La top ten dei più ricchi sul fronte dei redditi è capitanata da Silvio Berlusconi, che si conferma il parlamentare più ricco in una classifica completamente targata Pdl. Lo stacco dal numero due è veramente consistente. Sono, infatti, ben 18 milioni di euro, il distacco dallo stilista prestato alla politica Santo Versace, che ha dichiarato poco più di 5 milioni di euro.
Segue nella lista al terzo posto un altro imprenditore, con interessi nella sanità e nell'editoria: Antonio Angelucci con oltre 3 milioni e mezzo di euro. Subito dopo l'italiano d'America Amato Berardi, cofondatore della Camera di Commercio di Filadelfia, ha denunciato che ha denunciato poco più di 2 milioni e 788mila euro.
Il senatore che ha guadagnato di più nel 2008 é Umberto Veronesi del Pd, ex ministro della Salute. Con un imponibile di 1.678.554 euro si classifica sesto nella top ten dei Paperoni che siedono in Parlamento.
Tra i principi del foro che hanno un seggio in Parlamento, si consolida il primato di Giuseppe Consolo, ex An, com 2.524.904 euro, che si attesta al settimo posto della classifica,
seguito a distanza da Gaetano Pecorella a quota 1.490.083 euro. Pecorella è seguito dall'avvocato barese Donato Bruno con 1.293.235 euro. Chiude la top ten la donna più ricca del Parlamento, l' avvocatessa finiana Giulia Bongiorno con 1.288.440 euro.
Nella classifica dei parlamentari più «poveri», spicca, a sorpresa, il nome del ministro dell'Economia Giulio Tremonti, caduto da 4,5 milioni di euro di reddito 2007 a poco più di 39 mila nel 2008. L'abbandono dell'attività professionale ha ridotto i suoi incassi di oltre 4,3 milioni di euro in un solo anno. L'attività del ministro nello Studio Tremonti, Vitali Romagnoli Piccardi e Associati è terminata quando il ministro è tornato nel 2008 a via XX Settembre. Tremonti aveva ripreso attività nello studio, fondato da lui stesso negli anni '80, nel 2007. Ma poi la scelta di lasciare nuovamente in seguito all'incarico governativo. Il ministro ha dovuto pagare - spiegano al ministero dell'Economia - un conto assai salato alla Cassa Nazionale di Previdenza e assistenza Forense: dei circa 176mila euro e rotti guadagnati, 137.225 euro sono andati in contributo alla Cassa. Una cifra così corposa - spiegano dal Tesoro - perchè non si tratta di una cifra fissa ma viene calcolata sui redditi precedenti (appunto i 4,5 milioni dell'anno precedente).
Peggio di lui solo il reddito della senatrice del Pdl Maria Alessandra Gallone con circa 21 mila euro, che nel 2008 (ma è entrata a Palazzo Madama solo a dicembre) ha guadagnato quindi meno di un millesimo del reddito del suo leader. La senatrice bergamasca, si legge nel curriculum, è insegnante, amministratore locale e dirigente di partito. A poco più di 52mila euro, al terzo posto fra i "poveri" dei palazzi del potere si classifica Franco Narducci (Pd) , classe 1947, dirigente ed esperto di formazione. Poi c'è Maurizio Scelli, classe 1961, ex commissario straordinario della Croce Rossa, con 64.630 euro.
Poi c'è la giornalista Souad Sbai, nata in Marocco, a Settat, ed eletta nella circoscrizione Puglia nelle file del Pdl . Segue Franco Barbato, deputato Idv, che sul sito della Camera si definisce talent scout di Compagnie di Assicurazione e Procuratore-agente generale di assicurazioni. Dopo di lui Annagrazia Calabria, americana di New York eletta nella circoscrizione Lazio per il Pdl. Scorrendo la classifica dei più poveri si trova Nunzia De Girolamo, nata a Benevento ed eletta nel Pdl in Campania (poco più di 83mila euro). Al penultimo posto compare Mirella Giai, dirigente di origine biellese, eletta nell'Udc nella circoscrizione America meridionale. Chiude la top ten dei più "poveri Juan Esteban Caselli, senatore nato a Buenos Aires ed eletto nella circoscrizione America meridionale nelle liste del Pdl-
La top ten dei più ricchi di Camera e Senato
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