Il proliferare dei commissari per la gestione di situazioni ordinarie in Italia non è una novità. L'ultima ipotesi è quella di Alitalia, preceduta dal commissario per la questione rifiuti in Campania. Ma le storie dell'Italia inefficiente sono migliaia. Nel 2005 un'inchiesta del Sole 24 Ore metteva in luce l'esistenza di «diecimila commissari per l'ordinaria emergenza». Un'inchiesta di Marco Moussanet che riproponiamo nella sua disarmante attualità.
Un popolo di santi, poeti, navigatori. E commissari. Non quelli di polizia, che non bastano mai, ma quelli della - e nella - pubblica amministrazione, ormai onnipresenti. Non i Maigret e i Montalbano, quindi. Ma neppure i Bondi e i Resca, rappresentanti del folto gruppo di manager e professionisti (59) che si occupa dei 36 gruppi industriali in amministrazione straordinaria. Non di loro stiamo parlando, bensì dei Tatozzi (il Gianfranco che combatte la corruzione) e dei Catenacci (il Corrado che lotta contro l'emergenza per antonomasia, quella dei rifiuti di Napoli). Dovunque ti giri ce n'è uno, in quest'Italia commissariata. Da quelli ad acta nominati dai Tar per "sostituire" amministrazioni inadempienti su su fino a quelli di Palazzo Chigi, passando attraverso i commissari degli enti locali, delle Regioni, dei prefetti, dei ministri.
Un lungo elenco. Quanti sono? «Dirlo con esattezza - spiegano alla direzione generale del personale dello Stato - è impossibile. Le fonti istitutive sono troppe e le situazioni in continuo cambiamento. Secondo le nostre stime siamo nell'ordine dei diecimila, per il 70% nelle regioni meridionali, quelle dell'ex Obiettivo 1, e al 30% impegnati sul fronte socio-ambientale».
Nell'interminabile elenco, che solo in alcune sue parti esce dall'indistinto delle minuzie locali e consente una lettura e un'analisi più approfondite, si trova di tutto un po'. Il ministro dell'Università e della ricerca, Letizia Moratti, ha commissariato l'Agenzia spaziale, il Cnr, l'Istituto di astrofisica. Ed è tuttora commissariato l'Istituto per la ricerca metrologica. Il ministro del Welfare, Roberto Maroni, ha deciso a suo tempo il commissariamento di Inail, Inps, Enpals, Inpdap, Isfol e Ipsema, l'Istituto previdenziale del settore marittimo. Sono commissariati sei parchi su 22. E quello del Circeo aspetta i suoi normali organi di gestione dal 31 maggio 2002.
Amministrazioni locali. I Comuni commissariati dal ministero dell'Interno sono 147 (101 al Sud), diciotto dei quali sciolti per infiltrazioni mafiose. Hanno un commissario l'Aeroclub d'Italia (affidato all'architetto volante Giuseppe Leoni, ex senatore leghista) e l'Istituto per la fauna selvatica, l'Ente irriguo umbro-toscano e quello per lo Sviluppo e la trasformazione fondiaria in Puglia, Lucania e Irpinia. Gli Iacp di quasi tutta la Puglia (Bari, Lecce, Foggia e Taranto) e la Federazione scacchistica, l'Ente risi e quello per lo Sviluppo agricolo. L'Anagrafe bovina e l'Agenzia Lazio Lavoro. Hanno conosciuto commissariamenti recenti la Siae, l'Unire (l'Unione nazionale per l'incremento delle razze bovine) e l'Enav, l'ente del controllo aereo. Ma anche la Casa di riposo di Rovereto e l'Associazione dei cavalieri italiani del sovrano Ordine di Malta. Sono gestiti da un commissario i porti di Olbia (dalla costituzione, quattro anni fa) e, da due anni e mezzo, Livorno. È commissariata, come tutti sanno grazie alla visibilità dell'avvocato Maurizio Scelli, la Croce Rossa. Che era già stata commissariata per ben 17 anni, dal 1980 al 1997. Tanto, infatti, c'è voluto per dotarla di uno statuto che il Dpr 613 del 1980 aveva previsto venisse emanato entro sei mesi. Ora di statuto ce n'è uno nuovo di zecca e se tutto va bene entro l'estate la Cri avrà un presidente.
I Commissari straordinari del Governo sono sei. Il più anziano (la nomina risale all'agosto '97) è quello per "il coordinamento delle attività del Titolo VIII della legge 14 maggio 1981 n. 219". Detto così non si capisce nulla, ma si tratta della realizzazione di un programma straordinario di edilizia residenziale a Napoli: 20mila alloggi da costruire per ospitare i terremotati del novembre 1980 e del febbraio 1981. Il commissario sta cercando da otto anni di completare un intervento edilizio, certo ambizioso, avviato 24 anni fa.
Compito altrettanto impegnativo è probabilmente quello cui si dedica, da quasi sette anni, il commissario «per gli interventi nelle aree del territorio del Comune di Castelvolturno». Che deve, in sostanza, riannettere al patrimonio del Demanio la porzione del litorale di Caserta abusivamente occupato dai Coppola (ricordate gli eco-mostri del Villaggio omonimo?). O quello del commissario «per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura», operativo dall'agosto del 1999. «Ferme restando - come fortunatamente chiarisce il decreto di nomina - le competenze dell'autorità di pubblica sicurezza».
Scadrà a fine anno, salvo proroghe, il commissario straordinario per la lotta all'encefalopatia spongiforme bovina, per tutti «il morbo della mucca pazza», nominato a fine 2000. Mentre Guido Bertolaso, che da capo dipartimento della Protezione civile ha evidentemente cose più urgenti di cui occuparsi, si è dimesso prima del tempo da commissario per «la previsione e prevenzione» del rischio Sars.
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