ILSOLE24ORE.COM > Notizie Italia ARCHIVIO

Caso Genchi: quei dossier girati ai giornalisti

a cura di di Lionello Mancini

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
26 gennaio 2009

"Non ho mai intercettato nessuno, non ho mai sottratto un dato telefonico, ho lavorato solo per lo Stato e i magistrati che mi affidavano la consulenza. E solo a loro ho sempre riferito". Questo ripete Gioacchino Genchi, e di queste affermazioni il 47enne poliziotto in aspettativa, da 20 consulente di tante Procure e giudici, dovrà convincere istituzioni e uffici requirenti. E mentre la Politica cavalca l'onda di sconcerto sulla massa di dati di cui Genchi disporrebbe, la magistratura si divide tra quanti vorrebbero vederci chiaro e quanti, avendo lavorato con Genchi, ne apprezzano senza tentennamenti lealtà e competenza.

L'autodifesa di Genchi è ritenuta credibile dai suoi fan, spesso rafforzata da esempi di successo investigativo, ma alcune crepe sono visibili a occhio nudo e su queste si concentrerà l'attenzione nei prossimi giorni, per stabilire cosa c'è di vero nella megabanca dati che nessuno ha mai potuto ancora vedere né valutare nel suo insieme. E almeno su un paio di punti – il possesso di materiale che risale molto addietro nel tempo, il modo in cui l'ha ottenuto – Genchi dovrà dare spiegazioni molto convincenti ai Pm romani, ora che è al centro della bufera mediatico/politica sull'uso delle intercettazioni nelle indagini giudiziarie.
Vediamo quanto sono solidi i punti cardine dell'autodifesa di Genchi.

"NON HO MAI INTERCETTATO NESSUNO"
Certamente vero. E, tolta l'interessata confusione sparsa da alcuni esponenti politici, nessuno contesta a Genchi di averlo fatto. Che nei suoi server siano conservate e siano ascoltabili anche intercettazioni telefoniche o ambientali, questo è vero: ma tutto il materiale di cui dispone il consulente è frutto di procedure legate al suo lavoro per la magistratura, dati fornitigli per trarne conclusioni utili alle indagini. E questo è accaduto per oltre 20 anni.

"NON HO MAI SOTTRATTO UN DATO TELEFONICO"
Cosa si intende per "sottratto"? La regola vuole che in un'indagine, il Pm affidi alla Polizia giudiziaria o specialisti di ogni materia l'analisi di dati (telefonici, informatici, contabili, edilizi ecc.) per rispondere ai quesiti posti dal magistrato stesso. Terminato il processo, deposizioni in aula comprese, lo specialista deve liberarsi dei dati ricevuti, è tenuto al segreto, non può riutilizzare quei dati in altre inchieste parallele, analoghe o successive. Ma forse Genchi ha interpretato a modo suo queste regole e alcune evidenze cronologiche riscontrate dai carabinieri del Ros nei suoi archivi – e da altre fonti – dimostrerebbero invece questa grande capacità del consulente di "frullare" dati (così si dice) cioè di incrociare numeri di telefono, carte Sim, codici Imei di apparecchi, intestazioni ecc., oltre i limiti imposti dalla legge. Questo eventuale "conservare" i dati ricevuti, equivale a "sottrarli"? Sia pure a fin di bene, cioè non per favorire i boss, ma per meglio combatterli? E ottenere tabulati "forzando la mano" con riferimenti quanto meno incomprensibili alla legge Pisanu sul terrorismo (per estendere temporalmente la quantità di dati acquisiti) nelle inchieste in cui terrorismo e mafia non c'entrano, è "sottrarre dati"? Qualcuno stabilirà se tali "dimenticanze" e forzature siano avvenute, a che scopo e con quali risultati.

"HO LAVORATO SOLO PER LO STATO"
Vero anche questo, ma forse qualche volta con un occhio al circo mediatico, sempre nella prospettiva di supportare Pm in difficoltà (com'era De Magistris) e indagini in bilico con qualche paginata di giornale o succose trasmissioni televisive. Ci sono molti modi di lavorare per l'inchiesta. Anche l'agente che pesta un imputato per farlo confessare lavora per l'inchiesta, proprio come chi frulla dati che non dovrebbe detenere. E molti sono i modi in cui i magistrati – tuttora i soli domini dell'inchiesta – possono fruire delle competenze specialistiche. Uno dei modi peggiori è quello di affidarsi ciecamente al consulente, confidando in un gioco di squadra senza più teamleader, dando spazio alla "creatività" dei collaboratori, lasciandosene infine manipolare. Certo, anche grazie a ciò i risultati sono arrivati e tra i Pm per anni è circolato il passaparola che faceva gettonare Genchi e solo Genchi da Trieste a Milano, da Torino a Napoli. Oltre alle più ovvie inchieste su mafia e ‘ndrangheta. Fino al limite – francamente bizzarro, se confermato – della Procura di Salerno che, incaricata di indagare sulle fughe di notizie dagli Uffici di Catanzaro, di cui sono sospettati lo stesso consulente e De Magistris, si affida alle arti di Genchi medesimo.

"SOLO A LORO HA SEMPRE RIFERITO"
Qui proprio non ci siamo. E, al di là di semplici deduzioni o sospetti, sembra che una prova certa sull'utilizzo non consentito di carte riservate sia giunta sui tavoli della magistratura di Catanzaro cui si sono rivolti quanti si sono ritenuti ingiustamente coinvolti dal contenuto delle relazioni di Genchi nelle inchieste con De Magistris. Tra le carte depositate (o che stanno per esserlo), nell'ambito di uno di questi processi per calunnia, violazione del segreto d'ufficio, diffamazione e altro, ci sarebbe una "anticipazione di sintesi sulle risultanze investigative" firmata da Genchi e utilizzata dai media il giorno stesso del formale deposito. Difficile non ipotizzare una sorta di "doppio deposito" alla Procura e alla stampa, sostiene il querelante. Se venisse accertato questo fatto, la tanto decanata fedeltà istituzionale di Genchi subirebbe un duro colpo.

RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio
L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER
Effettua il login o avvia la registrazione.


 
   
 
 
 

-UltimiSezione-

-
-
8 maggio 2010
8 maggio 2010
08 Maggio 2010
8 maggio 2010
8 maggio 2010
 
Prendeva la pensione della madre morta. Arrestato
L'Indagine del Cnr nei mari italiani
IL PUNTO / Il dopo Scajola e gli interrogativi sul governo
Addio a Giulietta Simionato
VIDEO / Le dimissioni di Scajola (da C6.tv)
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-