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Ultima chiamata per Alitalia

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23 settembre 2008

Nuovo ultimatum per Alitalia. È arrivato ieri dall'Enac ed è perentorio: se entro giovedì 25 il commissario straordinario non presenterà un piano di emergenza o una proposta di acquisto che permetta di confermare la licenza provvisoria di volo, questa verrà revocata. C'è, dunque, il rischio dello stop dei voli. Che potrebbe slittare a martedì 30 settembre se Augusto Fantozzi presenterà un piano di taglio di spese e misure per garantire la continuità aziendale. Ma non ci sarà "un piano Fantozzi", ha fatto sapere il commissario.

Piloti.
È arrivata, intanto, un'offerta per Alitalia dal fronte dei piloti e assistenti di volo che hanno detto no al piano di Compagnia aerea italiana (Cai). I piloti (Anpac e Up hanno annunciato si fonderanno in una sola associazione) e gli assistenti di volo di Avia e Sdl del fronte 'dissidente' mettono a disposizione parte della retribuzione e l'intero Tfr, circa a 340 milioni, a supporto di un progetto serio e credibile da parte di una cordata alternativa con altri imprenditori italiani o stranieri, «più del doppio dei 150 milioni che è disposto a mettere sul piatto il presidente di Cai, Colaninno». Contatti sarebbero in corso con le major Lufthansa e Air France ma anche con Emirates.
Obiettivo, hanno spiegato, non è governare Alitalia ma avere un'azienda sana, con un futuro. E per questo chiederanno un'adesione a tutti i lavoratori della compagnia. Ma il governo - dicono Anpac, Up, Avia e Sdl - deve togliere il veto che ha posto finora a cordate alternative a Cai



Oggi sui principali quotidiani italiani e sul Financial Times è stato pubblicato l'invito a presentare manifestazioni di interesse per l'acquisto di rami d'azienda della compagnia entro il 30 settembre (data di scadenza dell'offerta Cai, che al momento è stata ritirata) . Una dimostrazione, ha detto il commissario Ue ai Trasporti, Antonio Tajani, della volontà da parte dell'Italia di rispettare le regole europee e dei principi di trasparenza e non discriminazione.
Dall'esecutivo si insiste nel prospettare quella di Cai come l'unica strada con un richiamo al buon senso da parte dei sindacati contrari al piano Colaninno. L'opposizione, dopo aver sollecitato l'apertura di un bando di gara, vede spiragli per un accordo e per l'ingresso di un partner internazionale, quindi sollecita governo e commissario a riportare le parti al tavolo.
Il premier Silvio Berlusconi ritiene che che prima o poi la ragionevolezza tornerà in tutti ed ha ribadito le accuse alla Cgil:«Sono irresponsabili, non guardano al bene del Paese e ai guai sociali che potrebbero derivarne. Stanno facendo di tutto per far saltare l'accordo».
Il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, esclude l'ipotesi di un ulteriore prestito ponte, ricorda che il tempo è scaduto e auspica che prevalga il buon senso. Il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, spiega invece che gli ultimatum «sono stati lanciati unicamente per dati oggettivi e non per una pretesa volontà del governo di minacciare chi non si sbrigava a definire la propria posizione». Il consigliere di amministrazione di Enac Franco Pronzato definisce quella di Riggio una «improvvisa accelerazione» di cui chiederà le ragioni domani in cda mentre dal Sdl Fabrizio Tomaselli afferma che non si può revocare la licenza almeno per 6 mesi, stando al decreto legge sulle aziende in crisi.

Nel ribadire che tutte le grandi compagnie vincolano l'eventuale interesse a un accordo con i sindacati, Fantozzi ha detto che che non ci sono contatti con Lufthansa. La quale osserva gli sviluppi della situazione in Italia. Se ci sono alternative alla proposta Cai si facciano avanti, ha affermato il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, che partecipa con un investimento "simbolico" alla cordata.
I piloti, additati dal governo come i responsabili assieme alla Cgil della vicenda Cai, avvertono: «Sembra che qualcuno voglia creare un'azienda che produce delle forme di pressioni psicologiche gravissime, che portano anche a incidenti aerei» è il rischio paventato da Fabio Berti, presidente dell'Anpac.

Di chi è la principale responsabilità della situazione in cui si trova Alitalia? Partecipa al nostro sondaggio.

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