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In Cile, tra le isole ai confini del mondo

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In Cile, tra le isole ai confini del mondo

  • – di Francesca Pace
(PH Chile Travel)
(PH Chile Travel)

Natura esplosiva, diversità climatica e un paesaggio pieno di contrasti fanno del Cile una delle destinazioni più suggestive per un viaggio d'avventura ai confini del mondo. Per la sua lontananza dall'Italia e per le distanze da percorrere nel Paese più lungo del mondo (da nord a sud misura, infatti, circa 4300 km e 180 km di larghezza) richiede una certa disponibilità di tempo ma si può circoscrivere l'itinerario alla visita di alcuni luoghi. Come le sue isole più grandi e famose, al largo dell'Oceano Pacifico, selvagge e decisamente incredibili.

Tra le più note, e anche tra le più lontane, c'è l'Isola di Pasqua, o Rapa Nui per i suoi abitanti polinesiani. Raggiungibile con un volo da Santiago, dista ben 3600 chilometri dalla costa ed è la culla di una cultura mistica e per molti aspetti ancora sconosciuta. La sua fama è giunta a noi grazie ai moai, le imponenti figure scolpite nel tufo sparse per tutta l'isola. Se ne contano circa mille e si ergono sugliahu, altari cerimoniali e luoghi di sepoltura dei defunti. Per le loro dimensioni gigantesche, il loro profilo austero, il mistero che circonda il loro trasporto e posizionamento ne fanno un enigma tuttora irrisolto. Il più grande centro cerimoniale dell'isola dove ammirarli è l'Ahu Tongariki dove si trovano almeno 15 moai in posizione eretta che scrutano, immobili, le acque dell'oceano. Ma queste figure misteriose sono una presenza costante nella visita dell'isola.
Il centro della vita di Rapa Nui è Hanga Roa, animata da hotel, ristoranti, bar e locali. Qui è piacevole passeggiare tra le sue stradine, alla scoperta di qualche caratteristico negozio di artigianato o di gastronomia con specialità locali come le empanadas di tonno e il tradizionale poe, un budino dolce a base di zucca e farina. Inoltre merita una visita la Caleta Hanga Roa, il caratteristico porto di questo villaggio, dominato dall'Ahu Tautira, una piattaforma cerimoniale dominato da due superbi moai.

L'Isola di Pasqua è anche caratterizzata da una natura incontaminata di spiagge rosa, vulcani e praterie, sculture in pietra e grotte decorate da geroglifici, fondali cristallini e onde da cavalcare su una tavola da surf. Uno dei luoghi più spettacolari è Anakena, l'ideale per trascorrere qualche ora dal relax in questo paradiso da cartolina: spiagge di sabbia bianca lambite da acque tranquille e turchesi e circondate da palme per ripararsi dal sole. Sullo sfondo, come a proteggere i visitatori, si trova l'Ahu Nau Nau con sette moai allineati e completi di acconciature. Un'altra località imperdibile è Ovahe, con le sue spiagge dal colore rosa, nate dalla mescolanza di polvere di corallo rosso con la sabbia bianca. Questo luogo è anche indicato per praticare immersioni e snorkeling grazie alla trasparenza dell'acqua, in cui la visibilità arriva a 50 metri.

Non mancano poi occasioni per andare alla scoperta della natura selvaggia dell'isola. Uno di questi luoghi è il Parco Nazionale Rapa Nui, o Te pito o te henua, che nell'antica lingua nativa significa Ombelico della Terra, dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco. Oppure Rano Kau, il maggior cratere vulcanico che domina l'Isola di Pasqua al quale si deve la nascita di Rapa Nui due milioni e mezzo di anni fa. Con oltre un chilometro di diametro, questo impressionante cratere ora ospita una grande laguna di acqua dolce circondata da una lussureggiante vegetazione. Sul lato ovest del vulcano si trova il villaggio cerimoniale Orongo composto da cinquantatre case costruite con lastre di pietra sovrapposte in senso orizzontale e un tetto arcuato in pietra che danno l'idea di essere in parte sotterrate. Un tempo è stato luogo di un culto che venerava l'uomo uccello Tangata Manu e il dio Makemake, la grande divinità della cultura Rapa Nui.

L'attività vulcanica nell'area dell'Oceano Pacifico è anche all'origine dell'Archipiélago Juan Fernández. Si trova a 667 km a ovest dalla costa cilena di Valparaiso e comprende tre isole maggiori e piccoli isolotti che oggi sono tutelati come Parco nazionale cileno e Riserva della Biosfera dell'Unesco. La più celebre delle isole è senza dubbio l'Isla Robinson Crusoe, che per quattro anni e quattro mesi ospitò il naufrago Alexander Selkirk, dopo essere stato abbandonato e condannato a morte certa da una nave corsara nel 1704. Il naufrago scozzese, però, sopravvisse, adattandosi all'ambiente e cibandosi di capre selvatiche, vestendosi delle loro pelli e bevendo l'acqua di cui era ricca l'isola. Fino a quando venne salvato, nel 1708, da un altro corsaro, Woodes Rogers, grazie al quale fece ritorno in patria diventando una celebrità, tanto da ispirare il famoso romanzo di Daniel Defoe. Prima di questo fatto l'isola, chiamata Más a Tierra, era più che altro un anonimo approdo per pirati e cacciatori di foche.

Il centro dell'isola è San Juan Bautista in cui vivono tutti gli abitanti dell'arcipelago, circa 5mila persone, mentre le altre isole sono disabitate. L'isola ha mantenuto un ambiente incontaminato dove nuotare nelle sue acque cristalline, fare immersioni e snorkeling alla scoperta della ricca vita sottomarina, e praticare kayak, pesca e vela. Oppure ci si può dedicare al trekking lungo percorsi che attraversano zone selvagge e lussureggianti come il cerro Centinela, Puntas de Isla e Puerto Frances.

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