«C'è un altro potenziale gruzzoletto disponibile per gli ammortizzatori sociali e poi ce ne saranno altri ancora». Lo ha annunciato al termine della giornata dedicata dal Tesoro alla stretta creditizia il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti. I fondi in questione, ha precisato il ministro, andranno a sommarsi agli 8 miliardi di euro già previsti dal piano del Governo per estendere ai precari gli ammortizzatori sociali.
«La stretta al credito è il rischio dei rischi per l'Italia»
Nella giornata dedicata al credito al ministero dell'Economia, Tremonti è tornato su un tema particolarmente caldo: la difficoltà nell'accesso al credito da parte di imprese e famiglie.
È giusto che le banche non si prendano troppi rischi. Ma se l'eccesso di prudenza si traduce in una stretta ai prestiti per le imprese, questo danneggia fortemente l'economia. Così si potrebbe sintetizzare il pensiero di Tremonti la stretta creditizia è il «rischio dei rischi che dobbiamo affrontare». Un fenomeno che «stritola prima le imprese, poi i lavoratori e alla fine le banche stesse. In economia - ha aggiunto il ministro - il credito è come l'aria: ti accorgi quanto è importante quando viene a mancare». E, sempre su questo tema, il titolare di Via XX settembre ha fatto un'altra considerazione: «Il creditonon è una variabile indipendente dal Pil - ha argomentato - se questo scende, scende la domanda del credito. Ma non è naturale che, con una discesa del Pil, scenda l'offerta del credito».
Tremonti bond troppo cari? Critica inaccettabile
Nel discorso del ministro c'è anche spazio per parlare dei bond, che hanno preso il suo nome, recentemente varati dall'esecutivo. «Dire che il tasso dell'8,5% per i bond è troppo alto è inaccettabile perchè non è un debito, un finanziamento. Ma uno strumento di patrimonializzazione delle imprese: è come se fosse un aumento di capitale che allarga il patrimonio delle banche» ha detto Tremonti difendendo lo strumento del Governo. Per il ministro, «non bisogna ragionare in termini di indebitamento: se la rendita è dell'8,5% e la leva è 1 a 15 - ha affermato rivolgendosi ai banchieri - in termini di costi dovreste prendere l'8,5% e dividerlo per 15». Per Tremonti «è in malafede chi dice che i bond sono inutili perchè il costo è troppo alto».
Da noi nessun fallimento bancario, ecco perché l'Italia farà meno deficit
Tremonti ha parlato anche di conti pubblici. «Altri Stati - ha detto - hanno fatto più deficit e debito per affrontare la crisi perchè hanno avuto più fallimenti bancari. Finora la Repubblica italiana non ha avuto la sfortuna di entrare nella stanza europea dei fallimenti».
Urgente sbloccare fondi dall'eccesso di burocrazia
«Il 2009 sarà un anno ancora più difficile del 2008» si legge in una nota del Tesoro in occasione della giornata dedicata al tema «Imprese, lavoro, banche». Nella nota si sottolinea come debbano «essere messi in campo strumenti nuovi e vanno verificati gli strumenti in essere non ancora sufficientemente valorizzati: ci sono circa 100 miliardi di euro bloccati sul territorio da un eccesso di burocrazià. Parte non marginale della strategia è sbloccarli».