Situate al di sopra del Circolo Polare Artico, circondate dalle acque turbolente del Mare di Norvegia, le Isole Lofoten sono un avamposto ricco di fascino grazie al paesaggio disegnato da maestose montagne, fiordi profondi, colonie di uccelli marini e lunghe spiagge, molto amate dai surfisti. Inoltre, grazie alla calda Corrente del Golfo, queste isole godono di un clima più mite rispetto ad altri luoghi situati alla stessa latitudine.
Le Lofoten devono gran parte della loro ricchezza e fama alla pesca al merluzzo. Che per i viaggiatori diventa un'occasione per navigare insieme ai pescatori locali tra le fredde acque del nord e le rende una rinomata meta gastronomica dove provare diverse ricette a base di questa specialità.
Per un itinerario del gusto, il periodo migliore è tra gennaio e aprile, quando milioni di merluzzi migratori intraprendono il loro viaggio dal Mare di Barents verso sud, tra le Lofoten e l'arcipelago delle Vesterålen, per la riproduzione. Nuotando in acque pure, per migliaia di chilometri, questi pesci modificano la propria alimentazione sviluppando una carne soda, bianca e morbida, diventando così il merluzzo raffinatissimo, di trama sottile e sapore ineguagliabile chiamato skrei. I suo nome significa migratore ma, per l'aspetto romantico del loro viaggio, è anche noto come Valentine's Fish, il pesce dell'amore.
Lo skrei deve essere pescato con la lenza in modo da usare, nella cattura, la cautela necessaria per preservane la sua qualità. Ricco di proteine, vitamine, minerali e omega-3, lo skrei è una vera e propria prelibatezza, certificata da un marchio di qualità, e diventata, oltre che un piatto tradizionale, anche una fonte di moderna ispirazione culinaria (da ora si potrà acquistare anche in Italia). Nelle diverse ricette locali viene utilizzata praticamente ogni parte del merluzzo: oltre alla carne, sono molto rinomate anche le uova, così come il fegato, lo stomaco, la lingua e, persino, le mascelle.
Fin dai tempi dei Vichinghi, l'arrivo annuale dei merluzzi è motivo di festeggiamenti. E ancora oggi è celebrato a Svolvær con il Campionato del Mondo della pesca al merluzzo (24-25 marzo 2017), a cui possono partecipare tutti. E' un'occasione insolita per visitare in inverno le Lofoten, quando l'aurora boreale illumina ancora la lunga notte artica con le sue luci magiche e il paesaggio, già suggestivo, si arricchisce delle tipiche strutture in legno a piramide per l'essicazione del merluzzo.
Per il soggiorno, si può alloggiare in uno degli antichirorbu, le casette di legno dei pescatori costruite sul mare, che oggi sono stati trasformati in comodi bed & breakfast, molti dei quali hanno anche il ristorante dove assaporare piatti a base di merluzzo decisamente fresco. Tra questi, il Børsen Restaurant, a Svolvær, uno dei ristoranti più rinomati delle Lofoten dove gustare anche il piatto tipico delle isole, la zuppa di merluzzo fresco e salmone con latte e porri. Accanto, si trovano anche 33 rorbu ristrutturati e confortevoli. Sempre nei presi del porto di Svolvær, sull'isola di Lamholmen, si trova il Kjøkkenet, la Cucina, ricavato in una struttura storica dall'atmosfera suggestiva e famigliare che offre il meglio della cucina locale.
Anche in questo caso, oltre al ristorante, sono a disposizione 27 camere tra rorbu e houseboat per l'ospitalità. Un altro indirizzo è il Fiskekrogen a Henningsvær sull'isola di Heimøya, dove si possono gustare zuppe di pesce, lingua di merluzzo e altre specialità locali.
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