La Fiat ricorrerà alla cassa integrazione negli stabilimenti italiani del gruppo a partire da settembre. Lo ha annunciato l'azienda alle segreterie nazionali dei sindacati in un incontro che si è svolto a Roma.
Saranno interessati gli stabilimenti di Mirafiori, Melfi, Termini Imerese e Pomigliano. Lo ha annunciato l'azienda torinese ai sindacati. Quanto a Cnh, la società del gruppo specializzata in veicoli agricoli, gli stabilimenti interessati dalla cassa integrazione saranno San Mauro torinese e Imola. In dettaglio a Mirafiori la cig è prevista per una linea (non per quella di Alfa Mi.To) per una settimana a settembre, una a ottobre e una a novembre, per Termini Imerese una settimana a ottobre e due a novembre, per Melfi, dove viene assemblata la Grande Punto, una settimana in agosto, una a settembre, una a ottobre e una a novembre e per Pomigliano due settimane a settembre, una a ottobre e una a novembre. Infine, per ciascuno dei due stabilimenti di San Mauro e Imola di Cnh, controllata attiva nelle macchine per le costruzioni e per l'agricoltura del gruppo Fiat, sono previste due settimane a settembre, una a ottobre, due a novembre e una a dicembre.
«Il ricorso da parte di Fiat alla cassa integrazione conferma una congiuntura di forte difficoltà che sta attraversando il settore automobilistico dovuto alla grave crisi finanziaria internazionale e al lievitare quotidiano del costo del petrolio» ha detto il segretario nazionale Ugl Metalmeccanici, Giovanni Centrella, per il quale «la situazione evidentemente è più seria di quanto percepito. Ricomincia purtroppo una fase che speravamo aver scongiurato in un'azienda che negli ultimi tempi si era riappropriata di una fetta di mercato nazionale e internazionale».
Per il segretario nazionale della Fim Cisl, Bruno Vitali, il provvedimento di cassa integrazione per il prossimo settembre, annunciato dalla Fiat «ha una evidente natura congiunturale. L'auspicio è che la flessione di mercato sia di breve periodo. Ciò non dovrà influire sulla preparazione della prossima contrattazione di gruppo in quanto occasione per mettere a frutto gli ottimi risultati conseguiti e migliorare il modo di lavorare negli stabilimenti».