Viaggi24

Scoprire la Sicilia nella natura, tra montagne e borghi sconosciuti

  • Abbonati
  • Accedi
mete alternative

Scoprire la Sicilia nella natura, tra montagne e borghi sconosciuti

Adobe Stock
Adobe Stock

Ce n'è per tutti i gusti. E i lunghi weekend del 25 aprile e del Primo maggio sono l'occasione a portata di mano per scoprire la Sicilia sconosciuta: quella delle montagne, dei borghi a volte sperduti, della natura e dei parchi naturali (dai Nebrodi alle Madonie, dall'Alcantara all'Etna) e anche quella delle città d'arte, dei siti Unesco, dei siti archeologici. O ancora scegliere di far visita a una delle tante cantine aperte: dall'Etna al trapanese. L'offerta di escursioni organizzate, se non ci si vuole soffermare per una lunga visita nelle principali città, certo non manca. Finiti i riti della Settimana santa, i festeggiamenti della Pasqua siciliana con le puntuali tradizioni enogastronomiche, le due festività successive (laiche) restano appuntamenti importanti. 

Appuntamento con la storia
Lo è il primo maggio, festa del Lavoro ma anche, in Sicilia, giorno del ricordo: ogni anno l'appuntamento è a Portella della ginestra, a Piana degli Albanesi, per ricordare l'eccidio compiuto dalla banda di Salvatore Giuliano che il primo maggio del 1947 sparò contro la folla arrivata fin qui per la Festa dei lavoratori: una strage mafiosa. Una giornata del ricordo che ha l'obiettivo di raggiungere i siciliani ovunque si trovino. Il primo maggio, possiamo dire, è in genere dedicato alla montagna anzi, meglio, alla campagna. Spostandosi in provincia di Messina, nel cuore del Parco dei Nebrodi, c'è l'occasione per coniugare la passione per il trekking a quella per la musica: è questo lo spirito dell'escursione ”Camminando tra musica e natura” organizzata dall'associazione La Stretta, costituita da un gruppo di giovani di Longi (piccolo paese dei Nebrodi). L'associazione propone un “viaggio” da Longi a San Marco d'Alunzio passando per le Rocche del Crasto per partecipare insieme, dopo pranzo, alla VIII edizione di “Wood - Bosco in Festa”che si svolge appunto a San Marco d'Alunzio.

In cammino
Sempre in provincia di Messina e sempre nell'area dei Nebrodi può essere l'occasione per una escursione alle Cascate del Catafurco, nel territorio del comune di Galati Mamertino: la passeggiata nel cuore delle montagne vale la fatica per ammirare uno spettacolo unico grazie all'acqua ancora abbondante in questo periodo dell'anno. Ma c'è anche un modo per coniugare il trekking con il mare. Lo ha fatto “Vai col trekking Sicilia”, fondata da Attilio Caldarera che ha recentemente lanciato un app per i cellulari con tutti gli appuntamenti curati dall'associazione. La proposta è un ponte (lungo) del Primo maggio (dall'1 al 5 maggio) con escursioni a Pantelleria, nel cuore del Mediterraneo: «Isola di origine vulcanica circondata dalle acque ma che farà scoprire la sua terra, i suoi villaggi un po' arabi un po' siculi - spiega Caldarera -. Pantelleria coinvolge e sconvolge. La sua terra, le sue coltivazioni, i vigneti, i colori si scoprono passo dopo passo, giorno dopo giorno. Tra le bellezze dove immergersi, lo Specchio di Venere, la Montagna Grande, le grotte con le saune naturali, le calette a mare, la visita e le degustazioni nelle aziende agricole ed enogastronomiche, i tipici villaggi come Bugeber, Scauri, Mueggen, Rekale». Per gli appassionati dei cammini è stata lanciata “La via dei Frati”, un cammino che si snoda lungo strade provinciali, trazzere, sterrate e sentieri montani per circa 166 km da Caltanissetta a Cefalù: otto le tappe consigliate.

Sono le strade che per secoli hanno fatto i Frati questuanti: dai conventi maggiori si spostavano fino alle più remote campagne per raccogliere la questua. Si tratta, viene spiegato, di «antiche vie di pellegrinaggio che dai centri abitati giungevano a luoghi di fede siti in campagne solitarie come Castel Belici, o su alte vette di montagna come i Santuari mariani di Gibilmanna e dell'Alto, oppure presso altri centri abitati come Blufi e Gangi». Per chi invece non ha alcuna voglia di camminare e preferisce impiegare il suo tempo in attività più tranquille non mancano le alternative. Ne segnaliamo almeno due. La prima a Palermo dove i Cantieri Culturali della Zisa, dal 26 aprile al Primo maggio, si trasformeranno in una vera e propria cittadella del Tango, invasa dal coloratissimo mondo dei ballerini, la cui giornata inizia sempre al calar del sole, come è nella meravigliosa tradizione dei paesi latini.

Tra milonga e templi dorici
Dove si balla ovunque, nelle piazze, nelle balere, nei cortili, per strada. A Palermo ritornano – per il secondo anno – i campionissimi mondiali, pronti a disputare una posizione di rilievo per il famoso “Festival y Mundial de Baile” ovvero i Mondiali di Tango di Buenos Aires, che si tengono in agosto. La manifestazione è ideata, come le edizioni precedenti, da Barbara Cicero, con la sua associazione sportiva European Tango, l'unica riconosciuta dal Ministerio de Cultura del Gobierno de la Ciudad de Buenos Aires per l'organizzazione sul territorio italiano di festival che anticipano i Mondiali argentini. Non mancheranno lezioni, workshop, confronti, eventi e noches de milonga. La seconda, invece, ad Agrigento con una mostra inaugurata in questi giorni: si intitola “Costruire per gli Dei”.  Si tratta di una mostra dal grande valore didattico e documentario che ricostruisce i cantieri allestiti per edificare i grandi templi dorici che possiamo ammirare ancor oggi nella Valle dei Templi di Agrigento.

In treno con gusto
Dal prossimo 27 aprile e fino all'8 dicembre del 2019 i treni storici torneranno a percorrere le strade ferrate della Sicilia attraversando con i loro tempi lenti l'Isola in lungo ed in largo per portare i turisti a conoscere territori, borghi, castelli, luoghi dell'arte e dell'archeologia, parchi e riserve naturali in un ricco programma di itinerari. L'iniziativa, che lo scorso anno ha fatto registrare oltre 10 mila presenze, è “I treni storici del gusto 2019”, un progetto realizzato dalla Regione Siciliana in collaborazione con la Fondazione Ferrovie dello Stato e la partnership di Slow Food Sicilia.

© Riproduzione riservata