Appena l'opposizione ha abbandonato i lavori della commissione Bilancio della Camera, protestando per la manovra blindata, la maggioranza ha dato via libera alla Finanziaria e al Ddl Bilancio, dopo aver approvato rapidamente il maxi emendamento del relatore. In meno di dieci minuti sono stati bocciati circa 150 emendamenti dell'opposizione. Sì solo a una modifica proposta dal relatore Massimo Corsaro sulla ripartizione dei fondi dello scudo fiscale. «Denunciamo la violenza formale con la quale il presidente della Commissione, ha avviato la votazione degli emendamenti», ha detto Pier Paolo Baretta del Pd.
Solo qualche minuto prima le opposizioni avevano abbandonato i lavori della commissione e indetto una conferenza stampa. Pd, Idv e Udc hanno protestato perché, come hanno segnalato direttamente anche al presidente della Camera, l'andamento dei lavori in Commissione ha costituito di fatto una «fiducia anticipata» o «una fiducia mascherata»: per la prima volta nella storia della Finanziaria non sono state accettate modifiche al maxiemendamento, né da parte di deputati della maggioranza, nè dell'opposizione: non c'é niente di origine parlamentare, lamenta l'opposizione. Il presidente della Commissione, Giancarlo Giorgetti, si è rammaricato della scelta di abbandonare i lavori da parte dell'opposizione, ma ha sottolineato che si tratta di una valutazione politica: il regolamento é stato rispettato.
«Questa Finanziaria - ha detto il capogruppo dell'Idv in commissione Bilancio della Camera, Antonio Borghesi - non solo non risolve i problemi del Paese, ma mentre il presidente Berlusconi aveva garantito che conquesta manovra era finito l'assalto alla diligenza, invece
l'assalto alla diligenza c'é stato: se lo sono fatti loro su misura». Borghesi ha puntato il dito sul
fatto che nel maxi-emendamento del relatore é entrato «ditutto di più come interventi micro e per istitutispecifici».
Dopo un'intera nottata di dibattito senza alcuna votazione il capogruppo Pd alla commissione Bilancio, Pierpaolo Baretta, aveva definito in stallo la situazione del ddl di manovra. Una pausa di riflessione era stata chiesta dall'opposizione alle sei di mattina, vista la blindatura da parte della maggioranza in difesa del maxiemendamento presentato dal relatore Massimo Corsaro, interamente sostitutivo degli articoli 2 e 3 del provvedimento.
Per il ministro dell'Economia Giulio Tremonti è «un testo che – nel rispetto dei vincoli di bilancio e di invarianza di saldi – recepisce il lavoro fatto nel frattempo in materia di sanità e assistenza alla disabilità, a ammortizzatori sociali premi di produttività, ricerca e 5 per mille, libri di testo per la scuola ed università, Banca del Mezzogiorno. E tante altre voci».
Intanto il vice-ministro all'Economia, Giuseppe Vegas, ha detto che la fiducia in aula alla Camera non è scontata ma è «probabile». «Dipenderà dagli emendamenti presentati - ha detto Vegas - Se l'opposizione presenterà numerosi emendamenti è probabile, altrimenti non sarà posta». Per Vegas l'iter seguito per l'approvazione in commissione Bilancio della legge Finanziaria «è una pre-applicazione della riforma che introduce la Legge di Stabilita» e ha mostrato che «la maggioranza è stata solidale e coesa con il governo». In risposta alle polemiche avanzate dall'opposizione, Vegas ha poi aggiunto: «poteva utilizzare il confronto della nottata per entrare nel merito dei temi, mentre invece si è discusso solamente del metodo».