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Fuga da Zermatt, chiusa per “forza maggiore”

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PERICOLO VALANGHE

Fuga da Zermatt, chiusa per “forza maggiore”

  • – di Luisanna Benfatto

L’efficienza svizzera è stata battuta dalla (troppa) neve. Zermatt, una delle mete più esclusive nelle Alpi nel Vallese è rimasta isolata da lunedì, come lo è stata Cervinia in Italia. I collegamenti ferroviari e stradali della località montana, molto amata dai rich kids, sono stati interrotti per tre giorni a causa del pericolo valanghe.

La strada tra Täsch e Zermatt, bloccata da cumuli di neve, è stata ripaerta nel pomeriggio di mercoledì liberando così i tredicimila turisti che attendevano di essere liberati. Una trappola piacevole per molti visto che alberghi e attività commerciali avevano organizzato eventi per sollevare l’umore degli ospiti e far loro dimenticare la sensazione di essere imprigionati. Tra un cocktail, un assaggio gratuito di prodotti vellasani e una sauna, il tempo scorreva anche se le piste sono state chiuse e i rifornimenti non sono mancati. Si cominciava però a segnalare la mancanza di verdura e frutta fresca.

Per le persone che avevano urgenza di lasciare il paese è stato attivato un ponte aereo. I turisti venivano caricati su un elicottero, un centinaio all’ora, e trasportati a Tasch e poi da qui con un bus smistati verso altri centri.

Zermatt, non è l’unica località svizzera che è rimasta bloccata dalle precipitazioni (abbondanti nevicate alternate a pioggia battente) e dal successivo pericolo di valanghe. Anche Leukerbad, località termale che si trova in una gola nel Vallese a 1400 metri, è rimasta isolata per giorni. E l’effetto, per la sottoscritta che l’ha sperimentato, non è stato piacevole. Sentire il rumore degli elicotteri che ispezionano la montagna per bombardarne una porzione e poi il boato della slavina che si stacca, è traumatico. Un trauma che è ben raccontato dal regista Ruben Östlund, nel film svedese “Forza maggiore”, dove una valanga ripresa con leggerezza dallo smartphone dal protagonista, acquista una forza tale da spazzare via molto di più di una pista da sci.

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