ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùLa politica si divide

Toti, Nordio: «Perplesso sui tempi della misura». Conte chiede le dimissioni

Il centrodestra tende a gettare acqua sul fuoco ma FdI rimane al momento su una posizione più attendista: non escluso ritorno al voto

di Nicola Barone

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio

3' di lettura

Con accenti e modulazioni differenti, le varie opposizioni chiedono un redde rationem al vertice della Liguria. Il centrodestra tende a gettare acqua sul fuoco ma di significativo c’è che FdI rimane al momento su una posizione più attendista. «Non conosco gli atti e da garantista penso sempre alla presunzione di innocenza. Mi è sembrato di capire che si tratta però di fatti che risalgono ad alcuni anni fa e che l’inchiesta non è nata oggi ma tempo addietro», ha commentato il ministro della Giustizia Carlo Nordio in merito all’indagine genovese. «Ho esercitato quarant’anni da pubblico ministero e raramente ho chiesto provvedimenti di tutela cautelare dopo anni di indagini. Le mie perplessità non sono mai sul momento in cui scatta il provvedimento cautelare rispetto all’imminenza delle elezioni» ma «se ho delle perplessità tecniche riguardano una misura rispetto al tempo in cui è stato commesso il reato ed è iniziata l’indagine».

FdI: non escluse dimissioni di Toti e elezioni

«Dire che siamo garantisti non è farlo formalmente. Lo siamo sempre stati e non a corrente alternata. In questi mandati è stato un buon governatore, ha governato bene. Ho assistito anche ad arresti che poi si sono trasformati in un nulla di fatto». Il leader di Noi Moderati Maurizio Lupi non entra sul tema dimissioni («appartiene alla responsabilità e alla sensibilità di ognuno») e sgombra il campo da logiche nascoste dietro la decisione dei giudici. «Non esiste una giustizia a orologeria, l’indagine è in corso da tempo. Sono stupito, per come conosco Toti sono sicuro che non ha commesso ciò di cui è accusato». Ogni possibilità è a questo punto aperta. «Il fatto è accaduto poche ore fa, ma non si può escludere nulla. In Liguria le elezioni sono in programma da ottobre del 2025 ma l’ipotesi delle elezioni anticipate in Regione a questo punto non si può escludere. E bisogna anche vedere le scelte che opererà Toti, magari per difendersi in modo più sereno preferisce dimettersi e cade tutto e si va al voto. È davvero presto per aggiungere altro», si limita a dire parlamentare e coordinatore ligure di FdI. Matteo Rosso.

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Conte: accuse gravi, Toti ne tragga le conseguenze

«L’inchiesta è appena uscita, ci sono fatti precisi e gravi accuse è bene che ne tragga le conseguenze per tenere le istituzioni al riparo», suggerisce il presidente del M5S Giuseppe Conte. Sui suoi social Nicola Fratoianni è allineato nel chiedere il massimo del rigore. «La commistione fra politica e imprese private con interessi milionari legati alla pubblica amministrazione è una vera e propria malattia da estirpare. Ed è la ragione principale per cui io credo che Toti debba dimettersi e che vada restituita la parola ai cittadini della Liguria». Per il leader dell’Alleanza Verdi Sinistra «non è un giudizio sulle questioni di natura giudiziaria, sia chiaro, ma esclusivamente politico. Perché quando si adombrano scambi così pericolosi tra voti, finanziamenti elettorali e pratiche edilizie e concessione di beni pubblici, io penso sia necessario fare un azzeramento».

Orlando: difficile esperienza di Toti possa proseguire

«Emerge un quadro desolante ma per la verità non sorprendente. Che ci fosse una eccessiva promiscuità tra funzioni istituzionali e circoli economici è un dato che era emerso e che era stato anche da noi denunciato. Adesso bisogna evitare che questo cortocircuito molto grave pregiudichi gli interessi della Regione e i grandi investimenti che la riguardano. È quindi necessario evitare che la situazione vada allo sbando. Le considerazioni che al di là dei profili penali dobbiamo già esprimere, sulla base del quadro di cui disponiamo, è che c’è la necessità di avviare un forte processo di rigenerazione nell’interesse della regione e dei liguri». A parlare così è il deputato del Pd ed ex ministro del Lavoro Andrea Orlando, conversando con i giornalisti alla Camera. «Se le carte, che non abbiamo avuto ancora la possibilità di leggere, confermassero i titoli dei giornali il vulnus politico sarebbe grande e mi pare difficile che possa proseguire una esperienza di governo così fortemente colpita e questo a prescindere dalle responsabilità strettamente penali». Più diretti, in una nota firmata, Pd Liguria e Pd Genova. « Quanto emerso dalle indagini dell’inchiesta certifica un modo disgustoso di fare politica, volta solo alla gestione e alla spartizione del potere. La magistratura farà il suo corso rispetto alle singole responsabilità penali, oggi però si deve chiudere la stagione del centrodestra in Liguria. Toti si dimetta e ci siano subito nuove elezioni».

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