I conti non tornano per l'ex senatore Nicola Di Girolamo, che ha denunciato nel 2008 un reddito di 187.039 euro. Una cifra ben diversa da quel 1,7 milioni di euro come compenso personale per le prestazioni al gruppo Mokbel che emerge dagli interrogarori.

Di Girolamo, che si è dimesso da senatore il 3 marzo, si trova ora in carcere a Rebibbia, nella Capitale. Dietro le sbarre è stato interrogato nei giorni scorsi dagli inquirenti romani nell'ambito dell'inchiesta sul presunto maxi riciclaggio di due miliardi di euro che sarebbe ruotato intorno a iniziative commerciali riconducibili a Fastweb e Telecom Sparkle. Le accuse nei suoi confronti sono di associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio, violazione della legge elettorale e scambio elettorale aggravato dal metodo mafioso accusatorio.

Dal verbale dell'interrogatorio del 9 marzo scorso dell'ex senatore emerge che fu di 1,7 milioni "il compenso personale" per le prestazioni rese al "gruppo Mokbel", l'associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio di 2 miliardi di euro su cui indaga la Procura di Roma. Di Girolamo ha detto al procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo, e ai pm Francesca Passaniti e Giovanni Bombardieri di aver ricevuto 200mila euro per l'operazione 'Phuncard', «pur non avendo preso parte attiva all'operazione, di cui però ero a piena conoscenza», e altri 4 milioni per l'operazione "Traffico telefonico. L'ex senatore ha detto che per decisione di Mokbel (il capo dell'associazione, secondo i pm, ndr) la somma di 2,5 milioni doveva rimanere come fondo comune per l'acquisizione di partecipazioni in una Holding costituita a Singapore, la società contenitrice Runa. «Mentre ho ricevuto come quota personale la somma complessiva di 1,5 milioni che mi è pervenuta sulla società Gis per 1 milione e 500mila euro sulla società Antiche Officine Campidoglio. In totale, dunque, compreso il compenso per l'operazione Phuncard, 1,7 milioni. In nero ovviamente. (N.Co.)

I redditi dei politici Berlusconi più ricco di quasi 9 milioni
Ciampi il più ricco dei senatori a vita
Berlusconi denuncia: «Atmosfera avvelenata»
La riapertura dei talk politici: polemica Zavoli-Garimberti
L'inchiesta di Trani: martedì atteso nella città pugliese Michele Santoro