QUANDO LA CASA DIVENTA UFFICIO: CHE SUCCEDE CON LA STAMPA?
A causa delle misure di contenimento della pandemia da nuovo coronavirus, lo smart working è passato dall’essere un esperimento di nuovo welfare aziendale introdotto dalle grandi aziende a realtà quotidiana per chiunque lavori all’interno di un ufficio. La possibilità di svolgere il telelavoro, questa l’espressione inserita nel testo di legge, era infatti entrata all’interno dell’ordinamento italiano già nel 2017.
In realtà, la possibilità di svolgere la propria attività da casa negli stessi orari in cui la si sarebbe svolta in ufficio, era garantita già in precedenza. La norma entrata in vigore tre anni fa ha introdotto la flessibilità, ovvero la facoltà per il lavoratore di organizzare in autonomia la propria giornata lavorativa, operando per obiettivi e non su base oraria.
Prima della pandemia, il ricorso a questa modalità di lavoro, seppur in aumento, era comunque limitato. Secondo l’Osservatorio smart working del Politecnico di Milano, nel 2019 sono state 570mila le persone che hanno scelto di lavorare in questo modo. Erano 150mila nel 2013. Ovviamente questo numero ha avuto un incremento esponenziale nel 2020, specie tra marzo ed aprile quando il lockdown ha comportato la chiusura di tutti gli uffici.
Ora, tra le difficoltà di adattarsi ad una nuova dimensione e l’opportunità di poter continuare a lavorare anche in lockdown, il passaggio al lavoro da remoto ha posto anche alcune problematiche di natura logistica. Sì, perché se il portatile a fine giornata si chiude e si ripone in un cassetto, come si fa con una stampante?
Una risposta a questa domanda è rappresentata dalle stampanti compatte, dispositivi in grado sia di stampare che di scansionare documenti, ma dalle dimensioni ridotte. Ideali per essere utilizzate all’interno della propria abitazione, specie se si tratta di una casa che non ha uno spazio dedicato per essere utilizzato come ufficio a prescindere dalla necessità di lavorare in modalità smart.
In particolare, le soluzioni Brother consentono ai lavoratori di svolgere la propria attività a distanza garantendo che l’azienda resti operativa ed efficiente. Si tratta di strumenti compatti che, nonostante le dimensioni, garantiscono una velocità elevata sia in fase di stampa che di scansione. Inoltre hanno un’ampia gamma di soluzioni di connettività. Che si tratti di lanciare la stampa attraverso una connessione dati mobile, tramite Wi-Fi o Bluetooth o ancora attraverso un cavo di rete, i prodotti Brother consentono di connettere e utilizzare indifferentemente computer fisso, laptop, smartphone o tablet.
Non è tutto. La tecnologia di stampa laser consente di ridurre i consumi energetici, riducendo allo stesso tempo anche l’impatto sui consumi e sulle bollette domestiche. Tra le opzioni di stampa c’è anche quella a risparmio toner, che aumenta la durata dei consumabili originali Brother e riduce così la necessità di intervenire per sostituirlo. Le soluzioni Brother uniscono così l’efficienza dell’ufficio alla flessibilità dello smart working.
Vita da ufficio: la stampa all’epoca del distanziamento sociale
Il rientro in ufficio dopo il lockdown ha richiesto una riorganizzazione dell’attività, così da garantire il distanziamento sociale. Ma se per assicurarlo quando si è seduti al desk è sufficiente risistemare le scrivanie, come fare per quegli spazi all’interno dell’ufficio in cui è più probabile un assembramento? Ad esempio, quando ci si mette in coda davanti alle stampanti per recuperare dei documenti?
Affidabili, personalizzabili e sicure: le soluzioni di stampa per banche e assicurazioni
Gestire l'intera filiera documentale, dalla produzione all'archiviazione, con un'infrastruttura personalizzabile sulla base delle esigenze aziendali e soprattutto capace di garantire la sicurezza dei dati e il rispetto della normativa Gdpr. Un tema importante per quelle realtà, come le banche o le assicurazioni, che si trovano a gestire grandi quantità di documenti sui quali sono riportati i dati sensibili dei clienti.