È sabato mattina. La sveglia suona alle cinque. Giù dal letto: si va a Londra a trascorrere la giornata. Nella borsa, poche cose: carta d'imbarco, passaporto (facilita le pratiche d'ingresso rispetto alla carta d'identità , e ombrello, a titolo scaramantico). Non serve altro, perché si torna per cena o, scegliendo l'ultimo volo, un po’ più tardi. Per esempio, si può prendere il volo delle 7.25 da Milano e si riparte da Londra alle 18.25, guadagnando un'ora grazie al fuso. Tolti gli spostamenti per arrivare in centro, si hanno sei ore a disposizione che bisogna sfruttare al meglio.
Dimenticate i city tour sull'autobus rosso a due piani con fermate a Big Ben e ai soliti monumenti, dimenticate le crociere tranquille sul Tamigi; dimenticate il giro nei mercatini delle pulci. Meglio concentrarsi su poche cose e nuove esperienze.
Da poco, di fianco alla ruota panoramica del London Eye, e come alternativa a essa, hanno montato un'altra giostra che sale in alto e gira gira gira, mostrando a rotazione tutti i monumenti lungo il Tamigi, dai più vicini come Westminster e il Parlamento a St Paul, la Tate Modern, il Millennium Bridge. Le attrazioni non si limitano più all'osservazione ma coinvolgono più sensi contemporaneamente, come i camminamenti trasparenti di Tower Bridge sospesi a 45 metri sul fiume o il simulatore di un sisma d'intensità 7.3 al Natural History Museum o gli Studi di Harry Potter dove si fruga tra effetti speciali e trucchi inspiegabili (i biglietti di molte attrazioni si acquistano sul sito http://www.visitlondon.com). Chi vuole, può ovviamente seguire il turismo classico e le proposte culturali, come la visita alla Tate Modern (gratuita) e all'ala nuova progettata da Herzog & DeMeuron (a pagamento), il New Design Museum inaugurato nel novembre 2016, o la recente Mathematics Gallery al Science Museum, uno degli ultimi progetti di Zaha Hadid. Insomma da fare ce n'è quanto si vuole.
Qualunque tema si scelga per la giornata, si possono programmare con agio fino a tre quattro attività. E noi abbiamo provato, cercando di soddisfare un po' tutto, cultura, palato ed emozioni, come dimostra il nostro diario di viaggio.
Ore 10: english breakfast a Spitalfields
Accontentandosi di un caffè a bordo (in business invece offrono una Full english breakfast), si può rimandare la colazione all'arrivo a Londra: per le 10 si è seduti e serviti da St. John Bread & Wine, nella zona di Old Spitalfields Market, a Shoreditch. E qui si consiglia di cominciare con un “Bacon Toast”, ovvero: pancetta affumicata, pane e ketchup, tutto fatto in casa e caldo. Shoreditch è la zona dei creativi e degli hipster dove si vive in modo super cool, per dirla all'inglese, ma per tradizione, si va a mangiare “Bread&Butter Pudding with custard” nello storico english restaurant. e “Fish & chips” da Poppys, in attività dal 1952. Sembra strano cominciare la giornata così, ma la colazione si deve pur fare, e tanto vale adeguarsi alle abitudini locali, che non contemplano l'ordine metodico dei nostri pasti. Lì è tutto più anarchico: si mangia qualunque cosa a qualunque ora, e dopotutto bacon, custard e merluzzo sono tra gli ingredienti più tipici. Le tre tappe si possono unire in un mini tour guidato di un'ora tra cibo e nozioni storiche sul quartiere.
Ore 11: il teatro secondo Shakespeare
In taxi si raggiunge il Globe Theatre, che si visita in un'oretta con guida o audioguida. Il teatro è un omaggio a Shakespeare, che gli inglesi onorano replicando in loop le sue commedie e celebrandolo con locandine speciali appena c'è un'occasione, come la ricorrenza recente dei quattrocento anni dalla morte. Fondato dall'attore americano Sam Wanamaker nel 1997 sulla riva sud del Tamigi (Southbank), il teatro è stato costruito con materiali e tecniche edili in uso al tempo di Shakespeare, nel Seicento. Quindi legno tenuto insieme da chiodi anch'essi di legno, e tetto in stoppia come nelle case antiche, quando non esistevano le ferree norme antincendio di oggi. Il teatro risulta una ricostruzione fedele di come il drammaturgo intendeva le rappresentazioni: all'aperto, in un ambiente circolare e per un pubblico più vasto possibile. La platea ospita infatti mille posti, i più cari nei palchetti affrescati (45 sterline) e molti in piedi con biglietto da 5 sterline. Un consiglio: se la giornata a Londra cade di domenica, si può comprare il biglietto per lo spettacolo delle 13.
