Sulle note della canzone «Meno male che Silvio c'è» si è chiuso in piazza San Giovanni il comizio di Silvio Berlusconi a conclusione della manifestazione nazionale del Pdl con i tredici candidati governatori del centrodestra. «Viva la Lega, viva il Popolo della libertà», è stato l'ultimo passaggio di Berlusconi. In precedenza aveva detto, rivolgendosi alla piazza: «Dovreste vedervi da qui, siete uno spettacolo straordinario». «Siamo qui per reagire a due mesi di attacchi ingiusti e offensivi della sinistra e dei suoi giudici» ha detto il premier dal palco.
Il coordinatore nazionale del Pdl, Denis Verdini, ha detto che il numero di partecipanti «ha superato abbondantemente un milione di presenze». «Siamo tanti, siamo tantissimi siamo le donne e gli uomini che amano la libertà e vogliono restare liberi» aveva esordito Silvio Berlusconi: «Evviva, evviva, evviva», «un grande, grande, grande abbraccio a tutti grazie di essere qui e benvenuti a Roma».
Tre anni alla fine della legislatura
Tre anni «decisivi» per portare a termine la «rivoluzione liberale» che comprende le riforme delle istituzioni, della giustizia, del fisco e persino la vittoria su una malattia come il cancro. Silvio Berlusconi, dal palco di piazza San Giovanni, è tornato sul tema delle riforme. «Ci aspettano tre anni di lavoro: tre anni nei quali uscendo via via dalla crisi attueremo le grandi riforme» ha detto. «Le riforme istituzionali, dalla riduzione del numero dei parlamentari, all'elezione diretta del premier o del presidente della Repubblica; la grande, grande, grande riforma della giustizia; la profonda riforma e l'ammodernamento del sistema fiscale, la questione del federalismo». «Continueremo - ha aggiunto - con la stessa determinazione la lotta contro la mafia e la criminalità organizzata. Vogliamo dare più sicurezza per i cittadini, vogliamo arrivare ad avere meno tasse, meno burocrazia, più infrastrutture e più verde». Vogliamo anche vincere il cancro che colpisce ogni anno 250mila italiani e che riguarda quasi due milioni di nostri cittadini. Dobbiamo affrontare questi tre anni forti di un pieno mandato dagli italiani».
Sul palco il premier ha chiamato uno ad uno i candidati alla guida delle 13 regioni in cui si vota il 28 marzo, per siglare «il patto della libertà».
I due mega cortei erano partiti da due diversi punti della città: il serpentone partito dall'Anagnina era guidato dai candidati governatori del centrodestra a esclusione di Renata Polverini, l'aspirante governatrice del Lazio che ha guidato il corteo partito dal Circo Massimo. Sulle note di "Tu che mai preso il cuor", dedicata a Silvio Berlusconi, la piazza si è popolato. Presente anche il cantante preferito dal premier, Mariano Apicella. Tante le bandiere del Pdl. Clima festoso, si sono alternati alcuni cantanti con pezzi sempre rivolti al premier come "The best" di Tina Turner. Negli striscioni Emma Bonino e Michele Santoro tra i bersagli preferiti.
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Le foto della manifestazione
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