Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, è sempre il Paperone del Parlamento italiano. Che si "arricchisce" rispetto all'anno precedente. In base alla dichiarazione dei redditi, consultabile oggi alla Camera, il premier guadagna infatti circa 8,5 milioni in più. Nella dichiarazione Irpef del 2009 (relativa al periodo di imposta 2008) il reddito è di 23 milioni 57mila e 981 euro di reddito imponibile, mentre nel 2008 il Cavaliere aveva un reddito di 14 milioni e 532mila euro. Il deputato più ricco, dopo Berlusconi, é lo stilista Santo Versace con più di 5 milioni di euro: dichiara un reddito di 5.190.177, più immobili e ruoli in varie società.
È Umberto Veronesi, Pd ed ex ministro della Salute, il più ricco fra i senatori: nella dichiarazione dei redditi riferita al 2008, ha dichiarato 1.678.554 euro. Fra i coordinatori del Pdl spicca Denis Verdini, con un imponibile di 1.282.034 Euro,

Schifani è più ricco di Fini. Renato Schifani si conferma più ricco di Gianfranco Fini. Secondo le dichiarazioni consultabili da oggi, infatti, il presidente del Senato Schifani ha un reddito di 190.643 euro, mentre quello della Camera Fini di 142.243 euro. Entrambi, tuttavia, hanno redditi in crescita rispetto alla dichiarazione precedente. Renato Schifani dichiarava infatti un imponibile di 159.809, mentre Fini si fermava a 105.633.

Crollano i redditi di Tremonti.
Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti nel 2008 ha registrato una forte riduzione dei propri redditi rispetto all'anno precedente. Nella dichiarazione 2009 relativa ai redditi del 2008 dichiara infatti soltanto 39.672 euro rispetto ai 4,5 milioni dell'anno prima. Il ministro dell'Economia risulta avere un reddito complessivo di 176.897 euro ma con oneri deducibili per 137.225 euro e un credito di imposta di 70.376. Con tale imponibile, Tremonti risulta il ministro e il deputato con il secondo reddito più basso. L'abbandono dell'attività professionale ha ridotto gli incassi del ministro di oltre 4,3 milioni di euro in un solo anno.
La «colpa» è della cassa previdenziale degli avvocati. Il ministro ha infatti dovuto pagare - spiegano al ministero dell'Economia - un conto salato alla Cassa Nazionale di Previdenza e assistenza Forense: dei circa 176mila euro e rotti guadagnati, 137.225 euro sono andati in contributo alla Cassa. Una cifra così corposa - spiegano dal Tesoro - perchè non si tratta di una cifra fissa ma viene calcolata sui redditi precedenti (appunto i 4,5 milioni dell'anno precedente).
Ne residua un reddito imponibile netto di 39.672 euro. Ma l'imponibile complessivo è il contributo alla Cassa Forense più l'imponibile netto: appunto 176.897 euro. L'attività del ministro nello Studio Tremonti, Vitali Romagnoli Piccardi e Associati è terminata quando il ministro è tornato nel 2008 a via XX Settembre. Tremonti aveva ripreso attività nello studio, fondato da lui stesso negli anni '80, nel 2007. Ma poi la scelta di lasciare nuovamente in seguito
all'incarico governativo.

Dopo il premier, il leader più ricco è Di Pietro. A parte Silvio Berlusconi, che denuncia al fisco circa 23 milioni di euro, il leader più ricco risulta Antonio Di Pietro con 193.211 euro. Anche se, rispetto all'anno precedente ne ha persi circa 25 mila. Nel 2008, infatti, ne denunciava 218.080. Al terzo posto, dopo Di Pietro, si posiziona Umberto Bossi con 156.405 euro. Lui invece ne guadagna circa 22 mila. Nella precedente dichiarazione dei redditi, infatti, ne risultavano 134.450. Poi è la volta del leader del Pd Pier Luigi Bersani con 150.450 contro i 163.551 dell'anno precedente. Quello che guadagnerebbe meno di tutti sembra che sia il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini anche lui in perdita rispetto al 2008. Questa volta ne denuncia 123.005 euro. In quella precedente 142.130.

Gianni Letta primo tra i componenti non parlamentari del governo. Gianni Letta il più ricco tra i componenti non parlamentari del governo, in base alle dichiarazioni dei redditi presentate nel 2009, relativamente alle entrate percepite nel 2008, resi noti oggi dal Parlamento. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Letta ha dichiarato 1.315.186 euro di redditi imponibili. Guido Bertolaso, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla Protezione civile ha dichiarato 613.403 euro. Con un crollo rispetto all'anno precedente, quando aveva dichiarato poco più di un milione di euro. Anche il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, supera i 600mila euro: reddito 2008 dichiarato 634.968 euro.

Ciampi superstar dei senatori a vita. Tra i senatori a vita il più ricco è Carlo Azeglio Ciampi che, nel 2009, ha dichiarato un reddito di 702.224. Seguono Giulio Andreotti con 522.408 euro, Sergio Pininfarina con 487.226, Oscar Luigi Scalfaro con 230.101 euro. La senatrice Rita Levi Montalcini è a quota 200.094 euro, mentre Emilio Colombo ha dichiarato 170.339 euro. Il più "povero" risulta essere Francesco Cossiga con 136.027 voti.

Guadagni milionari per i principi del Foro
. Gaetano Pecorella ha battuto Niccolò Ghedini nel reddito imponibile. L'avvocato storico del Cavaliere, nella certificazione Irpef per i redditi 2008, dichiara un milione 490mila e 83 euro di reddito mentre Ghedini può vantare solo un milione 345mila 235 euro di imponibile. Ghedini denuncia però anche il possesso di 18 fabbricati e una Lancia Thesis. Subito dopo Giulia Bongiorno, avvocatessa finiana, che ha denunciato un milione 288mila 440 euro. Tra i principi del foro che siedono in parlamento, redditi considerevoli per Maurizio Paniz, che denuncia 964mila 172 euro, Piero Longo con un reddito di 540mila 452euro. Segue Gianfranco Sammarco con 145mila 261 euro.

Tra le curiosità dei redditi 2008, la denuncia dei redditi del senatore Nicola Di Girolamo, che ha indicato 187.039 euro, una cifra ben diversa da quel 1,7 milioni di euro dichiarato ai magistrati che lo hanno interrogato nell'inchiesta per le fatture false che ha coinvolto Telcom Italia Sparkle e Fastweb. L'importo, secondo quanto è emerso dagli interrogatori, sarebbe un compenso personale per le prestazioni al gruppo Mokbel. Manca il riferimento all'anno fiscale.

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