E’ quasi un segreto, tanto è ben custodito. La stagione migliore per visitare il Giappone non è l'inizio di aprile, quando avviene l'annuale ed effimera esplosione del sakura, la fioritura dei ciliegi che non danno frutto, ma l'autunno inoltrato, tra metà ottobre e l'inizio di dicembre. Il clima è più mite che in Italia, la cucina stagionale è la più buona e varia dell'anno, il prezzo dei biglietti aerei è il più basso e la natura offre qualcosa che davvero compete con il sakura, sia visivamente sia “filosoficamente” come celebrazione e simbolo della caducità e impermanenza delle cose: le foglie d'autunno (momiji), che trasformano molti boschi e giardini del Sol Levante in un trionfo di rosso e giallo.
Mentre i fiori di ciliegio sbocciano prima al sud e lentamente risalgono a nord-est (come riportano puntigliosamente i telegionali), per le foglie d'autunno è ovviamente il contrario (e anche lo spostamento della linea dei momiji fa notizia): prima in Hokkaido da metà settembre, poi nel Tohoku (Giappone settentrionale) da inizio ottobre a inizio novembre. Nell'area di Tokyo il tempo delle foglie d'autunno è da fine ottobre ai primi dicembre, mentre nell'area di Kyoto-Osaka e nel Kyushu si rischia di dover aspettare la metà di novembre. Tempistica dilazionata, dunque, rispetto all'Italia.
Natura e cultura si sposano spesso bene, nel senso che templi, santuari e musei si trovano in mezzo a boschi che di solito si colorano, consentendo di abbinare escursioni e visite a monumenti storici o a installazioni artistiche.
Tohoku
Una delle regioni più interessanti per ammirare le foglie d’autunno è il Tohoku, che però viene ancora quasi del tutto trascurata dai turisti italiani (e non solo): è l'unico strascico, nel settore dei viaggi, dell'incidente nucleare di Fukushima-Daichi, che pare completamente dimenticato se si pensa ai continui massimi storici di turisti stranieri nel Sol levante (italiani compresi).
Tokyo
Tuttavia, pochi passano per la città di Fukushima con lo Shinkansen per recarsi più a nord. Forse è stress mentale non del tutto conscio, ma attualmente non c'e' alcun problema di radiazioni e le prefetture più settentrionali, com Akita o Aomori, al tempo del momiji offrono scenari impressionanti. A Tokyo città tra i punti più centrali, spicca il parco adiacente alla Tokyo Tower. Ma le escursioni autunnali migliori – se si guarda all'abbinamento natura/cultura - sono nelle zone di Nikko (con digressioni a Irohazaka e Chuzenji) e di Kamakura.
Kyoto
A Kyoto anche alcuni dei templi più noti, come il Tokufuji o il Kiyomizudera, offrono splendide visioni autunnali, ma se arrivate prima della metà di novembre (e anche un po’ oltre) sarete troppo in anticipo (vanno bene anche i primi di dicembre). Se pensate di tornare a primavera, allora è consigliabile visitare l'area di Yoshimo, oltre Nara: è davvero al top, sia per il momiji sia per il sakura.
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