Un partito per costruire l'Italia di qui ai prossimi decenni. Questa è la sfida del Pdl, la stessa per cui 14 anni fa nacque An: dar vita a una grande alleanza nazionale. Gianfranco Fini conclude tra gli applausi, e anche tra qualche lacrima, il congresso che stamane ha deciso lo scioglimento del suo partito. Ora c'è il Pdl. «Entri solo chi ci crede davvero» avverte il presidente della Camera. Fini non censura quelle che possono apparire questioni scomode.
Fini a Berlusconi: «Leadership non sia culto della personalità»
La leadership del Pdl non è in discussione ma «Berlusconi stesso sa perfettamente che una leadership non è il culto della personalità, perchè un conto è essere il leader un conto è pensare che solo il leader può dare contributo di idee, di impegno, di soluzioni politiche». Ricorda anche la tensione suscitata dal discorso del predellino fatto a Piazza San Babila dal Cavaliere: «Non è allora che nacque il Pdl». Ribadisce tesi forti come sull'immigrazione «a cui non si risponde solo alimentando la paura», la laicità dello Stato, l'equilibrio di poteri: «Rafforzare l'esecutivo non significa chiedere al parlamento di non disturbare il manovratore, in futuro ci saranno magari meno leggi ma più controllo».
Fini: «Il Pdl non deve avere correnti»
Poi quanto all'organizzazione del Pdl Fini avverte: «Nessuno pensi di costituire una corrente di An dentro il nuovo partito», perchè se così fosse sarebbe stato meglio tenersi il «nostro». Anche sull'identità di destra, l'ormai ex leader di An dice parole scomode: «Il Pdl non sarà un partito di destra (come ieri aveva ipotizzato il reggente di An La Russa, ndr) ma i valori della destra saranno il valore aggiunto». Valori che sono quelli sanciti 14 anni fa a Fiuggi. Fini nega un «sdoganamento» dei postmissini: se An è arrivata dove è («se chi aveva la vostra tessera è oggi la terza carica dello Stato»), è grazie «all'affermazione delle nostre idee non c'è stato nessun regalo».
Ad An sono giunti anche gli auguri di Silvio Berlusconi. Il premier ha inviato stamane un messaggio letto dal coordinatore di Fi Verdini in cui ha voluto personalmente ringraziare il partito di Fini per il suo contributo alla nascita del Pdl.
Alleanza nazionale diventa una fondazione
Il Congresso di An ha approvato all'unanimità, e per alzata di mano, la mozione che prevede la confluenza del partito nel Pdl, sancendo così di fatto lo scioglimento del partito. «An entro il 2011 - prevede il testo - si costituirà in una Fondazione che ne assumerà l'emblema e la denominazione». I vertici del comitato di gestione sono già stati nominati: il presidente sarà Franco Pontone, Rita Marino e Giovanni Catanzaro saranno i vicepresidenti. Il comitato di gestione agirà «secondo indicazioni e direttive impartite dal comitato dei garanti, composto da Donato Lamorte, presidente, Gamba, Raisi, Leo, vicepresidente è Caruso, Biava, Valentino, Petri e Gallitto».