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Bpm, Ponzellini presidente:
«Basta con la guerra per bande»

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25 aprile 2009

Massimo Ponzellini ha vinto la sfida per la presidenza della Banca Popolare di Milano, si chiude l'era di Roberto Mazzotta. La lista guidata dal numero uno di Impregilo ha ottenuto dall'affollatissima assemblea, che si è svolta alla Fiea di Milano, 5.294 voti ottenendo i 10 posti in consiglio di amministrazione destinati alla maggioranza. Alla lista guidata da Mazzotta (2.633 voti) sono stati assegnati quattro posti e due alla lista di Franco Del Favero.

Sono riconfermati Mario Artali, Graziano Tarantini, Giuseppe Coppini, Enrico Corali, Marcello Priori, Michele Zefferino, candidati nella lista degli Amici della Bpm e fanno il loro ingresso in cda Beniamino Anselmi, Giorgio Benvenuto e Giovanni Bianchini.

I sei posti riservati alle minoranze sono assegnati a Roberto Mazzotta, Piero Lonardi, Roberto Fusilli e Franco Debenedetti, Franco Del Favero e Leone Spozio. Infine, entrano in cda come rappresentanti dei partner industriali Jean Jacques Tamburini (Credit Industriel et Commercial) e Francesco Bianchi (Cassa di risparmio di Alessandria).

E adesso bisogna «finire la guerra per bande che per un certo periodo c'è stata nella banca», ha commentato a caldo Ponzellini. «Collaboreremo con membri in cda della lista di minoranza», ha aggiunto. «Non avevo mai partecipato a un'assemblea così numerosa e non avevo mai visto tanta passione da parte dei soci».

«Non avevamo dubbi - ha dichiarato Mauro Scarin, coordinatore Fabi (Federazione Autonoma Bancari italiani) alla Bpm - sull'affermazione della nostra lista, in quanto la Banca Popolare di Milano doveva rimanere la banca dei dipendenti e del territorio. A questo progetto, condiviso da Massimo Ponzellini, nuovo presidente della Bpm, saremo ora tutti chiamati a dare il nostro contributo. Adesso la Fabi lavorerà per assicurare stabilità e tranquillità ai lavoratori dell'istituto».

La vittoria di Ponzellini è stata commentata anche dal leader della Cisl, Raffaele Bonanni: «Ha vinto la sintesi tra lo sviluppo di una banca sana e la democrazia economica: Siamo molto contenti per la vittoria netta conseguita dalla lista guidata da Ponzellini. È veramente un risultato importante che deve diventare ora un modello per tutto il sistema bancario italiano».

La Cisl e le altre organizzazioni sindacali «hanno sostenuto con convinzione e determinazione la candidatura di Ponzellini che rappresenta la giusta sintesi tra una gestione saggia e oculata della banca e la partecipazione dei lavoratori negli organismi di controllo della banca. Ma il successo straordinario consentito dai soci di Bpm - ha concluso Bonanni - va oggi al di là dei confini della banca milanese e indica, nella democrazia economica, la strada imprescindibile per uscire con la partecipazione dei lavoratori dalla crisi economica. I fatti ci hanno dato ragione».

25 aprile 2009
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