Mare cristallino, spiagge bianchissime e natura incontaminata. E' questa l'immagine che viene subito in mente pensando alle isole di Tahiti. Un paradiso tropicale, sperso tra le acque infinite dell'Oceano Pacifico, la cui bellezza, celebrata, già in passato, da artisti, scrittori ed esploratori, non è stata intaccata dallo scorrere del tempo e dall'arrivo del turismo internazionale. Anzi, la sua natura rigogliosa e selvaggia ha permesso di dare forma, negli anni, a numerosi giardini botanici e percorsi verdi che contribuiscono a rendere, se possibile, ancora più affascinante questo piccolo Eden.
Tutti i cinque arcipelaghi che compongono le Isole della Società della Polinesia francese presentano una grande varietà di flora, e si preoccupano di preservarne la bellezza e l'unicità anche attraverso queste oasi. Ogni giardino presenta una propria storia, e ogni pianta al suo interno ha un'importanza particolare.
L'isola che presenta il maggior numero di giardini botanici è Tahiti, la più grande delle Isole del Vento, porta d'ingresso di questo remoto paradiso tropicale che accoglie i suoi ospiti al Faa'a International Airport. I giardini Paofai sono sicuramente tra i più incantevoli dell'isola. Si tratta di un'area pubblica, attrezzata con impianti sportivi, aree giochi per bambini e fontane, dove sono stati creati sentieri e angoli verdi con specie endemiche di diverse piante, rappresentative di ognuno dei cinque arcipelaghi, e oltre 400 alberi.
Vicino al museo dedicato a Gauguin, si può visitare il Giardino botanico Harrison W. Smith, legato in parte alla storia del'isola. Deve, infatti, il suo nome a un professore di fisica americano che si trasferì sull'isola iniziando a creare uno splendido angolo botanico composto da centinaia di specie di piante e fiori, provenienti da diverse parti del mondo. Dopo la morte di Smith, il giardino rimase abbandonato fino alla metà del secolo, quando venne ripristinato e aperto al pubblico.
A Mataiea, sempre sull'isola di Tahiti, si snodano 6 km di sentieri costeggiati da piante tropicali e favolose cascate, con un'area picnic in riva al mare. Sono i giardini acquatici di Vaipahi, un piccolo paradiso terrestre avvolto da affascinanti leggende, dove si trovano siti archeologici circondati da numerose piante di diversa origine e appartenenza. Basta seguire i sentieri - il percorso più lungo richiede poco più di due ore di cammino – per raggiungere meravigliose cascate, foreste di mape, le castagne locali, e verdi pinete dove rilassarsi all'ombra della natura.
Un altro splendido giardino tropicale si trova a Moorea, nota anche come l'isola degli artisti. Situata a 17 km e raggiungibile in traghetto in appena 40 minuti, è l'ideale anche per un'escursione in giornata. Tra le meraviglie del suo panorama incontaminato, dominato da montagne affilate e il mare cristallino, quest'oasi tropicale si affaccia sulla baia di Opunohu e ospita moltissime specie di alberi da frutto, di fiori e una piantagione di vaniglia. La particolarità che fa di questo incantevole luogo un punto di sosta irrinunciabile, è la possibilità di poter degustare e acquistare oltre 30 varietà di marmellata di frutti locali, tra cui il particolarissimo noni e il frutto dell'albero del pane.
Con un volo di 45 minuti dalla capitale Papeete, si raggiunge Raiatea, conosciuta come la culla degli dei e ospita tesori archeologici. E', infatti, la prima isola polinesiana ad aver ospitato un insediamento umano ed è stata a lungo il luogo di cerimonie di inaugurazione e alleanze politiche. L'isola non ospita molte spiagge ed è la natura a regnare incontrastata. Si può scoprire lungo i sentieri del monte Temehaniche rappresentano un vero e proprio santuario botanico circondato da una splendida laguna. Il monte ospita molte specie protette e l'accesso ai visitatori è limitato: infatti, è possibile accedere agli altopiani solo accompagnati da una guida autorizzata. Con un po' di fortuna, si può ammirare il leggendario Tiare Apetahi, un fiore a rischio di estinzione e avvolto da una romantica leggenda locale.
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