu regalato dall'imperatore Ferdinando II a Nicola Esterházy. Agli Esterházy, che qui custodivano le armi e i loro tesori, si deve il suo aspetto attuale con i suoi affreschi, la cappella barocca e la stanza barocca che conserva i tesori di famiglia.

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