«...
PAGINA PRECEDENTE
Santità, la sua ultima enciclica, Caritas in veritate, ha avuto un'ampia eco nel mondo. Come valuta questa eco, ne è soddisfatto? Pensa che effettivamente la crisi mondiale recente sia un'occasione in cui l'umanità sia divenuta più disponibile a riflettere sull'importanza dei valori morali e spirituali per fronteggiare i grandi problemi del suo futuro? E la Chiesa continuerà a offrire orientamenti in questa direzione?
Sono molto contento per questa grande discussione, era proprio questo lo scopo: incentivare, motivare una discussione su questi problemi, non lasciare andare le cose come sono ma trovare nuovi modelli di una economia responsabile sia nei singoli Paesi sia per la totalità della umanità unificata. Mi sembra realmente oggi visibile che l'etica non è una cosa esteriore all'economia che come una tecnica potrebbe funzionare in se stessa, ma che l'etica è un principio interiore dell'economia che non funziona se non tiene conto dei valori umani della solidarietà, della responsabilità reciproca. Integrare l'etica nella costruzione dell'economia stessa è la grande sfida di questo momento e spero di aver contribuito a questa sfida con la enciclica. Il dibattito in corso mi sembra incoraggiante. E certamente vogliamo continuare a rispondere alle sfide del momento e aiutare che il senso della responsabilità sia più forte della volontà di profitto, che la responsabilità per gli altri più forte dell'egoismo, e vogliamo in questo senso contribuire.
Per concludere, una domanda più personale. Nel corso dell'estate c'è stato il piccolo incidente al polso. Lo considera ora pienamente superato? Ha potuto riprendere pienamente la sua attività? E ha potuto riprendere la sua attività e lavorare alla seconda parte del libro su Gesù come desiderava?
Non è ancora pienamente superato, ma vedete che la mano destra è in funzione e l'essenziale lo posso fare. Posso mangiare, posso soprattutto scrivere: il mio pensiero si sviluppa soprattutto scrivendo e così per me è stata realmente una pena e una scuola di pazienza il non poter scrivere per sei settimane. Tuttavia potevo lavorare, leggere, fare altre cose. E sono anche andato un po' avanti col libro, ma ho ancora molto da fare. Penso che con la bibliografia e tutte le cose che seguono ancora, con l'aiuto di Dio potrebbe essere terminato nella prossima primavera. Ma questa è una speranza.