Ore 12.30: Tamigi adrenalinico
A piedi, con una piacevole passeggiata sulla riva sud del Tamigi, si arriva al Pier 1 sul Tamigi, proprio sotto la ruota panoramica. Da lì partono le crociere “alternative” sul fiume. Non ci si aspetti dunque la solita navigazione noioso con elenco dei monumenti a destra e a manca. Le crociere di Thames Rockets hanno tutto un altro approccio. Si indossa il giubbottino di salvataggio e ci si imbarca su un gommone rosso fuoco. Si parte, e fin qui tutto tranquillo. Dopo aver sfilato tra i monumenti antichi, i grattacieli modernissimi e quelli in costruzione, appena superata la barriera del centro, i motori ruggiscono e il gommone prende inattesa velocità! Via le macchine fotografiche, via i telefoni, mani avvinghiate sulle sbarre, di cui fino a qualche minuto prima ci si chiedeva l'utilità. Al rientro, raccontino scanzonato sui prigionieri nella Torre di Londra, e piccolo Trivial Pursuit sul prezzo di una penthouse ai piani alti dello Shard, il grattacielo di cristallo progettato da Renzo Piano. Risposta esatta: 50 milioni di sterline. Numero di penthouse vendute fino a oggi: nessuna!
Ore 14.30: afternoon tea con vista allo Shard
Il sabato e la domenica, e spesso anche gli altri giorni della settimana, gli inglesi si concedono il tè con leccornie dolci e salate e champagne nei più begli hotel di Londra. È un lusso che si possono permettere tutti ogni tanto, perché il prezzo non è mai esagerato e comunque vale la qualità, la quantità e l'atmosfera. Tra gli intramontabili ci sono l'afternoon tea del Ritz e quello del Brown's il più antico albergo della città, ma quello dello Shangri-La tra le vetrate dello Shard è senza dubbio uno dei più panoramici. Si sale al 35° piano, dove c'è anche la reception del cinque stelle di lusso, e ci si accomoda nella sala che guarda dall'alto la metropoli in movimento. Il rituale pomeridiano comincia con un bicchiere di champagne, poi si passa all'alzatina a tre piani che si consumano dal basso verso l'altro: prima i sandwich e i finger food asiatici, poi gli scones tiepidi con burro montato e marmellata e infine i dolci, fantasiosi e belli da vedere, oltre che gustosi.
Ore 16.30: ritorno a Heathrow
E’ già ora di riavviarsi verso l'aeroporto. Il volo di rientro a Milano è alle 18.35 e tra metropolitana e trenino, controlli è sempre meglio arrivare con almeno un'ora e mezza di anticipo. Comunque al Terminal 5 c'è una promenade di shopping che fa concorrenza al Quadrilatero della moda, e persino un Harry Potter Shop, con stemmi, bacchette e altri gadget magici da far perdere la testa a piccoli e adulti. In volo per chi opta per la Business è riservato un ultimo snack leggero, insalata di petto d'anatra o sandwich e un bicchiere di vino.
Ore 21.30: taxi e back home
A questo punto la giornata è finita, ed è innegabile una certa soddisfazione per l'impresa appena compiuta. Se qualcuno chiede cosa hai fatto al weekend, è divertente poter raccontare che sabato sei stato a Londra in giornata e domenica eri a casa sul divano. Ma è un'impresa che chiunque può realizzare, anche decidendo last minute.
Per info voli: oltre ad Alitalia e le low cost Easyjet e Ryanair, British Airways offre una tariffa fissa a 99 € a/r (193 € in business class) da Roma, Bologna e Milano
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