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Milano-Cortina 2026: i punti di forza che hanno convinto il Cio

Nessun testa a testa, il dossier Milano-Cortina ha convinto in modo netto il Comitato olimpico internazionale riunito a Losanna, e ad applaudire la vittoria c’erano il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il premier Giuseppe Conte e le autorità locali che hanno sostenuto il lavoro

di Sara Monaci

Olimpiadi invernali: perché Milano e Cortina hanno vinto

4' di lettura

E alla fine Milano-Cortina si è aggiudicata le Olimpiadi invernali 2026, con 47 voti a favore, contro i 34 di Stoccolma-Aare (più un astenuto).

Nessun testa a testa, il dossier Milano-Cortina ha convinto in modo netto il Comitato olimpico internazionale riunito a Losanna, e la vittoria è stata applaudita in maniera bi-partisan: dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al premier Giuseppe Conte alle autorità locali che hanno sostenuto il lavoro.

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LA MAPPA DEI GIOCHI ITALIANI

LA MAPPA DEI GIOCHI ITALIANI

Si era parlato nei giorni scorsi di una lobby reale pronta ad appoggiare tutta quanta la Svezia, rappresentata dalla loro principessa Vittoria, e di una Francia che, per motivi politici, si sarebbe opposta alla candidatura italiana. O addirittura di un possibile “tradimento” spagnolo, come avvenuto già durante la corsa dell'Italia per l'assegnazione dell'Ema, l'autorità del farmaco finita in mani olandesi nel 2017.

Queste considerazioni sono ora sfumate: vero o no, sono servite a poco. L'Italia ospiterà le Olimpiadi invernali del 2026, solo 20 anni dopo quelle di Torino del 2006 . Era chiaro che gli atleti preferissero l'Italia, e quelli che hanno diritto al voto dentro il Cio hanno spostato l'asse a favore del dossier Miano-Cortina.
Molto è contato il lavoro diplomatico svolto dal Coni guidato dal presidente Giovanni Malagò, che ieri a Losanna ha portato importanti nomi dello sport (dall'olimpionica dello sci azzurro Sofia Goggia alla campionessa olimpica di snowboard Michela Moioli alla pattinatrice di short track Arianna Fontana), e che per mesi ha tessuto relazioni con i membri del Cio.

I vantaggi dell’Italia
Sulla vittoria di Milano-Cortina «ha pesato oltre l'80% di consenso popolare, a fronte del 55% della Svezia» ha spiegato il presidente del Cio, Thomas Bach. I cittadini italiani sono infatti favorevoli all'evento, al contrario della Svezia, dove la candidatura è stata accolta con maggiore freddezza non solo dalla popolazione, ma anche dalle istituzioni.

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Il dato “politico” ha invece svantaggiato fortemente il dossier scandinavo. Un elemento su tutti: la città di Stoccolma non avrebbe sostenuto finanziariamente le Olimpiadi. Avrebbe “concesso” l'utilizzo della città, ma l'amministrazione non si sarebbe fatta carico di costi e eventuali perdite o problemi. Fatto non di poco conto. Questo elemento era stato sottolineato a maggio con un giudizio negativo da parte dei tecnici del Cio.

Il dossier italiano
Strano a dirsi, per una volta i conti italiani convincono gli altri paesi. È successo con le Olimpiadi invernali del 2026. Il Comitato olimpico internazionale ha ritenuto più credibile l'Italia. Il bilancio proposto dai tecnici del dossier indica 1,3 miliardi circa per la gestione, di cui 900 milioni circa messi sul piatto dal Cio e il resto da Regioni e Comuni. Poi si aggiungono altri 340 milioni da investire per opere infrastrutturali e strade di collegamento. Dai biglietti sono stimati ricavi per 234 milioni. Sono previste sponsorizzazioni private.

A Milano ci sarà un nuovo palazzetto dello Sport, il Palaitalia, nel quartiere di Rogoredo, dove si svolgerà l'hockey. Sorgeranno anche strutture per ospitare sportivi, operatori e giornalisti, che poi rimarranno in eredità alla città (nella zona dello ex scalo ferroviario “Romana”). Altri edifici verranno migliorati e rinnovati: il Mediolanum, dove si svolgerà il pattinaggio di figura, e il Palasharp, da predisporre per lo short track.

La cerimonia di apertura sarà a San Siro il 6 febbraio 2026, quella di chiusura all'Arena di Verona, il 22 febbraio. Ci saranno 14 siti olimpici tra Milano, la Valtellina, Cortina e la Val di Fiemme. Secondo gli studi economici, tra cui quello della Bocconi, le ricadute per il territorio si aggirano intorno ai 5 miliardi fino al 2026.
La governance di Milano-Cortina prevede che ci sia un comitato per la trasparenza, che faccia da controllo e da garanzia per la gestione delle risorse finanziarie, per cercare di evitare sprechi e costruzioni di cattedrali nel deserto.

I commenti bipartisan
Il sindaco di Milano Giuseppe Sala (centrosinistra), il governatore della Lombardia (centrodestra) e il governatore veneto Luca Zaia (centrodestra) sono stati i protagonisti “locali” della candidatura, e pur su fronti diversi sono andati per una volta d'accordo.

«È il premio alla caparbietà e alla professionalità di una squadra forte», ha commentato Fontana. «I Giochi sono una grande occasione che darà opportunità al nostro territorio», ha detto Zaia abbracciato al sindaco Sala. E sempre in tono bipartisan ha commentato Sala: «È stato determinante che il governo dopo un iniziale tentennamento sia entrato con decisione, stiamo parlando di un territorio omogeneo, è facile convincere la gente».

Il richiamo al governo evidentemente non è casuale. Il premier Giuseppe Conte era presente a Losanna e ha salutato con entusiasmo la vittoria. Fino a poco tempo fa il Movimento 5 Stelle ha sempre detto di sostenere diplomaticamente i Giochi ma di non voler partecipare finanziariamente all'evento, che dovrà essere sostenuto solo da Cio, privati e enti locali. Ma è anche vero che la Lega vorrebbe invece dare risorse ai luoghi dove peraltro si concentra il proprio elettorato. Quindi la partecipazione del governo ai Giochi sarà probabilmente una questione da rivedere.

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