La campagna elettorale si è mostrata particolarmente polemica e dura ma dopo il voto è necessario che tutti mostrino «atteggiamenti più ponderati e misurati, è assolutamente nell'interesse del Paese». Così il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha risposto a una domanda dei giornalisti sul clima particolarmente conflittuale di questi tempi, a margine del suo «giro» nei giardini del Quirinale che oggi sono stati aperti al pubblico. Napolitano ha ribadito con forza la richiesta di maggiore coesione sociale e nazionale formulata ieri nel messaggio televisivo agli italiani. «Credo che questa esigenza ci sia e spero che venga raccolta anche da chi ha funzioni di rappresentanza politica e istituzionale» ha detto. In mattinata, il presidente è andato all'Altare della Patria a deporre una corona sul monumento al Milite Ignoto. Poi, in via dei Fori Imperiali, con le alte cariche dello Stato (in prima fila i presidenti delle Camere, Schifani e Fini, e il premier Berlusconi), ha assistito alla parata militare che quest'anno, in considerazione della crisi economica e del terremoto in Abruzzo, si è svolta in forma più sobria e con una rilevante economia di costi. I festeggiamenti per la festa della Repubblica sono stati l'occasione per un appello agli elettori da parte dei leader politici.
Berlusconi: «Più militari nelle città»
Intervenendo ad una iniziativa elettorale del Pdl a Firenze il premier Silvio Berlusconi ha promesso che il governo «estenderà la presenza dei militari nelle varie città». «Abbiamo delle forze armate brave nel peacekeeping - ha detto - e questo ci richiede una disponibilità di 30mila uomini a causa del turn over: ce ne rimangono 70mila, li abbiamo usati a Napoli per l'emergenza rifiuti, li abbiamo messi a difendere le discariche, a difendere il sito dove sarebbe stato costruito il termovalorizzatore, e poi sono stati usati per la sicurezza nelle città».
Franceschini: «Tutte promesse che non saranno mantenute»
«Noi alziamo la voce - ha detto il segretario del Pd - per denunciare il malcostume delle promesse roboanti fatte in campagna elettorale, e stiamo aspettando tutti con ansia quale sarà quella di quest'anno, poi non mantenute. Nelle prossime 48 ore probabilmente arriverà la promessa di qualche miracolo... Ricordo che l'ultimo giorno della campagna elettorale dell'anno scorso» Berlusconi promise, «guardando fisso nella telecamera che sarebbe stato tolto il bollo auto. Mi pare che il bollo auto ci sia ancora...».