Il 21 ottobre a Losanna ha aperto al pubblico Aquatis, l'acquario-vivaio di acqua dolce più grande d'Europa: quasi due milioni di litri d'acqua per ricreare 20 ecosistemi, 46 tra acquari, rettilari e terrari, 300 specie vegetali, 100 di rettili e 10mila pesci rappresentativi dei 5 continenti, dai pirahna del Sudamerica al luccio-alligatore del Mississippi, ai draghi di Komodo dall'aspetto primitivo.
Uno spazio è dedicato al Lago Lemano, su cui si affaccia Losanna, e al Rodano, la maggiore riserva idrica dell'Europa occidentale. Un altro è per la Camargue, e un altro ancora è la ricostruzione di un grotta di ghiaccio che introduce all'ambiente alpino e alla storia climatica del Pianeta. Ma poi il tema si amplia al mondo intero con il racconto di laghi e deserti africani, di civiltà e religioni lungo i fiumi asiatici, del Rio delle Amazzoni e dell'Oceania. Pesci, rettili e anfibi sono filmati e proiettati a dimensione reale e nel proprio habitat selvatico, e in questo incontro ravvicinato seppur virtuale è più facile appassionarsi a creature apparentemente lontane, e rendersi conto della fragilità di certi ambienti naturali.
Lo scopo del progetto infatti non è soltanto intrattenere gli ospiti con effetti speciali, ma soprattutto fargli vivere un'esperienza sensoriale culturale ed emotiva nell'universo dell'acqua dolce. Il percorso si articola in 5 biozone e 12 ambienti naturali all'interno di una struttura cilindrica rivestita da 100 mila dischetti di alluminio, progettata dallo Studio Richter Dahl Rocha & Associeés. Al progetto hanno collaborato 20 ingegneri e architetti, 25 museologi, scenografi, tecnici del video e del suono, 20 assistenti scientifici, e sono state coinvolte oltre 100 aziende e 400 persone.
Cuore dell'architettura, che ospita anche due ristoranti, un hotel e un centro congressi, è la serra tropicale che occupa 530 metri quadrati e 6.300 metri cubi, senza pilastri o altri elementi di sostegno.
Il nuovo museo è un'ulteriore attrattiva per Losanna è una delle città più culturali e innovative, ma anche delle più eleganti della Svizzera. Altrimenti non l'avrebbero scelta come residenza, tra gli altri, due donne raffinate come Coco Chanel e Audrey Hepburn. Le quali con ogni probabilità non si sarebbero mai avventurate a fare shopping al Quartier du Flon, un'ex area di fabbriche e laboratori artigiani che negli ultimi 10 anni è diventata di moda, per le boutique indipendenti, le gallerie d'arte, i ristoranti e i caffè, i club, i cinema e la passeggiata che d'estate si trasforma in spiaggia urbana (con tanto di sabbia) e d'inverno da pista di pattinaggio.
Uno dei simboli di Losanna è il Museo Olimpico inaugurato 23 anni fa e rinnovato nel 2013 con un investimento di 45 milioni di euro. È il quarto più visitato in Svizzera con circa 300 mila ingressi all'anno, e su tre piani racconta le diverse dimensioni dei giochi contemporanei, con simulazioni ed esperienze interattive tramite tablet, installazioni di campi di gara e uno schermo a 180°. Non si deve dimenticare che dal 1915 Losanna è sede del Comitato Internazionale Olimpico (CIO) e delle principali istituzioni legate al Movimento olimpico, e nel 1994 è stata nominata Capitale Olimpica con 50 federazioni e organizzazioni sportive internazionali in città.
La vocazione sportiva si ritrova anche nella struttura stessa della città, quasi una palestra naturale con il lago per le discipline nautiche; i boschi per trekking, mountain bike e sci nordico, il golf di 18 buche. A valutare dal milione di pernottamenti annui, deve essere piacevole soggiornare in questa mini metropoli moderna che domina il Lago di Ginevra tra pinete, campi coltivati e i vigneti del Lavaux, che sono stati inclusi nel Patrimonio Unesco.
