«Come si può ben immaginare non ero a conoscenza dell'articolo del dottor Feltri sul Presidente Fini apparso oggi su Il Giornale, articolo di cui non posso condividere i contenuti. Confermo invece al presidente Fini la mia stima e la mia vicinanza». Così il premier Silvio Berlusconi, dopo che oggi il Giornale, in un editoriale, ha preso di mira il presidente della Camera, Gianfranco Fini, accusandolo di prendere le distanze da Berlusconi per puntare alla presidenza della Repubblica.
È la seconda volta che il presidente del consiglio si dissocia dalle posizioni espresse da Feltri, che dirige il quotidiano di proprietà della famiglia Berlusconi. Nelle scorse settimane, allo scoppio della polemica per il pesante attacco del Giornale al direttore dell'Avvenire, il capo del governo aveva detto di non essere al corrente dell'articolo costato le dimissioni di Dino Boffo dalla guida del giornale della Conferenza Episcopale italiana.
Quanto a Fini, il presidente della Camera è stato oggetto di critiche anche da parte del leader della Lega, Umberto Bossi. «Chel lì l'è matt. Quello lì è matto» aveva dichiarato questa mattina Bossi dalle colonne della Stampa, per qualificare la proposta di concedere il diritto di voto per le amministrative agli immigrati regolari. «Come già riferito a monsignor Bagnasco, anche noi vogliamo aiutarli - spiega Bossi - ma a casa loro. Se questo il presidente Fini non lo capisce è condannato a perdere altri voti». Riguardo alle Regionali, il Senatur non ha esitazioni: Chiederemo tutto e spero di ottenerlo. Dipende da come matureranno le cose e da cosa offrono anche loro».