Al palazzo di giustizia di Trani, epicentro della nuova polemica politica nata dalle intercettazioni delle telefonate fra Silvio Berlusconi, il direttore del Tg1 Augusto Minzolini e il membro dell'Agcom Giancarlo Innocenzi, è tutto fermo per la pausa domenicale. In attesa di sviluppi, il botta e risposta si rincorre fra Di Pietro che rivendica di essere «temuto» dal premier e il centrodestra che lo addita come «responsabile del clima di odio» che domina il paese.

Il presidente del Consiglio, in realtà, ci tiene a rimarcare la propria distanza dal problema. Oggi è a Milano, a festeggiare i 90 anni di Don Verzé, il fondatore del San Raffaele, e si gode la pausa: «Oggi è una bellissima giornata - ha spiegato -. Sembra che siamo lontani dall'atmosfera avvelenata in cui siamo stati costretti a stare soprattutto negli ultimi giorni» a causa del caos-liste e della nuova inchiesta che arriva dalla Puglia. «Tengo o' core into o' zucchero», ha chiosato con incerto accento partenopeo.

A rafforzare il buonumore del premier c'è anche il caldo elogio ricevuto dal festeggiato, Don Verzé, che ha definito il premier un «personaggio storico nato nella fede cristiana. Lo conosco da anni - ha aggiunto il fondatore del San Raffaele - da quando era giovane: prima come cantautore di crociera, poi imprenditore, e ora come politico di fama mondiale».
Talk politici: polemica Zavoli - Garimberti
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