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«Io non ci sto...»
Scalfaro, nel suo settennato presidenziale, affronta anche alcuni passaggi delicati, come le accuse di aver utilizzato a titolo personale fondi riservati dei servizi segreti per centinaia di milioni di lire, alle quali risponderà in diretta tv, respingendo gli addebiti, con il famoso “Non ci sto…”. Qualcuno accreditò l'ipotesi che quelle accuse fossero una ritorsione nei suoi confronti dei partiti travolti da Tangentopoli. Qualunque sia la valutazione che si possa averne come uomo politico e capo dello Stato, a 90 anni l'ex presidente rimane un testimone e uno degli artefici della prima, esaltante fase della storia repubblicana. Il suo "ricollocamento" politico, se così si può dire, sottolinea ancora una volta di più, nel bene e nel male, il cambiamento della vita politica avvenuto dopo la caduta del muro di Berlino, dopo Tangentopoli e l’avvento del berlusconismo: una politica ormai molto diversa rispetto ai valori e ai canoni di Scalfaro, il quale, però, non ha mai smesso di far sentire la sua voce, anzi, di gridarla forte, quando le necessità e le circostanze glielo hanno suggerito.