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Analisi

Ecco le prime 3.574 leggi
che il Governo vuole abrogare

di Marco Mobili e Marco Rogari

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25 Giugno 2008

È la più anziana del gruppo con ben 144 anni di età. È addirittura figlia di un "giovane" Regno d'Italia targato Cavour. Ed è la prima a cadere sotto la scure calata dal Governo con il decreto sulla manovra estiva. Si tratta della legge «sull'affrancamento dei canoni enfiteutici, livelli, censi, decime ed altre prestazioni dovute a corpi morali», del 24 gennaio 1864. È comunque in buona compagnia. A subire la stessa sorte sono altri 3.573 provvedimenti legislativi che, loro malgrado, andranno ad alimentare il falò promesso dal ministro per la Semplificazione, Roberto Calderoli. Che però sarà di dimensioni molto più contenute rispetto a quanto annunciato nei giorni scorsi dallo stesso ministro. Alla fine, sotto il bisturi dell'ex chirurgo leghista passeranno poco più del 50% delle 6mila leggi date per soppresse.
Calderoli conta di recuperare in corsa. Con tutta probabilità in Parlamento sarà presentato un emendamento al decreto per sfoltire di altri mille testi la giungla legislativa e superare così quota 4mila abrogazioni. A fine anno, poi, dovrebbe scattare la "ghigliottina" su altri 5mila provvedimenti, tra decreti ministeriali, regolamenti e via dicendo. Intanto la pulizia legislativa promessa dal Governo comincia a produrre i suoi primi effetti. Dal sessantesimo giorno successivo all'entrata in vigore del decreto sulla manovra estiva spariranno i primi 3.500 testi legislativi. Il più giovane, in ordine cronologico di approvazione, è una legge di conversione di un Dl del luglio 1996 con cui veniva prorogato un termine del decreto legislativo 29/93 (Amato-Sacconi) sulla riforma del pubblico impiego.
Nel lungo elenco non mancano vittime più o meno illustri. Come una legge del 1889 madre delle riforme catastali, che autorizzava «il governo del re ad eseguire una revisione dei redditi dei fabbricati». A cadere sotto il bisturi di Calderoli è anche un provvedimento del 1899, lontano negli anni ma vicino alla realtà quotidiana dei pendolari visto che disciplinava gli interventi di polizia ferroviaria riguardanti i ritardi dei treni.
La potatura investe anche mosche, colombi e bachi da seta. Questi ultimi erano stati oggetto (per gli aspetti relativi alla produzione e al commercio) di un provvedimento urgente del 1923. Le disposizioni per la lotta alle mosche erano invece previste da una legge approvata in pieno periodo fascista. Nello stesso anno venivano approvate norme specifiche sull'allevamento e l'impiego dei colombi viaggiatori. Quattro anni, prima, nel 1924 il "regime" era ricorso ad un provvedimento urgente, oggi cassato dalla manovra estiva del Governo, per vietare l'uso del fosforo bianco nella fabbricazione dei fiammiferi. Ma negli stessi anni venivano affrontate questioni "strategiche", che ritroviamo nell'agenda anche di Governi e Parlamenti più recenti. È il caso di due leggi consecutive sulla tutela del risparmio approvate due anni prima della grande recessione del '29.
A sparire dalla raccolta delle leggi in vigore sono anche i provvedimenti sui bilanci dello Stato ormai datati, i milleproroghe, come quello del 1950, scaturito dal differimento dei termini per la ricostruzioni delle abitazioni distrutte dagli eventi bellici.
Tra le leggi più recenti ad essere colpite dalla mannaia, ce n'è una del 1989 sulla partecipazione italiana alla seconda ricostruzione delle risorse del fondo speciale di sviluppo della banca di sviluppo dei Caraibi. Naturalmente sparisce anche qualche sanatoria. Come quella del 1951 con cui venivano condonate le «sanzioni per infrazioni alle leggi sul matrimonio dei militari».

VIAGGIO IN 140 ANNI DI LEGGI «INUTILI»

La norma più longeva
Legge 24 gennaio 1864 n.1636
Si deve al Governo di Marco Minghetti (nella foto accanto) la legge più antica tra quelle eliminate: la 1.636 sull'affrancamento dei canoni enfiteutici, livelli, censi, decime e altre prestazioni dovute a corpi morali

I treni sempre in ritardo
Legge 21 dicembre 1899 n. 446
Il 900 non era ancora spuntato quando il ritardo dei treni veniva già considerato un problema da risolvere, anche tramite provvedimenti di polizia giudiziaria: come faceva la legge 446 del 21 dicembre 1899

I colombi viaggiatori
Legge 13 dicembre 1928 n. 3086
I servizi postali già esistevano ma ci si preoccupava ancora di regolamentare l'allevamento e l'impiego dei colombi viaggiatori, come aveva provveduto a fare la legge 13 dicembre 1928 n. 3086

Addio tasse sulle polveri piriche
Legge 25 maggio 1936 n. 1037
Convertendo il decreto legge 31 del 1936, le legge 1037 dello stesso anno stabilisce l'abolizione dell'imposta di fabbricazione sulle polveri piriche e sugli altri prodotti esplodenti

L'ultima della lista
Legge 11 luglio 1996 n. 365
Si arriva al '96 quando la legge 365 interviene sull'attribuzione temporanea di mansioni superiori: una delle novità del decreto 29 del 1993 (Amato–Sacconi) sul pubblico impiego

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