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Le regioni centrali
Hanno registrato meno tradimenti elettorali. Un piccolo passaggio di voti da Rifondazione e Pdci verso la Lega c'è stato. «Ma i più forti – sottolinea Natale – sono avvenuti da Fi verso la Lega, anche nelle "zone rosse". Come se l'elettorato di Fi, deluso sulla reale volontà politica di una svolta sul federalismo fiscale e la lotta all'immigrazione, avesse scelto una forza che lo garantiva maggiormente». Gli operai con la doppia appartenenza sindacal-leghista, aggiunge, esistono dall'inizio degli anni 90. La novità è semmai che ora il fenomeno si è esteso alle Regioni dell'Italia centrale. Un'altra ipotesi è che il passaggio anche qui avvenga in due tappe: dalla sinistra al Pdl e poi alla Lega. Ma nelle regioni rosse c'è maggior "copertura sociale" rispetto al Nord, e questo renderà più difficile l'espansione leghista.
Il voto, è la conclusione, restituisce l'immagine di un'Italia più simile a sé stessa di quanto indurrebbero a credere i cambi di bandiera partitica. In cui le ferite del Sud, dal caso Campania alla sicurezza, dall'emergenza lavoro alla pedita di potere d'acquisto e di competitività, possono aver trovato espressione nel voto tanto quanto i sintomi della "questione settentrionale" e dei malesseri della parte più avanzata del Paese.