Costruita sulle colline, tra il lungolago di Ouchy, sua stazione balneare, e la stazione invernale di Chalet-à-Gobet, a 876m d'altitudine, è una delle città più verdi d'Europa con 350 ettari di parchi e giardini. Ma è anche una sorta di laboriosa Silicon Valley del Vecchio Continente, con importanti poli di formazione, come l'EPFL che ha collaborato a progetti “faro” tra i quali il Breitling Orbiter 3, e fa da incubatrice a 10-15 start-up all'anno. Losanna è perciò un crocevia di cervelli, intellettuali e artisti; qualcuno si ferma a viverci, altri ci stanno volentieri di passaggio, godendosi la sua vita culturale e il suo plaisir de vivre, anche in inverno quando aprono i mercatini di Natale, si accendono le installazioni d'arte luminose e la sera si va a teatro a vedere i balletti della famosissima Scuola di Béjart.
Tra i piaceri della città, c'è anche la cucina, con brasserie storiche, terrazze vista lago, piccoli bistrot e una vivace haute cuisine, avviata da Fredy Girardet, al ristorante dell'Hôtel de Ville di Crissier. Dopo di lui, nominato cuoco del secolo dai più grandi critici gastronomici francesi, è rimasto un punto di riferimento per i gran gourmet con Philippe Rochat, 3 stelle Michelin, e con lo sfortunato Benoît Violierm, che ha aperto la scuola di cucina ed è stato eletto “cuoco dell'anno 2013” dalla guida GaultMillau, ma nel 2015 si è suicidato a causa di una truffa che lo aveva rovinato economicamente. Al suo posto a Crissier oggi c'è Franck Giovannini, altro astro che riscuote successo di critica e di pubblico.
All'hotel Beau-Rivage Palace Lausanne, la cucina è affidata ad Anne-Sophie Pic, unica donna francese con tre stelle Michelin, mentre Marc Haeberlin è l'attrazione della brasserie dell'Hôtel Royal Savoy, ed Edgard Bovier, stella del Lausanne Palace & Spa. Sono tutti e tre nei migliori hotel della città dove, nel 1893, è stata fondata la prima scuola alberghiera del mondo “L'Ecole hôtelière de Lausanne” (EHL). E forse è per questo che l'ospitalità è tra le virtù di Losanna.
Dove mangiare
Cafè Romand
Birreria e brasserie con specialità locali come la Papet Vaudois, un pasticcio con porri e patate.
Bleu Lézard
Ristorante, bar e club della città vecchia. Nel menu scelta di tartare, insalatone e carni.
Café du Grütli
Piatti svizzeri della tradizione con ingredienti di stagione.
Eat Me Piattini piccoli e cocktail culinari.
Berceau des Sens
Il ristorante informale della Scuola alberghiera di Losanna sulle alture della città.
Altri due musei da visitare
Losanna ha 20 musei, tra i quali due in particolare meritano la visita: la Collection de l'Art Brut, esposizione di arte spontanea e autodidatta, trovata da Jean Dubuffet negli ospedali psichiatrici e nelle prigioni, e la Fondation de l'Hermitage, in una splendida villa ottocentesca e parco con vista sul lago e sulla Cattedrale Notre Dame di Losanna.
Come arrivare
Losanna, capitale del Vaud nella Svizzera romanda, è facilmente accessibile dall'Italia: in auto (autostrada A1/E25 e A9/E27), in treno con la rete Ferrovie Federali Svizzere (FFS) e il TGV Parigi-Milano, e in aereo (è a 60 km dall'Aeroporto di Ginevra). A novembre 2017 è in vigore l'offerta “Promo Mercatini” di Trenitalia e FFS: il Milano-Losanna a/ costa 50 € r in seconda classe e 90 in prima, con un risparmio del 75%.
Muoversi
Losanna si sta orientando sempre più verso lo sviluppo eco-sostenibile, una politica che ha adottato specialmente nel trasporto pubblico urbano, dove ci si può muovere biciclette a noleggio, bus elettrici o a gas naturale, battelli a energia solare “Les Aquarels du Léman”.
Info su www.lausanne-tourisme.ch
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