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Viaggio nello Champagne tra cantine e Relais & Châteaux

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#CHAMPAGNEDAY

Viaggio nello Champagne tra cantine e Relais & Châteaux

  • – di Sara Magro

C'è sempre una buona ragione per brindare con un flûte di bollicine, e quella di oggi 20 ottobre 2017 è lo Champagne Day, un flash mob nato sul web, e già arrivato all'ottava edizione con un festoso riscontro di pubblico. «La giornata è stata inventata dal CIVC, il consorzio di tutela del vino, che nel 2008 era in controtendenza», racconta Mimma Posca, amministratore delegato di Vranken Pommery Italia, secondo gruppo mondiale e leader nel comparto degli champagne d'alta gamma. «Ma i francesi non si sono scoraggiati, e consapevoli del ruolo del loro pregiato vino nelle relazioni pubbliche e nel plaisir de vivre, hanno trovato un modo per risalire la china lanciando nel 2009 lo Champagne Day, che oggi riscontra sempre più interesse e coinvolge sempre più persone».

Ma come possono rendere omaggio allo Champagne Day gli appassionati? Il modo più semplice è stappare una bottiglia per brindare alla quintessenza del vino, idealmente uniti all'infinito pubblico di estimatori. Ma tutta un'altra storia è organizzare, anche solo per un weekend, un giro nella Champagne, la regione francese dove il monaco benedettino Dom Pierre Pérignon a fine Seicento avviò la coltivazione di uve Pinot Noir, Pinot Meunier and Chardonnay da cui nasce il pregiato vino e inventò la tecnica del loro equilibrato assemblaggio. La zona è una distesa di colline e montagne con piccoli castelli in cima che oggi sono le sedi delle Maison produttrici, grandi e piccole, concentrate attorno a Reims, che ne è la capitale naturale (quella geografica è Châlons). La città Patrimonio Unesco ha una maestosa cattedrale gotica, dove sono stati incoronati tutti i re di Francia dal 987 al 1825; e per analogia lo champagne è il Re dei vini, riservato alle cerimonie solenni.

Non a caso, proprio a Reims, c'è Ruinart, la cantina più antica fondata nel 1729. I vigneti si estendono per una trentina di chilometri a sud fino a Épernay, altra capitale delle bollicine, famosa per la “Strada dello Champagne”, lungo la quale si incontrano per esempio le Maison Perrier-Jouët e Moët&Chandon. A volerli fare tutti, sono circa 500 km costellati da cantine, e per scegliere dove fermarsi è comodo farsi accompagnare da chi ne sa.

Uno dei tour tematici è organizzato per esempio da Clos19 di LVMH (Louis Vuitton Moët Hennessy). Basandosi sulla propria esperienza nella produzione e nella comunicazione, il gruppo propone itinerari completi di alberghi dove soggiornare, ristoranti selezionati, incontri con i produttori e degustazioni guidate che rendono l'esperienza più emozionante.

Alle cantine Ruinart programmano 4 degustazioni al giorno da prenotare in anticipo, e lo stesso vale per le visite a Taittinger e Bruno Paillard. Se il programma prevede più soste e un crescente tasso alcolico, non si può guidare ed è quindi consigliabile noleggiare un'auto con chauffeur (per esempio con Champagne Class Affaire, che ha in flotta anche Maserati e Jaguar).

Ogni tenuta ha una storia affascinante da ascoltare e da vivere. La Maison Vranken Pommery fondata da Alexandre Louis Pommery e Narcisse Greno nel 1836, passò poi ad Alexandrine Louise, moglie di Alexandre la quale, rimasta vedova, prende in mano le redini dell'azienda. Avendo bisogno di trovare uno stoccaggio per le bottiglie ereditate dal marito, cercò spazio nelle cantine dove trovò ben 18 chilometri di gallerie di gesso, che risultarono ideali per l'affinamento grazie alle condizioni ideali di temperatura e umidità. Oggi si possono visitare insieme alle vigne, alle cantine e alle mostre volute dall'attuale proprietario Paul-François Vranken, che promuove lo champagne attraverso l'arte contemporanea, meritandosi la nomina di Gran Mecenate di Francia e la Legione d'Onore. Pommery da sola riceve circa 100 mila visite all'anno, offrendo degustazioni, tour tra i filari e soggiorni nelle quattro camere del Moulin de la Housse affacciate sul vigneto Clos de Pompadour, un laboratorio a cielo aperto dove nascono le grandi couvées della casa.

Dove soggiornare

Il castello Art Nouveau di Reims, ex residenza della famiglia Polignac Pommery, è ora l'elegante Relais & Châteaux Domaine Les Crayères, con 20 camere a una passeggiata dalle cantine più importanti. Letti a baldacchino, carte da parati e atmosfera francese. Per pranzare si può scegliere tra il bistrò e il fine dining.

A dieci minuti d'auto dal centro di Reims, l'Assiette Champenoise è un altro Relais & Châteaux con 33 camere di gusto contemporaneo e ristorante tre stelle Michelin. Chef Arnaud Lallement, i cui genitori acquistarono la proprietà 30 anni fa, è un sostenitore delle materie e della cucina del territorio, di cui il piccione con le cipolle abbrustolite è un prelibato esempio.

Bubble 8 è un appartamento di design rétro ristrutturato nel 2017. Si trova in un palazzo dell'Ottocento, nel centro di Épernay, a due passi da Avenue de Champagne. Nella cantina si organizzano degustazioni su prenotazione.
Champagne Andrè Bergère è invece un piccolo produttore di Épernay con cantina, cottage e bed & breakfast. Le Clos de Armoiries a Hautvilliers, vicino a Épernay, è un'antica casa di campagna con un bel giardino e interni di gusto moderno. Per girare nei dintorni, si possono usare le bici a disposizione degli ospiti.

Tre Maison da visitare

Nella tenuta di Bouzy, sulle montagne attorno a Reims, si produce Champagne biodinamico. Fa parte dell'Olimpo delle Maison. Tel. +33/326570305

A Diebolt-Vallois a Cremant, si lavora con Chardonnay in purezza da cui nascono i grandi “Blanc de Blancs”.

Egly Ouriet invece è un domaine a conduzione famigliare ad Ambonnay,
comune Grand Cru nel cuore della Montagna di Reims. Lavora in purezza Pinot meunier. Tel. +33/326570070

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