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Il 730 diventa semplificato: attesi 4,7 milioni di invii fai da te

Da oggi consultazione dei modelli precompilati con 1,3 miliardi di datisu bonus e redditi. Trasmissione dal 20 maggio

di Giuseppe Latour e Giovanni Parente

La dichiarazione del 730 precompilata. Ansa/agenzia delle Entrate

3' di lettura

La precompilata arriva alla decima edizione. E si appresta a occupare uno spazio sempre più grande nell’universo delle dichiarazioni: l’obiettivo, per il 2024, è di arrivare a 4,7 milioni di «fai da te» (come indicato nel piano integrato di attività e organizzazione delle Entrate) che, ragionando sulla base dei 730 trasmessi l’anno scorso, potrebbero rappresentare circa un quinto del totale.
Un’ulteriore spinta, in questo processo, arriverà dalle semplificazioni e dall’arricchimento ulteriore del modello. Quest’anno fa, così, il suo esordio la versione semplificata e guidata del modello di compilazione.

Accesso da oggi per vedere il proprio modello

A partire da oggi pomeriggio, come ha indicato ieri un provvedimento firmato dal direttore delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, sarà possibile accedere con le proprie credenziali (Spid, Cns o Cie) all’area riservata del sito dell’agenzia delle Entrate per consultare i dati messi a disposizione dal Fisco, che saranno la base del 730.

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Accettazione, modifiche e consegna dal 20 maggio

Per apportare variazioni, accettare i dati precaricati e trasmettere il modello, l’appuntamento invece è lunedì 20 maggio. Per inviare il 730 ci sarà tempo fino al 30 settembre 2024, mentre per chi deve presentare Redditi persone fisiche (come, ad esempio, chi ha una partita Iva) la scadenza è fissata al 15 ottobre prossimo.

Nuove dati inseribili nel modello

Il 730, comunque, in questa edizione, avrà caratteristiche sempre più vicine al modello Redditi e potrà accogliere dati che prima dovevano necessariamente transitare dall’ex Unico. Ad esempio, quelli relativi alle rivalutazioni di terreni, i redditi di capitale di fonte estera, soggetti a imposta sostitutiva, e le informazioni richieste per il monitoraggio fiscale di investimenti e attività finanziare oltre-confine, necessarie anche a determinare le imposte sostitutive dovute (Ivafe, Ivie e imposta sulle criptoattività).
La novità principale di questa edizione è rappresentata da un nuovo percorso semplificato a disposizione dei contribuenti, pensionati e dipendenti. L’obiettivo è quello di rendere più agevole lo slalom nei dati da controllare, o inserire, evitando così di dover approfondire tutti i dettagli su quadri, righi e codici.
Il sistema predisposto dalle Entrate, con il partner tecnologico Sogei, punta a fornire un’interfaccia più intuitiva e un linguaggio meno burocratico. Nella logica tipica del web, per chi sceglierà la versione semplificata, appariranno delle macrosezioni, in grado di contenere tutti i dati relativi all’argomento.

Le sezioni casa, famiglia e spese sostenute

Ad esempio, le informazioni relative all’abitazione, come rendita, eventuali contratti di locazione, interessi sul mutuo, saranno raccolte nella nuova sezione denominata «Casa».
Stesso discorso anche per quanto riguarda i componenti del nucleo familiare: le informazioni su coniugi e figli si troveranno nella sezione «Famiglia». Anche gli oneri che danno diritto a detrazioni e deduzioni si troveranno in una sezione su misura, chiamata «Spese sostenute».
Allargando la visuale su tutti i dati ricevuti dal Fisco, e inseriti nelle dichiarazioni 2024, quest’anno arriveremo poco sotto quota 1,3 miliardi (1.270.674.831).

Le new entry

Naturalmente, la quasi totalità delle informazioni continua a riguardare le spese sanitarie che, da sole, rappresentano oltre un miliardo di documenti fiscali. Questo anche perché, anno dopo anno, questi dati continuano a essere arricchiti, allargando le categorie di operatori sanitari soggetti alla trasmissione. Quest’anno, ad esempio, debuttano anche quelli inviati dagli infermieri pediatrici. Non è l’unica new entry, visto che ci sono anche i dati relativi ai rimborsi per il bonus vista e a quelli legati agli abbonamenti per il trasporto pubblico locale. Si aggiungono a contributi previdenziali, spese universitarie, per gli asili nido, per gli interventi di ristrutturazione e le erogazioni liberali.
A completare il quadro delle informazioni disponibili, bisogna ricordare anche i premi assicurativi (98 milioni di dati), le certificazioni uniche di dipendenti e autonomi (75 milioni), i bonifici per ristrutturazioni (10 milioni) e gli interessi sui mutui (9 milioni).
Tra le altre novità di quest’anno, infine, va citata anche la possibilità di ottenere i rimborsi del 730 direttamente dalle Entrate, anche per chi ha un sostituto di imposta (come il datore di lavoro o l’ente previdenziale).

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